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San Marino, Commissione Interni: istituzione dell’amministrazione di sostegno

da Redazione

Con 7 voti a favore, zero contrari e 4 astenuti, la Commissione consiliare Affari costituzionali e istituzionali approva il progetto di legge. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

Con 7 voti a favore, zero contrari e 4 astenuti, la Commissione consiliare Affari costituzionali e istituzionali approva il progetto di legge per l’istituzione dell’amministrazione di sostegno, su cui si sono concentrati i lavori nella seduta della mattina e nel primo pomeriggio. Relatore unico scelto è Anna Maria Muccioli del Pdcs.

In apertura della Commissione viene posticipato a domani l’esame del primo provvedimento all’ordine del giorno, ovvero “Modifiche al codice penale e di procedura penale”, di iniziativa popolare, poiché assente il proponente, l’avvocato Alvaro Selva. La commissione accoglie quindi la richiesta di rinvio dell’esame del provvedimento e passa a discutere ed esaminare i 23 articoli del progetto di legge “Istituzione e disciplina dell’amministrazione di sostegno”, presentato dal segretario di Stato per gli Affari interni Gian Carlo Venturini.

Concluso l’esame e licenziato alla seconda lettura il provvedimento con nessun voto contrario, la commissione passa ad affrontare il progetto di legge sulle Fondazioni, sempre presentato dal segretario di Stato Venturini. Nel dibattito i consiglieri di minoranza avanzano richiesta di sospendere il comma e di rinviare l’esame del provvedimento a una successiva seduta straordinaria della Commissione, perché non hanno avuto il tempo materiale di esaminare gli emendamenti presentati dalla segreteria di Stato. La richiesta viene respinta e la Commissione procede comunque con l’esame dell’articolato (sono 22 gli articoli totali) che si interrompe con l’approvazione dell’articolo 5. I lavori riprenderanno domani pomeriggio alle 15.

Di seguito un estratto degli interventi:

Comma 3, Esame in sede referente del progetto di legge “Istituzione e disciplina dell’amministrazione di sostegno”:

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Con questa normativa si introduce l’amministratore di sostegno nel sistema sammarinese. L’istituzione dell’amministrazione di sostegno consente alle persone portatrici di una menomazione fisica e/o psichica di avvalersi della rappresentanza e dell’assistenza di un soggetto nominato dal Giudice per l’espletamento di specifiche attività ed il compimento di determinati atti che le stesse non sono in grado di porre in essere autonomamente. Rappresenta una risposta a problematiche e situazioni che sempre di più la realtà sammarinese si trova a dover fronteggiare”.

Franceca Michelotti, Su: “Sono d’accordo sull’opportunità di questo provvedimento di legge che integra la normativa sammarinese in materia di interdizione con uno strumento più utile per i beneficiari. I punti salienti della norma sono: la tutela dei diritti del beneficiario dell’amministratore di sostegno e soprattutto il fatto che l’amministratore di sostegno chiamato dal Giudice possa dire la sua su questa nomina e dare o meno un assenso. Nell’articolato però non ho trovato traccia di questa possibilità di assenso. Si è dato per scontato che l’amministratore di sostegno esprimerà sempre entusiasmo per questa nomina”.

Gian Carlo Ventiurini, segretario di Stato, replica: “La problematica sollevata dal consigliere Michelotti è stata valutata. Il Giudice, valutando l’interesse prioritario della persona inabilitata, nomina l’amministratore di sostegno”.

