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Ministro Giannini: “L’apprendimento è un processo e non un prodotto”

da Redazione

“Potenziare i lati positivi dell’istruzione universitaria, che sono competizione e cooperazione”: con queste parole il ministro dell’Istruzione ha aperto il suo intervento in chiusura della prima giornata al Forum dell’economia positiva di San Patrignano.

 

«Potenziare i lati positivi dell’istruzione universitaria, che sono competizione e cooperazione»: con queste parole il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha aperto il suo intervento in chiusura della prima giornata al Forum dell’economia positiva di San Patrignano. «Dobbiamo tenere conto di due aspetti – ha proseguito il ministro: considerare l’apprendimento come un processo e non un prodotto e puntare su un’educazione di lungo termine, perché l’insegnamento ha bisogno di questo tipo di prospettiva».

«La quota di finanziamento premiale deve andare sulla qualità – ha proseguito Giannini – tenendo chiaramente conto delle differenze territoriali». Il ministro si è detto convinto dell’importanza del rapporto tra scuola e mondo del lavoro: «Credo sia un elemento cruciale. Bisogna rompere l’idea che prima si studia e poi si lavora. La società ora domanda competenze. Attraverso queste, si costruisce un individuo migliore e si diventa cittadini consapevoli». Per quanto riguarda la digitalizzazione «la scuola deve assecondare questo processo. Quindi deve formare gli insegnanti, cercando di aiutarli a cambiare il loro punto di vista. La scuola “digitale” presuppone un nuovo rapporto con gli studenti e io credo che sia pronta a farlo. Certo, il 32% di scuole con la connettività è un dato modesto e la mancanza di formazione degli inseganti è un limite. Ma siamo la patria di grandi innovatori come don Bosco e don Milani. Bisogna ricordarlo».

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