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Consiglio Grande e Generale: aggiornamento on line sulle istanze d’Arengo

da Redazione

E’ stato approvato a maggioranza. Il report dettagliato dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – I lavori consiliari riprendono dal comma 16 “Votazione Ordini del Giorno presentati nelle precedenti sessioni consiliari”. Dei dieci Odg discussi e sottoposti al giudizio dell’Aula, ne sono accolti quattro: due di Su, il primo per l’aggiornamento on line sulle istanze d’Arengo approvate, il secondo per fronteggiare l’emergenza dei mancati stipendi per lavoratori del settore privato. Il terzo Odg approvato, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, riguarda la fine dell’embargo a Cuba. Trova infine consenso unanime l’Odg di Rete sulla revisione dei criteri di incompatibilità per le nomine consiliari.

In dettaglio, viene approvato a maggioranza l’Odg di Sinistra unita “per l’istituzione entro dicembre 2015, di un apposito registro on line delle istanze d’Arengo approvate e del loro stato di attuazione”. Ritirato invece, sulla base delle rassicurazioni offerte dal segretario di Stato per il Turismo,Teodoro Lonfernini, l’Odg, sempre di Su, “per delegare ad un unico Ufficio della Pubblica Amministrazione il rilascio di permessi per eventi sportivi, culturali, artistici e d’intrattenimento”. Approvato, dopo le modifiche condivise con la maggioranza, un terzo Odg di Su, “per l’introduzione di misure atte a fronteggiare l’emergenza del mancato percepimento dello stipendio da parte di molti lavoratori del settore privato”.

Approvato quindi un Odg sottoscritto da tutti i gruppi consiliari sulla termine dell’embargo cubano, in cui si auspica che “si possa procedere al più presto al superamento delle residue difficoltà per giungere alla piena normalizzazione dei rapporti tra i due Stati”. Questo testo è derivato da un Odg di Cittadinanza attiva (Su-C10), depositato prima dalla decisione di porre fine all’embargo da parte degli Usa.

Respinto l’Odg delle forze di minoranza Su, C10, Rete e del consigliere indipendente Luca Lazzari per impegnare il governo a presentare in Consiglio “copia dei rapporti sui crediti problematici conferiti dagli istituti bancari alle società cui ne è stato affidato il recupero”. Il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, infatti anticipa che nella prossima sessione consiliare sarà all’ordine del giorno un dibattito sul sistema finanziario e sui crediti problematici.

Bocciato anche l’Odg di Su “per richiedere la sospensione di ogni decisione in merito all’assegnazione della Centrale del Latte in attesa di un approfondito dibattito Consiliare”, con 29 i voti contrari, 20 i favorevoli e 1 astenuto.

Stessa sorte per l’Odg di Cittadinanza attiva “per l’istituzione di una Commissione Amministrativa sulle responsabilità relative al fenomeno della morosità delle utenze”, respinto con 27 contrari e 20 favorevoli. L’Aula non accoglie neanche l’Ordine del Giorno di Rete per un confronto con l’Italia per un accordo per lo scambio di informazioni sui contenuti di intercettazioni da parte del tribunale, anche senza rogatorie. Respinto l’Odg di Rete per la redazione di un regolamento per il vitto degli ospiti del carcere, solo 13 i voti favorevoli, 27 i contrari, 2 gli astenuti . Infine, passa invece l’esame dell’Aula l’Odg di Rete che impegna il Consiglio grande e generale a predisporre una revisione dei criteri di incompatibilità per membri degli organismi a nomina consiliare. Concluso l’esame degli ordini del giorno la seduta viene interrotta e riprenderà domani alle 13 con il riferimento del governo sulle dimissioni del comandante della Gendermeria, Alessandro Gentili, e il successivo dibattito.

Di seguito una sintesi degli interventi.

Comma 16. Votazioni Ordini del giorno presentati nelle precedenti sessioni consiliari.

a) Ordine del giorno presentato da Su “per l’istituzione entro dicembre 2015, di un apposito registro on line delle istanze d’Arengo approvate e del loro stato di attuazione”. Approvato a maggioranza

Tony Margiotta, Su: “Con il presente ordine del giorno si impegna il Consiglio grande e generale a “istituire e realizzare entro dicembre 2015 un registro online, sul sito della segreteria di Stato agli Affari Interni, così da permettere a tutti i cittadini di poter prendere visione delle Istanze d’Arengo approvate e del loro stato di attuazione”. E’ importante attraverso i canali online istituzionali, in questo caso quello della segreteria agli Affari Interni, aggiornare le Istanze approvate ma soprattutto attuate, perché purtroppo ci siamo abituati a non attuare le Istanze nei termini prescritti dalla legge”.

Luigi Mazza, Pdcs
: “Evidenziamo che nel sito dei lavori consiliari c’è già l’esito dell’esame degli organismi. Qui in più si chiede un apposito registro per raccoglierli e una nota sullo stato di attuazione. Non vi sono problemi all’accoglimento dell’ordine del giorno. Inserirei però dicembre 2015 come termine e non giugno”.