Esame dell’articolato:

All’articolo 2 “Legittimazione a promuovere il procedimento” viene proposto e accolto un emendamento di Cittadinanza Attiva (Michelotti-Santi). Michelotti (Su): “L’interdizione esclude completamente il soggetto dal compiere atti giuridici di ordinaria e straordinaria amministrazione, mentre l’inabilitazione è un istituto molto più moderato: il curatore non è una persona che lo rappresenta ma solo che lo affianca perché il soggetto è inabilitato solo parzialmente. A tale soggetto a mio avviso dovrebbe essere riconosciuta una certa sfera decisoria. In quelle facoltà residuali dovrebbe starci anche il desiderio di passare a un trattamento di tutela meno invasivo della sua libertà personale”. Gian Nicola Berti (Ns): “Sono parole condivisibili quelle del commissario Michelotti. L’inabilitato può effettivamente rappresentare esigenze di carattere diverso al commissario della legge. In linea di principio credo dunque che l’emendamento debba essere accolto”. Segretario di Stato Venturini: “Sono preoccupazione legittime. Non dobbiamo però perdere di vista un aspetto: di fronte a una sentenza o di interdizione o di inabilitazione significa che il soggetto non ha la totale capacità di decidere o valutare. Se non ho la capacità totale di intendere o di decidere ho difficoltà. E’ ovvio che, di fronte a una sentenza, altri familiari possono promuovere il passaggio dall’inabilitazione all’amministratore di sostegno. Io non ritengo che l’emendamento possa essere accolto”. Michelotti, Su: “La legge ci piace ma cerchiamo solo di farla migliore. Faccio un esempio: l’inabilitato può essere un cieco o un sordo. Che ha bisogno di qualcuno che lo affianchi perché se cieco non può leggere o sottoscrivere un contratto. Questo cieco potrebbe avere bisogno, oltre che del curatore, anche dell’amministratore di sostegno. Oppure potrebbe dire invece del curatore voglio solo un amministratore di sostegno. E’ un esempio calzante a mio avviso perché stiamo parlando di persone che hanno pienamente possesso delle proprie facoltà mentali”. Segretario di Stato Venturini: “Tutti siamo qui per migliorare il progetto di legge. Se però la commissione ha un parere differente, possiamo anche approvare questo emendamento le cui motivazioni di fondo mi trovano d’accordo. Volevamo solo essere coerenti con le indicazioni normativa della legge in vigore attualmente”. L’emendamento viene messo in votazione: L’emendamento è accolto a maggioranza.

All’articolo 8 “Scelta dell’amministratore di sostegno” sono presentati una serie di emendamenti e viene accolto solo uno di carattere formale di Cittadinanza Attiva. Grazia Zafferani, Rete: “Il nostro è un emendamento parzialmente abrogativo all’articolo 8 comma 6. Stabiliamo che tutte le persone che operano nell’ambito sanitario o sociale dell’individuo non possono svolgere il ruolo di amministratore di sostegno. Vogliamo eliminare ogni possibile conflitto di interessi. Un altro emendamento riguarda il comma 7: prevediamo che le associazioni e le fondazioni che possono svolgere il ruolo di amministratore di sostegno siano “senza scopo di lucro”. Francesca Michelotti, Su: “Abbiamo presentato due emendamenti al comma 1 e al comma 7. Al comma 1 chiediamo di prevedere che ci sia l’assenso dell’amministratore di sostegno incaricato”. Al comma 7 proponiamo di cambiare la parola “ovvero” con “oppure”. Rossano Fabbri, Ps: “Chiedo alcune specificazioni rispetto agli emendamenti presentati. Ad esempio rispetto a quello di Rete a me non risulta che vi siano Fondazioni con scopo di lucro, dunque non capisco il senso di quell’emendamento. Per quanto attiene agli emendamenti di Su è nella logica delle cose che quando il commissario della legge indica un nominativo, il nominato debba accettare quell’incarico. Non vi è possibilità di far accettare un incarico a chi quell’incarico non lo vuole accettare.” Segretario di Stato Venturini: “Per quanto riguarda il comma 6 dell’articolo 8, credo che l’emendamento non debba essere accettato. Sul comma delle Fondazioni ritengo accettabile l’emendamento che propone di modificare la parola ‘ovvero’ con ‘oppure'”. Accolto solo l’emendamento modificativo del comma 7 proposto dai consiglieri Michelotti-Santi. Tutti gli altri sono respinti.

