Musica: Roberto “Moghe” Moretti torna a esibirsi dal vivo con una nuova band e un repertorio che omaggia gli anni ’80.
di Alessandro Carli
Leggi Moremode ma in realtà dietro (anzi, davanti, visto che è il frontman) al nuovo gruppo musicale sammarinese c’è un artista che da oltre 25 anni è sulla scena delle sette note: Roberto moghe Moretti, fondatore, nel 1987, dei Bluesmobile. Dopo qualche anno di silenzio – la vecchia formazione si è sciolta circa tre anni fa – il cantante del Titano è pronto per tornare a esibirsi: nuovo nome del gruppo, nuovo repertorio, e una data: il 21 marzo a Rimini, esattamente dentro la House of rock (via Dario Campana). In attesa di sentirlo dal vivo, lo abbiamo incontrato per capire com’è nato questo nuovo progetto.
Dopo circa mille giorni di quasi silenzio, di nuovo il palco.
“Per chi è stato per diversi lustri sul palco, prima o poi ci ritorna. Ho ricominciato a esibirmi nel 2014 con la San Marino concert band, ma già avevo in mente il progetto ‘Moremode’, che è nato nel settembre del 2013 e si slega dall’esperienza dei Bluesmobile. Poi, per una serie di impegni e di piccoli inconvenienti, si è fermato tutto. A dicembre del 2014 l’idea è stata ripresa con forza e slancio, e ora – dopo aver definito la formazione – siamo pronti per ritornare in scena”.
Un progetto molto diverso da quello dei Bluesmobile?
“Direi di sì. Sono stati presi alcuni brani del rock – rock inteso nel senso più ampio, ovvero country, pop, punk – che ho sempre amato e sono stati riarrangiati dalla band, formata da artisti del Titano: Roberto Fabbri alla chitarra, Francesco Chiarelli al basso e Marco Casali alla batteria, Gian Luca Terenzi alle tastiere, chitarra e cori. Io, oltre a cantare, eseguirò anche qualche pezzo alla batteria, il mio primo vero amore”.
Il panorama rock è formato da moltissimi nomi. Su quali vi siete orientati?
“Molto anni Ottanta, ma non solo. Beatles, Duran Duran, U2, Green Day, Simple Minds, Cult, Eagles, Robbie Williams, Van Halen, Elton John, giusto per citare qualcuno. Non abbiamo dimenticato l’Italia: faremo i Negrita e un brano di Franco Battiato, ‘Up patriots to arms’. Complessivamente ci siamo orientati sulle versioni live, forse più d’impatto rispetto a quelle registrate in studio”.
Saliamo sul palco. Cosa si devono aspettare gli spettatori?
“L’impostazione del live è quella mutuata dai Bluesmobile: divertire divertendosi. Il pubblico sarà il protagonista, assieme alla musica, dello spettacolo. L’esibizione del 21 marzo all’House of rock di Rimini, uno dei pochi locali che mette in campo una programmazione live di qualità tre volte alla settimana, è intitolata ‘A rock show’ e di show si tratta. La novità è nell’utilizzo delle videostory: prima che parta il brano inizi, verranno proiettate su uno schermo molto grande una serie di slide che rivelano il titolo del pezzo, il nome dell’autore, l’anno e una breve descrizione della canzone. Il 21 marzo avremo anche un ospite, Corrado ‘voice’ Peluso, il cantante dei Big gun, una band-tribute degli AC/DC molto conosciuta”.
I Bluesmobile sono nati nel 1987. Com’è cambiata la sua voce negli anni?
“Senza ombra di dubbio non è la stessa della metà degli anni Ottanta. Oggi è più matura, più profonda. E credo anche adatta a questo nuovo progetto dedicato alle diverse sfumature del rock: i pezzi sono stati scelti anche in base alla mia vocalità. Il progetto ‘Moremode’ si stacca un po’ dall’attualità: oggi vanno molto le tribute-band, mentre noi proporremo un mix di diversi artisti”.
Quella che non è cambiata è invece l’energia che scende dal palco…
“Energia per una nuova sfida, ma anche energia come filosofia. E’ una delle peculiarità della mia carriera: trasmettere emozioni. Credo che la tecnica sia importante, ma forse è ancora più importante la comunicazione, quello che riesci a dare al pubblico che hai davanti”.