Valeria Ciavatta, Ap: “
Per noi non ci sono contrarietà a questo odg, ma così diamo l’impressione che non si possano tracciare le istanze d’Arengo, quando invece sul sito del Consiglio grande e generale sono tutte rintracciabili, si vede tutto l’iter”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Anche noi siamo favorevoli. Abbiamo notizia di numerose Istanze d’Arengo accolte e non attuate entro sei mesi come previsto. L’intervento fra l’altro non richiede spese economiche”.

Andrea Zafferani, C10: “
Purtroppo le Istanze una volta approvate si perdono nelle nebbie. E’ importante che i cittadini conoscano le ragioni delle mancate attuazioni”.

William Giardi, Upr: “
Siamo d’accordo”.

Marino Riccardo, Psd: “L’attuazione delle Istanze è sempre stata un’incognita. Voteremo a favore di questo ordine del giorno”.

Paride Andreoli, Ps: “Giusto dare modo ai cittadini il modo di avere a disposizione un utile strumento”.

Tony Margiotta, Su: “Rispondo a Ciavatta, non era nostra intenzione dire attraverso l’odg che non sono già visibili le istanze d’Arengo approvate e attuate, la nostra intenzione è semplificare il percorso con una pagina alla quale il cittadino arriva in un semplice passaggio. Accettiamo di posticipare il termine a dicembre 2015”.

b) Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare di Sinistra Unita per delegare ad un unico Ufficio della Pubblica Amministrazione il rilascio di permessi per eventi sportivi, culturali, artistici e d’intrattenimento. Odg Ritirato.

Tony Margiotta, Su: “Tante associazioni hanno l’esigenza di delegare ad un unico ufficio il compito di rilanciare il permesso per realizzare e organizzare eventi sportivi o culturali o ancora artistici. Ora ci sono troppi passaggi. Passaggi che continueranno ad esserci, ma c’è l’esigenza di fare un unico giro, in un unico ufficio, per ottenere tale permesso. Al momento purtroppo occorre girare in troppi uffici per ottenere il rilascio di tutti i permessi. E’solo la richiesta di ottimizzazione dei tempi dei rappresentanti delle associazioni. Basta che la Pa individui un ufficio già esistente. Nell’ordine del giorno si chiede al Consiglio “di impegnare il Governo a delegare a un unico ufficio della p.a. il rilascio di tutti i permessi per eventi sportivi, culturali, artistici e d’intrattenimento”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al Turismo; “Si vuole istituire un ufficio oppure si vuole condurre in un unico ufficio la gestione di un evento? Perché se la finalità è quest’ultima abbiamo già dato una risposta attraverso il recente decreto che efficienta questo genere di procedura. Se invece si chiede di istituire un ufficio apposito non credo che l’odg sia utile”.

Federico Pedini Amati, Indipendente: “In questo momento la procedura è lunghissima. Occorre passare dalla Brigata, poi la Siae, l’Ufficio tributario, tornare alla Gendarmeria e infine chiedere il documento nuovamente alla Brigata. L’ordine del giorno invece, senza che il cittadino vada fisicamente in tutti questi uffici, chiede di individuare uno solo di questi uffici che si prenderà poi l’onere di ottenere il via libera di tutti gli altri uffici previsti dall’iter. Credo si possa votare a favore”.

Elena Tonnini, Rete: “Siamo favorevoli all’odg. La proposta del segretario di Stato non va a risolvere i problemi che l’ordine del giorno ha esposto. I tempi per le autorizzazioni per organizzare un evento sono molto lunghi”.

Franco Santi, C10: “Esprimo sostegno all’ordine del giorno. Nelle intenzioni del proponente c’è solo la volontà di snellire la procedura. Esempio tipico di come potrebbe essere affrontata la semplificazione delle procedure e verificare se ci possono essere nuove modalità per venire incontro alle esigenze di chi propone l’evento e dei singoli uffici”.

Stefano Macina, Psd: “Difficile accogliere l’Odg così come è stato presentato. Ci sono una serie di competenze che riguardano la Siae, che non è un ufficio pubblico. C’è anche l’ufficio tributario che ha un proprio iter. Viene difficile pensare che un unico ufficio possa adempiere a tutte queste funzioni. Io però invito il Governo a far sì che per questi permessi ci si possa muovere on line. Una delle classiche situazioni per cui si può fare tutto on line”.

Gian Nicola Berti, Ns: “Chi ha presentato l’istanza ha avuto il braccino corto. Non occorre per forza chiedere il nulla osta quando un’associazione sportiva organizza una gara, un’associazione culturale organizza una mostra e una discoteca organizza dell’intrattenimento. Aumentare i costi per creare un ufficio non mi sembra opportuno. Io farei altro ragionamento: chiunque nell’ambito delle proprie finalità associative voglia organizzare un evento che rientra nell’esercizio delle proprie attività non deve chiedere il nulla osta a nessuno. Basta un singolo preavviso. Non approviamo questo odg ma superiamo i nulla osta inutili”.

Nicola Selva, Upr: “Meno burocrazia e un punto di riferimento certo per gli eventi culturali e sportivi sono cose positive”.

