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Lavoro occasionale e accessorio, siamo contrari alla introduzione del lavoro dei familiari

da Redazione

All’insaputa del sindacato, il Governo ha approvato il Decreto attuativo della legge sul lavoro occasionale e accessorio (L. 19 settembre 2014 n. 147), al cui interno (articolo 7) è stata introdotta la possibilità del lavoro dei familiari di primo grado, anche pensionati. Peraltro, ciò viene consentito senza porre alcun limite in termini di orari e di periodo di impiego.

Addirittura questo Decreto – il n. 19 del 24 febbraio scorso – dispone che è sufficiente per il datore di lavoro una semplice comunicazione all’Ufficio del lavoro e all’Ufficio contributi circa l’inizio e la fine del periodo del lavoro dei familiari, senza, come prima detto, che venga posto nessun limite temporale e semplicemente pagando 100 euro per ogni mese in cui viene svolta la prestazione.

Siamo fortemente contrari a questa misura, la quale rappresenta un ulteriore freno all’occupazione. Anche il lavoro occasionale e accessorio, per il quale esistono specifiche liste di avviamento al lavoro, può rappresentare una risposta, anche se parziale e temporanea, alla massiccia domanda di lavoro dei disoccupati, il cui numero è in costante e inesorabile aumento.

È poi assurdo che mentre il lavoro occasionale ha un limite di 70 giorni all’anno, il lavoro dei familiari – nella fattispecie si tratta prevalentemente di pensionati – può avvenire senza la benché minima limitazione.

Considerando che il passivo del Fondo Pensioni di Artigiani e Commercianti viene da anni coperto attraverso l’intervento del Bilancio dello Stato, è ancora più inammissibile che si consenta di lavorare a chi percepisce l’assegno previdenziale, anche se per “solidarietà familiare”.

Pertanto, chiediamo con forza al Governo di superare tempestivamente, anche in vista dell’approssimarsi della stagione turistica, questa misura che non fa altro che peggiorare la già difficilissima situazione occupazionale sammarinese.

 

CSU

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