All’ Art. 10 “Dispensa a ricoprire l’ufficio di amministratore di sostegno”, viene parzialmente accolto l’emendamento presentato di Grazia Zafferani, Rete, e viene approvata una versione dell’articolo concordata in Aula.

Rossano Fabbri, Ps: “Non c’è diritto di essere dispensato se ho conflitto di interessi, ma l’obbligo. Vi invito a ripensare quello che mettete nelle norme”.

Gian Nicola Berti, Ns: “Se passa concetto che c’è obbligo di accettare, possiamo solo porre le ragioni per cui riteniamo che possiamo essere dispensati. Dal punto di vista concettuale darei ragione a Fabbri, ma la scelta politica era diversa”.

Articolo 18 “Impugnazione”. Dopo le perplessità sollevate dal consigliere Rossano Fabbri, Ps, il Segretario di Stato Venturini modifica la dicitura del comma 2. “Sono legittimati a proporre impugnazione i soggetti indicati all’articolo 2 anche se non hanno partecipato al procedimento ed il beneficiario del provvedimento” viene dunque aggiunta la dicitura “nonché nei casi di rimozione di cui all’articolo 16 comma 3, relativo ai casi di rimozione dell’amministratore di sostegno”.

Articolo 19 “Atti compiuti dal beneficiario o dall’amministratore di sostegno in violazione di norme di legge o delle disposizioni del giudice”, Rete e Cittadinanza Attiva presentano due emendamenti, entrambi ritirati, a seguito di una stesura dell’articolo concordata che prevede l’aggiunta di un comma che recepisce in parte gli emendamenti.

Dichiarazione di voto:

Francesca Michelotti, Su: “Anche a nome di C10 riteniamo il progetto sia comunque un arricchimento degli strumenti a disposizione del giudice per la tutela dei soggetti che ne hanno bisogno. Avremmo votato a favore se il Pdl non avesse presentato punti irrisolti. Per primo, non è stata chiarita la volontà dell’amministratore di sostegno scelto dal giudice, poi gli aspetti relativi all’articolo 8 e, in particolare, all’articolo 10 sulla dispensa a ricoprire l’ufficio di amministratore di sostegno. Per quanto migliorato, vista la disponibilità del segretario, ci sono però ancora aspetti che non chiariscono in modo netto su chi sia questa figura a fronte di un carico gravoso e a cui non si possa rinunciare. Il testo è certamente migliorativo e offre capacità di modulazione per interpretare le esigenze dei soggetti svantaggiati. Noi ci asterremmo, come una sorta di desistenza pacifica per una proposta che condividiamo nelle scelte principali, ma non fino in fondo”.

Gloria Zafferani, Rete: “Anche Rete si asterrà dal voto, alcuni motivi sono quelli riportati da Michelotti che condivido”.

Roger Zavoli, Upr: “Anche se ci sono punti buoni nel Pdl, a nome di Upr e Ps dichiaro astensione”.

Mariella Mularoni, Pdcs: “E’ un pdl che ci fa onore, uno strumento importante per una magistratura che potrà indicare i beneficiari. L’amministratore di sostegno è una figura giusta e costituisce una soluzione migliorativa rispetto a provvedimenti estremi quali l’interdizione. Siamo soddisfatti del testo che oggi è stato ulteriormente migliorato. E’ un pdl innovativo e offre uno strumento moderno. Il nostro voto sarà favorevole”.

Francesco Morganti, Psd: “A nome del Psd esprimo voto favorevole a questo Pdl, che è stato migliorato in sede di commissione e che va a tutela dei soggetti svantaggiati”. Il progetto di legge è approvato con 7 voti a favore, 4 astenuti e zero contrari.