Paride Andreoli, Ps: “Serve ampio collegamento tra la richiesta e il rilascio dei permessi. Che ci sia un unico ufficio della Pa. a rilasciare permessi mi trova perfettamente concorde con Margiotta. A latere però occorre dotarsi di criteri e modalità al fine di non creare sovrapposizioni e mettere in difficoltà utenti stessi”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato, replica: “Prendo l’impegno nei confronti dell’Aula. Accogliendo lo spirito, anche se molto generico, dell’odg mi impegno nei confronti dell’Aula per lavorare quanto prima in una forma di sburocratizzazione delle varie domande presentate. L’Odg non è accoglibile per la sua genericità, ma il tema è importante: prendo l’impegno per lavorare a una forma molto più agevolante e molto più celere per rilasciare le autorizzazioni”.

Tony Margiotta, Su: “Non vogliamo aprire un nuovo ufficio. Chiediamo solo che un ufficio già esistente si prenda in carico anche questo tipo di argomento. Sono giunte altre proposte molto interessanti. In base a quello che poi ha detto il segretario Lonfernini, ritiriamo l’ordine del giorno e chiediamo nuovamente di affrontare il prima possibile questo tipo di problema”.

c) Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare di Sinistra Unita per l’introduzione di misure atte a fronteggiare l’emergenza del mancato percepimento dello stipendio da parte di molti lavoratori del settore privato e per richiedere al Governo un riferimento in merito nella prossima sessione consiliare. Approvato testo condiviso, dopo accordo con maggioranza.

Francesca Michelotti, Su: “Il Consiglio grande e generale, già considerata la gravità dei dati relativi alle vertenze per riduzione del personale dal 2009 al 31 luglio 2014, per quanto riguarda il contratto industria e artigianato si registra un totale 856 vertenze che coinvolgono 2.284 lavoratori, per quanto riguarda il contratto servizi si registra un totale di 361 vertenze che coinvolgono 936 lavoratori, considerata inoltre la gravità dei dati relativi alle vertenze aperte in commissione conciliativa dal 2012 al 31 luglio 2014 che ammontano a un totale di 589 il 90% dei quali riguardanti il recupero crediti. Presa atto con preoccupazione che ad oggi risultano circa 660 lavoratori i quali, pur lavorato non percepiscono più o non hanno percepito lo stipendio, (…) impegna il congresso di Stato a individuare misure efficaci per fronteggiare questa allarmante emergenza anche con soluzioni atte a impedire abusi da parte dei datori di lavoro e dunque introducendo anche eventuali misure sanzionatorie per datori di lavoro in mora, sospensioni delle licenze fino alla normalizzazione, obbligo di versamento del capitale sociale quando deprezzato etc. Impegna altresì il congresso di Stato a riferire al Consiglio in un apposito comma posto in discussione nel corso della prossima sessione consiliare”. Oggi la situazione è ancora più allarmante rispetto allo scorso ottobre e l’Odg, in particolare, riguarda il fenomeno di chi, pur lavorando, non riscuote lo stipendio. Si corre il rischio che si trattino di veri e propri abusi messi in atto dai datori di lavoro. Bisogna impedire che il fenomeno sia un abuso, la speculazione è davvero intollerabile, è ora che il Consiglio faccia qualcosa di utile per le famiglie sammarinesi. Siamo certi che la sensibilità ci sia. Ci aspettiamo una risposta adeguata a gravità della situazione”.

Iro Belluzzi, segretario di Stato per il lavoro: “Ricordo che purtroppo il fenomeno sollevato dall’Odg è un problema di cui siamo consapevoli, certe situazioni sono frutto della grandi crisi per cui sono molte le aziende in difficoltà. E’ vero che i lavoratori sono i primi da tutelare, ma penso anche alle piccole aziende artigiane che risultano fornitrici. Abbiamo avuto modo di verificare che il mancato pagamento degli stipendi spesso è solo l’effetto di difficoltà e della crisi. Spesso sono coinvolte le banche per dare un aiuto. Alcuni passi sono già stati fatti come governo, per esempio nella legge del 2014 legata agli incentivi per l’occupazione, si prevede che gli incentivi non possono essere dati a chi non ha ottemperato al contributo per i dipendenti. Altro elemento è il decreto sugli interventi straordinari per gli ammortizzatori sociali, con cui si è introdotta la possibilità per il singolo lavoratore di avviare un licenziamento per giusta causa, se non percepisce lo stipendio da tre mesi. Stiamo cercando di mettere in atto tutti gli strumenti possibili per sostenere lavoratori e fornitori in tempo di crisi. L’Odg mi pare vada sulla buona strada, ma vorrei ridurre le sanzioni se il datore non si comporti con dolo, per andare invece a colpire davvero chi svolge abusi anche con sanzioni molto forti. La mia indicazione è di trovare sintesi nell’Odg. E lascio la parola ai consiglieri di maggioranza”.

