Da Righi, l’unico ristorante stellato sammarinese, lo chef interpreta e propone in modo nuovo la tradizione della tavola pasquale.
SAN MARINO – Il pranzo di Pasqua è uno dei momenti dell’anno in cui la nostra tavola è legata a una storia e tradizione antica. Cibi, ricette e piatti fanno parte della memoria di ognuno di noi. Amiamo ciò che mangiavamo da bambini nelle nostre case, siamo legati alla straordinaria diversità e tipicità enogastronomica che ogni territorio del nostro Paese esprime e racconta. Ed è una sfida appassionante per ogni chef confrontarsi con materie prime e ingredienti tipici di questa ricorrenza, interpretandoli in modo nuovo, senza però venire meno al legame con il passato e a quanto ci offre la stagione.
“Nel mio menù di Pasqua ho mantenuto materie prime assolutamente ‘imprescindibili’ come l’agnello e le ho accompagnate con le straordinarie verdure della primavera, fave, asparagi, piselli – spiega Luigi Sartini – sono ricette che arrivano dalla storia della nostra terra, ma realizzate in modo più leggero rispetto il passato. L’agnello per esempio è accompagnato dalla goletta di maiale e aglio fresco, un cibo che i contadini portavano con sé per una giornata di lavoro nei campi, ma che con le moderne tecniche di cottura a bassa temperatura rimane fresco e leggero”.
Nel menù pasquale di “Righi” (50 euro a persona, vini esclusi) trovano così posto una Tartare di manzo autoctono, allevato sui parti del Titano, con pesto di fave, in uovo a bassa temperatura con asparagi e la crema di ceci di San Sisto, tipici del Montefeltro, con puntarelle, salsa d’agretto e polvere di agrumi. Nei secondi trova spazio anche la nocetta di filetto di vitello con salsa alla curcuma e giardinetto di verdure e la chiusura è, invece, affidata a un’insolita insalata di fragole con gelato ai piselli.
Mentre in occasione di Pasqua la carta dei vini rinnova a e amplia la sua proposta “Dagli anni ’50 il ristorante della mia famiglia rappresenta la buona tavola di San Marino e grandi vini con un grande rapporto qualità/prezzo, ne sono il naturale complemento – commenta Roberto Righi, attuale patron del locale- Abbiamo in cantina piccoli produttori di Champagne di zone poco note come “Petit Camusat” o “Vincent Couche”, ambedue della “Cotes de Bars”. Proponiamo anche i vini, di Paolo Francesconi, produttore biodinamico faentino e i vini del monte bianco del “Cave du Blanc de Morgeux et la Salle”, con il suo metodo classico a base di “Prie Blanc, Extreme”, prodotto nel vigneto più alto d’Europa, a oltre 900 metri d’altitudine”.
E se per gustare i piatti di Sartini è necessario sedersi alla tavola di “Righi”, per scoprire i segreti delle sue ricette basta seguire le quaranta le puntate di “Luigi Caldeggia” il programma di San Marino RTV, dedicato alla cucina. Si può seguirlo sul digitale terrestre e sul satellite (canale 520 Sky),mentre esegue le sue preparazioni e ci offre i suoi consigli e indicazioni gastronomiche. Il tutto comodamente seduti sul divano di casa o davanti ai fornelli della nostra cucina. La trasmissione, durata 8 minuti, è realizzata con la regia di Giovanna Gobbi.
Info e prenotazioni – www.ristoranterighi.com