Comma 4, Progetto di legge ” Legge sulle Fondazioni”

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “La finalità del provvedimento è di proporre una disciplina della materia delle fondazioni con l’obiettivo di uniformare e allineare la legislazione sammarinese alle raccomandazioni e agli standard internazionali rispetto al contrasto al riciclaggio e al terrorismo. Una parte delle problematiche in questi anni è stata sopperita dal Consiglio dei XII, con le loro indicazioni. Il progetto di legge va a disciplinare questa importante materia. Le organizzazioni internazionali da tempo evidenziano i rischi che associazioni malavitose tentino di manipolare le fondazioni per i loro scopi. Il pdl riguarda solo le fondazioni, in origine il progetto contemplava sia le fondazioni che le associazioni. Si è soprasseduto sulle associazioni perché sono stati depositati pdl da parte del governo e di Upr e C10 su questa materia. Abbiamo quindi stralciato la parte relativa di questo progetto. Resta la parte che recepisce indicazioni di carattere generale per le fondaioni degli organismi internazionali per contrastare eventuali possibili infiltrazioni”.

Grazia Zafferani, Rete: “Sto guardando ora gli emendamenti arrivati venerdì sera alle 18, ma a noi non erano arrivati, qui ce ne sono tantissimi, mi sembra la legge venga stravolta. Quando dall’opposizione ci arrivano così tanti emendamenti il venerdì sera mi pare un modus operandum non corretto. I più la segreteria aveva una mail errata e non mi sono arrivati e lavorare oggi su questo pdl è difficile”.

Mario Lazzaro Venturini, Ap, presidente: “La capisco bene, la sua non è un’osservazione fuori luogo. Ma ricordo che qualche tempo fa l’opposizione aveva gli emendamenti il giorno stesso, ciò non significa che non si possa migliorare”.

Francesca Michelotti, Su: “Mi associo alle osservazioni di Zafferani, il testo è stato completamente riscritto. C’è una difficoltà oggettiva di elaborare il testo in modo condiviso. Mi stupisce che questo pdl non sia stato presentato al Consiglio dei XII. Le cronache hanno fatto emergere che il settore fosse una giungla, quindi sul progetto sono favorevole, pur non approvando il modo di procedere.Vi chiedo se non vi sembra il caso di sospendere il progetto per la portata degli emendamenti, è non solo un dovere di buona relazione, ma anche nei confronti del Paese”.

Gloria Zafferani, Rete: “Sostengo quello chiesto da Michelotti di sospendere l’esame del pdl”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato: “Non concordo con l’affermazione che sono numerosi gli emendamenti, la maggior parte sono formali, di allineamento ai criteri di stesura dei testi normativi, secondo quanto proposto da un Odg di Rete. Solo gli emendamenti agli articoli 1, 9, 5, 19, 20, 21, 41, 44, 68 sono sostanziali e chiariscono i contenuti, gli altri sono solo delle precisazioni ed emendamenti formali che non cambiano i contenuti della legge. E’ una normativa chiesta dal Moneyval e per questo credo sia quanto prima necessario dotare il nostro Paese di una disciplina che in questo ambito ci allinei agli standard internazionali. Per questo sarei per proseguire”.

Franco Santi, C10: “Mi associo alle osservazioni fatte dai commissari di Rete e Su”.

Mario Lazzaro Venturini, Ap, presidente: “Se l’opposizione presenta proposta formale la mettiamo ai voti, è nelle loro facoltà”.

Francesca Michelotti, Su: “Formalizziamo come Su, C10, Upr e Rete la richiesta perché venga messo al voto la richiesta di rinvio per convocare d’urgenza una nuova commissione subito dopo il Consiglio grande e generale”.

Mario Lazzaro Venturini, Ap, presidente: “Ricordo che occorre la maggioranza dei due terzi della Commissione per accogliere la richiesta”.

La sospensione non respinta con 6 voti contrari, 4 a favore e un astenuto, si procede all’esame della proposta di legge.

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