Lorella Stefanelli, Pdcs: “Seguo le indicazioni del segretario, l’Odg così formulato non coglie la necessità che c’è ora di intervenire su questa materia. Sono d’accordo che la situazione delle vertenze sia allarmante, ma è anche vero che ci sono molti provvedimenti posti per tutelare il lavoratore. Questo Odg dovrebbe andare a colpire comportamenti qualificati da abusi. Così modificato l’Odg si può accogliere”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Il nostro gruppo è completamente d’accordo con l’Odg di Su. Sul problema del lavoro è quanto mai necessario poi prevedere un apposito comma consiliare nella prossima sessione. Il problema non è andare a colpire chi è il cattivo, ma la problematica e bisogna pretendere che l’ultimo punto Odg di Su sia condiviso. Proprio perché bisogna parlarne in Aula. Qualcuno ha detto che l’Odg dovrebbe essere indirizzato a chi è fraudolente verso lo Stato. Faccio nomi e cognomi di una ditta, la Leon Engineering, il titolare ha avuto la residenza con un piano industriale non realizzato, il sindacalista Santolini ha denunciato la situazione sui giornali. Undici dipendenti lasciati a casa con 100 mila euro di debiti tra dipendenti e Stato. Oggi i dati dell’Odg saranno ancora più aggravati, bisogna parlarne seriamente nel prossimo consiglio. Il movimento Rete è andato dalla Reggenza per sottolineare problematiche gravi che esulano dalle normative vigenti. Qualsiasi sia la decisione sull’odg siamo favorevoli”.

Vladimiro Selva, Psd: ” Dal nostro punto di vista è un tema da prendere assolutamente in considerazione. C’è ancora molto da fare e questa può essere l’occasione per mettere i puntini sulle ‘i’. Credo che certe situazioni di abusi siano marginali, ma il fatto che possono esserci, ci fa ritenere che l’Odg vada accolto”.

Andrea Zafferani, C10: “E’ sicuramente uno dei temi prioritari in questa fase economica, parliamo di cittadini senza retribuzioni. Il segretario ha citato un unico intervento fatto, positivo, il poter mettersi in mobilità dopo 3 mesi senza stipendio, tuttavia non è un intervento capace di dare risposte organiche a un problema che ha dimensioni significative. Sappiamo che c’è un fenomeno anche inevitabile, molti lavoratori in piccole imprese cercano comunque di continuare di svolgere la propria occupazione, anche a fronte di molti mesi senza stipendio, perché preferiscono scommettere sulla ripresa dell’azienda e per un legame con questa. Ciò porta all’incancrenirsi di tutta una serie di situazioni e a una mole di stipendi non pagati difficilmente liquidabile. Il sindacato ha citato numeri enormi. Bene quindi a porre in evidenza questa situazione. Non ho capito quale sia l’accordo finale sull’Odg, mi auguro si possa fare un dibattito in Aula”.

Denise Bronzetti, Indipendente: “E’ una problematica sotto gli occhi di tutti e che pesa perché chi è senza lavoro o senza stipendio deve rappresentare un motivo di intervento concreto. A fronte di tanti datori di lavoro che hanno cercato di mantenere viva la propria impresa con tanti sacrifici, non sono sempre del tutto convinta che il modo di operare di alcuni operatori economici sia sempre condotta dalla buona fede. Lo dico perché in presenza del deterrente che dopo tre mesi senza stipendio il dipendente può chiedere mobilità, a volte sappiamo che gli imprenditori la norma la conoscono, e danno piccole tranche per interrompere la terza mensilità. Ben venga il fatto di studiare il modo di tutelare ancora meglio tali lavoratori”.

Francesca Michelotti, Su dà lettura ultima versione Odg concordata:”Il Consiglio grande e generale (…)impegna il congresso di Stato a individuare misure efficaci per fronteggiare questa allarmante emergenza con soluzioni atte a impedire abusi da parte dei datori di lavoro, introducendo anche eventuali misure sanzionatorie in caso di eventuali abusi”.

Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro: “Rispetto al dibattito richiesto, mi impegno nel momento in cui riferirò al Consiglio sulla relazione sullo stato di occupazione, che sta preparando la commissione Lavoro. Si sta ragionando sulle garanzie da dare ai lavoratori nel momento in cui la crisi aziendale porta mobilità, per cercare di introdurre il concetto di capitalizzazione dell’azienda e ci stiamo lavorando. Su Leon Engineering è stata messa istanza di fallimento per liberare l’ultima dipendente, che è in aspettativa per maternità, e ci stiamo attivando come congresso per il ritiro della residenza”.

d) Ordine del Giorno presentato dai Gruppi Consiliari di Sinistra Unita e Civico10 (coalizione Cittadinanza Attiva) per esprimere condanna all’embargo contro Cuba e per impegnare il Governo a sostenerne la rimozione nelle sedi opportune. Approvato Odg modificato con testo condiviso.

Francesca Michelotti, Su: “Il Consiglio grande e generale, considerato che da 50 anni il governo Usa ha condannato Cuba a un embargo che impedisce ogni scambio commerciale economico e finanziario con quel Paese e che l’embargo non si limita alle relazioni con li Stati uniti (…) Il Consiglio grande e generale in linea con le ripetute decisioni assunte dall’Assemblea Onu e con le posizioni assunte dalla comunità internazionale, esprime la propria ferma condanna all’embargo degli Stati uniti d’America contro Cuba, ritenendo una misura inconcepibile e anacronistica, e una testimonianza di fredda indifferenza verso i diritti delle genti e il diritto del popolo cubano alla propria autodeterminazione; impegna il governo a far valere questa condanna nelle sedi opportune e ad appoggiare, sollecitare e promuovere la rimozione dell’embargo contro Cuba con interventi, richiami, sollecitazioni e con il voto del nostro Paese”. L’Odg è eloquente sulla situazione dell’embargo. Potrebbe sembrare superato dalla storia, infatti pochi giorni dopo la presentazione dell’Odg, il presidente Obama ha ritirato l’embargo. Ma tutt’oggi il popolo cubano non ha vissuto gli effetti dei benefici. Dal punto di vista simbolico è una decisione storica, tuttavia noi ancora invitiamo la politica estera del Paese a mantenere un atteggiamento di sorveglianza, per far sì che le ricadute economiche e commerciali possano veramente verificarsi”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al Turismo, al posto di Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Raccolgo l’invito a lavorare a un Odg condiviso, in funzione del fatto che quello presentato è superato dagli eventi. Detto questo, rispetto all’attività del nostro Paese all’interno delle sedi internazionali, dopo l’uscita dall’embargo, il segretario di Stato agli Affari esteri ha inviato una nota compiacimento ai rispettivi ambasciatori. Oggi nostra volontà comune è quella, non tanto di approvare un Odg di condanna, ma oggi di esprimere un testo condiviso in cui si fa riferimento in modo positivo all’atto emesso a dicembre 2014, in base alla nostra posizione di neutralità, e all’amicizia e collaborazione con tutti i Paesi”.

Marco Podeschi, Upr: “Essendo un problema importante di politica estera, auspico condivisione”. Gian Nicola Berti, Ns: “Cuba è uno Stato dove manca democrazia e libertà, dove sono incarcerati dissidenti politici. Se è da condannare l’embargo, non si può non condannare questo status”.

Vladimiro Selva, Psd: “Non mi ritrovo nelle parole del consigliere Berti. La popolazione cubana si è opposta in modo coraggioso al dominio degli Stati uniti e ne ha pagato le conseguenze. Se dovessimo valutare la storia in basa all’ideologia, staremmo qui a lungo a discutere su chi ha avuto ragione o meno. Credo che ci si possa togliere qualche sassolino dalla scarpa per arrivare a un risultato condiviso”.

Francesca Michelotti, Su, dà lettura a un Odg concordato e sottoscritto da tutti i capigruppo: “La Repubblica di San Marino da molti anni esprime la propria contrarietà all’imposizione dell’embargo nei confronti di Cuba, che incide negativamente sull’economia e in particolare sulla popolazione. (…)Nel dicembre 2014 il segretario agli Esteri ha espresso compiacimento per la storica decisione di Usa e Cuba di ristabilire relazioni diplomatiche. Il Consiglio grande e generale nel ribadire il compiacimento per la decisione Usa e Cuba di ristabilire relazioni diplomatiche, auspica che si possa procedere al più presto al superamento delle residue difficoltà per giungere alla piena normalizzazione dei rapporti tra i due Stati”.

e) Ordine del Giorno presentato dai Gruppi Consiliari di Sinistra Unita, Civico10, Movimento Civico R.E.T.E. e dal Consigliere Luca Lazzari per impegnare il Governo a presentare al Consiglio Grande e Generale entro il 31 dicembre 2014 copia dei rapporti sui crediti problematici conferiti dagli istituti bancari alle società cui ne è stato affidato il recupero, a bloccare le trattative delle licenze bancarie acquisite e a richiederne l’immediata revoca. L’ordine del giorno è respinto.

Roberto Ciavatta, Rete: “L’odg impegna il governo a presentare al Consiglio, entro il 31 dicembre 2014, la copia dei rapporti sui crediti problematici conferiti dagli istituti bancari oggetto dei decreti legge 172 del 2011, 61 del 2012 e 72 del 2013 alle società cui n’è stato affidato il recupero, oppure l’elenco dei nominativi e dei relativi importi cui gli stessi rapporti fanno riferimento e a bloccare le trattative delle licenze delle banche che sono state acquisite e la loro immediata revoca”.

Segretario di Stato alle Finanze Giancarlo Capicchioni: “Nel prossimo Consiglio si farà un riferimento del sistema bancario e sui crediti problematici. Lo prevede un articolo inserito nell’ultima Finanziaria. Per quanto riguarda le autorizzazioni delle licenze allo stato attuale delle cose non mi risulta che ci siano trattative in corso con altri soggetti al momento”.

Luca Santolini, C10: “Ringrazio il segretario per il riferimento che farà nel corso della prossima seduta. Chiediamo però di mantenere in votazione l’ordine del giorno. Noi voteremo favorevolmente”.

f) Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare di Sinistra Unita per richiedere la sospensione di ogni decisione in merito all’assegnazione della Centrale del Latte in attesa di un approfondito dibattito Consiliare in merito. L’ordine del giorno è respinto: Favorevoli 20 Contrari 29 Astenuti 1

Tony Margiotta, Su: “L’ordine del giorno impegna il governo a sospendere ogni decisione in merito all’assegnazione della Centrale del Latte fino a quando il tema non sarà esaustivamente dibattuto in Consiglio allo scopo di garantire una scelta che possa assicurare ai nostri cittadini la qualità e la sicurezza del latte fresco sammarinese, la sua tipicità e la sua filiera corta, l’igiecinità degli ambienti di lavorazione e la sicurezza degli addetti. Particolare attenzione dvorà essere posta anche alla tutela dell’attuale sede della centrale del latte per la sua dignità di edificio industriale. Crediamo sia comunque importante in questo momento discutere della questione centrale del latte nonostante le trattative in corso possano fare sembrare l’ordine del giorno superato”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato al Territorio: “Sulla Centrale del Latte abbiamo un confronto aperto con i produttori sammarinesi di latte. L’opotesi più verosimile, se loro proposta è economicamente sostenibile, è che la centrale del latte venga assegnata agli stessi produttori sammarinesi. Non riterremmo opportuno accogliere ordine del giorno perché rischierebbe di posticipare e ritardare le decisioni. Sono gli stessi operatori della Centrale del latte che ci dicono di fare presto”.

Paride Andreoli, Ps: “Quando ero segretario di Stato al Turismo ci si confrontava all’interno di quella maggioranza sulla necessità di dover prevedere l’alienazione della licenza della Centrale del latte anche a soggetti non sammarinesi. La prima domanda è: andiamo dai produttori perché i soggetti esteri non ci sono più o c’è una vera e propria volontà di confrontarsi con operatori sammarinesi ? Se sul tavolo ci sono più soggetti è positivo. Penso sia arrivato il momento di prendere una puntuale decisione sulla Centrale del Latte. Auspico che l’attività venga rilevata da sammarinesi”.

Elena Tonnini, Rete: “Gli allevatori sono in attesa di essere riconosciuti come cooperativa entro fine aprile e nel frattempo abbiamo saputo che l’imprenditore Bernardi è interessato a aprire nel territorio sammarinese. Occorre però capure quali condizioni siano date a loro rispetto alla zona bianca ad esempio. Il discorso del lattiero-caseario non è affatto un discorso secondario”.

Nicola Renzi, Ap: “L’Ordine del giorno arriva in discussione non tempestivamente. Gli slogan ‘il latte ai sammarinesi’ oppure ‘la filiera corta e più latte per tutti’ non risolvono i problemi: l’opposizione presenti proposte. Un’altra priorità era quella del mantenimento dei posti di lavoro di persone che in parte avevano mostrato anche un alto grado di professionalità. Non si strumentalizzino vicende dinanzi alla possibilità di perdere il posto di lavoro. Oggi siamo arrivati alle situazioni descritte dal Segretario e serve realismo. La situazione sammarinese non ci offre tante possibilità per preservare edifici archeologici da un punto di vista industriale perché magari facciamo già fatica a preservare altri edifici come sedi istituzionali o immobili storici. Se c’è qualcuno che pensa che si possano fare investimenti con i soldi dei contribuenti non ha capito bene la situazione: quello che può essere erogato per legge viene erogato. Ma lì ci si ferma”.

Franco Santi, C10: “I governi che si sono succeduti in questi anni hanno compiuto una scelta precisa sulla centrale del latte ovvero quello della privatizzazione. Accolgo con favore la disponibilità del segretario a dare tutte le informazioni, ma mi dispiace ascoltare le polemiche di qualche consigliere di maggioranza sul fatto che le soluzioni prospettate sono state cambiate nel corso della discussione. E’stata la maggioranza stessa a cambiarle”.

Federico Pedini Amati, Indipendente: “Vanno tutelati i dipendenti sia sotto il punto di vista del mantenimento del posto di lavoro sia dal punto di vista di metterli le condizioni di lavorare in un luogo salubre e sicuro. Mi auguro vivamente che l’operazione Centrale del Latte con operatori sammarinesi si possa risolvere nel più breve tempo possibile.

g) Ordine del Giorno presentato dalla Coalizione Cittadinanza Attiva per l’istituzione di una Commissione Amministrativa sulle responsabilità relative al fenomeno della morosità delle utenze e sulle lacune normative per la riscossione delle stesse. Respinto con 27 contrari e 20 favorevoli.

Tony Margiotta, Su:”Il Consiglio grande e generale (…)impegna il governo a disporre una commissione amministrativa finalizzata all’accertamento delle ragioni e delle responsabilità che hanno consentito il raggiungimento di importi tanto rilevanti nei casi sopra citati; a far luce sulle eventuali lacune, inefficienze, forzature e inadeguatezza delle procedure, dei regolamenti e delle leggi che disciplinano le modalità di riscossione dele utenze e le contromisure da intraprendere in caso di gravi morosità. Le conclusioni della commissione saranno presentate al Consiglio grande e generale”. Questo Odg deriva dalla risposta a un’interpellanza in cui sono state indicate le morosità di famiglie e aziende per le utenze dell’Aass, per un valore di 3 milioni e 880 mila euro in 30 anni. Ci sono tra queste singole aziende che hanno oltre 800 mila euro di morosità. Abbiamo voluto porre risposta a una lacuna, le leggi di oggi non sono efficienti, il fenomeno si ripete da anni. Chiediamo quindi che venga istituita una commissione amministrativa che abbia il compito di accertare le ragioni del fenomeno e per far luce sulle lacune e inefficienze “.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Va ribadito che l’andamento della situazione creditizia dell’azienda negli anni ha avuto un andamento costante e di poca entità. Questo fino all’avvento della crisi economica nel 2008-2009, di qui c’è stata l’impennata e l’Azienda si è trovata in difficoltà a riscuotere i crediti. Le ragioni sono quelle della crisi economica sia per imprese che per utenze domestiche. L’8-9% della cifra riguarda le utenze domestiche, l’azienda si troverebbe ad interrompere le utenze a famiglie in difficoltà e si è ritenuto di non dover intervenire. Per le imprese la causa è la stessa, ma le cifre sono più importanti. Sono state fatte insinuazioni in tribunale per le aziende in fallimento ed esperite tutte le procedure. Per questo riteniamo di respingere Odg”.

Andrea Zafferani, C10: “La cifra nella risposta all’interpellanza ci è stata indicata negli ultimi 30 anni, senza le specificazioni date dal segretario. Parliamo di cifre importanti, legate in particolare ad alcuni soggetti morosi. Trovo utile capire queste cifre se riguardano gli ultimi anni e se è qualcosa legato alla crisi o a qualcos’altro. Sono per l’approvazione dell’Odg e non riteniamo vada respinto, è un’azione di approfondimento per tutti”.

Matteo Zeppa, Rete: “Sosteniamo l’Odg di Ca. Di esempi su quello che non è rientrato nelle casse dello Stato ne abbiamo esperienza, come crediti monofase non riscossi. Il 90% di quei dati sono alle aziende, necessario crisi termini per ditte e per famiglie. Non ci si può nascondere dietro un dito dicendo che l’8% è attribuibile alle famiglie, la commissione dovrebbe poter valutare quei dati disaggregati degli ultimi 30 anni andando oltre alle utenze anonime. Li conosciamo, non sono anonimi, hanno nome e cognome”.

Denise Bronzetti, Indipendente: “Non è per atteggiamento persecutorio, ma per equità che ritengo opportuno verificare situazioni che hanno portato aziende e cittadini a non ottemperare obbligo di pagare utenze. Non so se per fare chiarezza sia necessaria una commissione amministrativa o se se ne possono far carico gli uffici competenti”.

Luigi Mazza, Pdcs: “L’Odg ci consente di affrontare tematiche che coinvolgono posizioni dello Stato rispetto i singoli. Il riferimento del segretario ci indica con chiarezza i termini della questione, sulla parte minoritaria delle utenze domestiche che merita attenzione dell’Aula. Poi c’è il problema crescente delle aziende, il 26% relativo alle procedure concorsuali negli anni di aziende che chiudono- senza pagare utenze, dipendenti e fornitori- è un problema rilevante. Ma l’entità di cui parliamo ci indica una varietà di situazioni, la maggior parte si tratta di crediti concordati con piani di rientro. L’Odg ci propone una commissione amministrativa. Noi esprimiamo contrarietà perché parliamo di un’azienda con un suo consiglio di amministrazione e un suo collegio sindacale. Istituendo una commissione diciamo che quell’azienda non è stata in grado di fare controlli. Gli elementi non sono questi. Parliamo di un’Azienda di servizi di gestione manageriale, se vogliamo ulteriori elementi ci sono organismi che ce li possono dare. Inoltre dal 2014 tutti i crediti passano per l’esattoria. Ricondurre un’unica gestione consente di verificare l’effettiva possibilità di recupero dei crediti. Se l’azienda è in palese difficoltà, l’azione non permette in recupero. Possiamo quindi chiedere ulteriore riferimento all’azienda, ma non una commissione. Per cui siamo contrari all’Odg”.

h) Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare di Rete per un confronto con l’Italia per un accordo per lo scambio di informazioni che permetta al Tribunale di avere copia delle intercettazioni utilizzate in procedimenti penali italiani e riguardanti cittadini sammarinesi. Respinto.

Roberto Ciavatta, Rete: “Il Consiglio grande e generale impegna il governo ad avviare un tavolo di confronto con istituzioni italiane, volte a giungere ad un accordo che permetta al nostro tTribunale di avere copia delle intercettazioni utilizzate in procedimenti italiani che vedano coinvolti cittadini sammarinesi”. Abbiamo contezza di una serie di procedimenti che non coinvolgono direttamente sammarinesi, ma all’interno del materiale raccolto figurano cittadini sammarinesi che possono non aver peso in queste indagini, ma potrebbero essere utili per indagini di altra natura svolte da Tribunale sammarinese. Chiediamo solo che il governo si attivi per intavolare un rapporto con le istituzioni italiane che preveda lo scambio di informazioni, al di là di una rogatoria”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per la Giustizia: “Gli atti processuali di giurisdizione estera possono essere trasmessi al tribunale sammarinese solo tramite rogatoria, al di fuori di questi casi non è possibile avere copia di intercettazioni riguardanti sammarinesi, a meno che non ci sia in fase di collaborazione e assistenza giudiziaria notizia di reato acquisita da nostra magistratura. La collaborazione è già in essere”.

Gian Nicola Berti, Ns: “Non ho proprio capito a cosa si riferisse l’Odg. Ho avuto la sensazione che qualcuno non capisse l’attuale ruolo di un’autorità giudiziaria e anche il livello dello scambio e collaborazione. Non capivo le finalità di questo Odg. Il tavolo è costante e continuo e in vigore. In Italia, diversamente dalla nostra normativa sulle intercettazioni, avviene che notizie che non riguardano vicende giudiziarie finiscono sui giornali per gossip, perché c’è chi riesce a speculare. Questo è un fenomeno distorsivo su cui credo che l’Italia correrà ai ripari per andare a limitarlo. La collaborazione avviene in ambito dell’azione penale, in fase istruttoria, ci son due leggi in vigore che recentemente hanno aperto qualsiasi collaborazione. O vi è un’autorità italiana che ritiene ci siano situazioni da approfondire su un cittadino sammarinese, allora invia la domanda di rogatoria e anche gli elementi su cui motivarla. E allo stesso modo viceversa fa l’autorità sammarinese”.

Valeria Ciavatta, Ap: “Ci sono perplessità di fondo. L’Odg chiede un accordo sullo scambio di informazioni per avere copia delle intercettazioni a prescindere da procedimenti penali su persone e/o fatti sammarinesi. Io vedo un po’ di voyeurismo con questo Odg. Sono cose che devono essere supportate da altri elementi per un magistrato. Credo un Odg di questo tenore sia assolutamente non utile”.

i) Ordine del Giorno presentato dal gruppo consiliare di Rete per affidare ai Dirigenti della Gendarmeria mandato per redigere un regolamento per il vitto degli ospiti del carcere.

L’ordine del giorno è respinto: favorevoli 13, contrari 27 astenuti 2

Gian Matteo Zeppa, Rete: “La ratio dell’ordine del giorno nasce dalle notizie apprese dai media. Visto che ci sono mense di proprietà dello Stato attive tutti i giorni, festivi e feriali, crediamo che seppur ci debba essere un rispetto per la dignità dei detenuti, questi debbano essere tutelati dalle strutture dello Stato. Sia lo Stato stesso a elargire pranzi e cene per i detenuti. L’odg impegna il governo ‘ad affidare apposito mandato ai dirigenti della Gendarmeria affinché venga redatto apposito regolamento relativo al vitto degli ospiti del carcere sammarinese, che preveda la fruizione di parti completi per i carcerati serviti da mense di proprietà dello Stato (come ad esempio quella dell’Iss)'”.

Giancarlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari Interni: “Un gruppo tecnico sta studiando come rivedere le modifiche delle norme in materia carceraria e il regolamento adottato successivamente. Sono provvedimenti che non riguardano solo il vitto, ovviamente. Non vedo improprio affrontare questa tematica nel regolamento che stiamo definendo. Il regolamento tiene conto di aspetti più ampi”.

l) Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare di Rete che impegna il Consiglio Grande e Generale a predisporre una revisione dei criteri di incompatibilità per membri degli organismi a nomina consiliare. Approvata all’unanimità una versione concordata con la maggioranza.

Roberto Ciavatta, Rete: “L’ordine del giorno impegna il governo, entro 90 giorni dall’approvazione, a predisporre una revisione delle incompatibilità previste per gli organismi nomina consiliare che preveda: a) l’obbligo per i membri di tali organismi di comunicare eventuali ordinanze di rinvio a giudizio in qualunque luogo siano emesse e le sanzioni per taluni che eludano tale obbligo b) la sospensione cautelare degli stessi (nel caso in cui il rinvio a giudizio sia per reati finanziari, frodi, corruzione o qualsiasi reato che potrebbe danneggiare lo Stato) da tutti gli organismi al cui interno vi siano nomine consiliari c) la sostituzione entro 30 giorni/tempestiva degli stessi dalla segnalazione e dal ricevimento del rinvio a giudizio. Doveroso a nostro avviso perché non è bello mantenere all’interno di organismi di nomina consiliare persone rinviate a giudizio”.

Giancarlo Venturini, Segretario di Stato per gli Affari Interni: “Credo che integrare i disposti della legge vigente con questo ordine del giorno sia opportuno. Credo sia giusto raccordare questo documento con quello sui consiglieri approvato dal Consiglio Grande e Generale qualche seduta fa”.

Matteo Fiorini, Ap: “Esprimo condivisione per i contenuti di questo ordine del giorno. Alcune questioni vanno verificate: alcune di forma, altre di sostanza. Il dispositivo lo condividiamo articolato sui tre concetti anche se sono da raccordare il punto “b” con il punto “c”. Far decadere una persona e farne subentrare un’altra da un punto di vista formale può creare dei problemi”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Nell’ordine del giorno approvato è stato evidenziato come elemento di sospensione cautelare quello della condanna anche se non definitiva. Al di là dell’ordine del giorno all’interno della maggioranza abbiamo dato indicazione favorevole a questo odg nella parte delle incompatibilità anche per le nomine consiliari negli organismi. Il dibattito che seguirà sul progetto di legge ci permetterà di arrivare prontamente a una normativa”.

Tony Margiotta, Su: “Sono favorevole. Crediamo fermamente che l’odg debba essere approvato perché si parla e argomenta un fenomeno che non può essere accettato”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Nel dispositivo siamo sicuramente d’accordo. L’auspicio è che questa analisi sia fatta nel più breve tempo possibile. Crediamo si possa convergere su quello che il testo dispone, ovvero prendere in considerazione i “rinvii a giudizio” per reati che danneggiano lo Stato e prevedere la sospensione”.

Andrea Zafferani, Civico 10: “Esprimo sostegno a questo ordine del giorno. Penso anche io che i due temi siano raccordabili e da discutere nello stesso momento. E’evidente che per gli organismi nominati dal Consiglio sicuramente non possono valere condizioni diverse rispetto a quelle che dovrebbero valere per i consiglieri”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Il punto “a” e “b” restano invariati. Al punto “c” invece non prevediamo più un termine perentorio per la sostituzione ma chiediamo che sia tempestiva”.

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