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I Capitani Reggenti sono stati ricevuti in visita di Stato da Sua Santità

da Redazione

Il Santo Padre, porgendo il suo benvenuto ai Capi di Stato, ha riferito la propria ammirazione per la storia della Repubblica.

 

Oggi, 16 marzo, i Capitani Reggenti sono stati ricevuti in visita di Stato da Sua Santità.

Con i Capitani Reggenti, accompagnati dalle consorti e dai familiari più stretti, una delegazione ufficiale composta dal Segretario di Stato agli Affari Esteri e dall’Ambasciatore presso la Santa Sede.

Accolti e seguiti con il cerimoniale in forma solenne che si riserva ai Capi di Stato in visita ufficiale, i Reggenti sono stati intrattenuti dal Papa nel suo studio pontificio, dove hanno avuto un colloquio.

Il Santo Padre, porgendo il suo benvenuto ai Capi di Stato, ha riferito la propria ammirazione per la storia della Repubblica. Un lungo e cordiale colloquio, che si è arricchito della grande disponibilità del Pontefice e del suo interesse per la storia, la cultura e la realtà sociale del nostro Paese, durante il quale il Santo Padre si è mostrato particolarmente incuriosito dalla vita istituzionale sammarinese, sottolineandone la vitalità e l’attualità nel rispetto delle tradizioni storiche della Repubblica. Papa Francesco ha sottolineato quale fattore positivo la vicinanza fra la Suprema Magistratura e la cittadinanza, che a San Marino trova la sua massima espressione nell’istituto dell’Arengo e nei colloqui privati settimanali che la Reggenza riserva alla popolazione; un compito – ha detto il Papa – che deve rientrare nei doveri delle Istituzioni e nel loro servizio alla gente, e per il quale San Marino rappresenta un valido esempio.

La Reggenza ha innanzitutto presentato al Papa il saluto della popolazione sammarinese, ricordando i valori di fondo, in primis la dignità e la libertà di credenza, che hanno caratterizzato il sorgere della Repubblica ed ai quali si richiama costantemente l’azione del nostro Stato nell’ambito interno e nelle sedi internazionali. Una società, quella sammarinese, che guarda avanti sulla strada dell’avanzamento civile, che si impegna per il rispetto e lo sviluppo delle regole democratiche senza disconoscere le proprie tradizioni e la sua millenaria tradizione di libertà.

La Reggenza, quindi, facendosi interprete dei desideri della popolazione sammarinese e dei sentimenti di devozione che la animano, ha rivolto al Santo Padre l’invito formale a voler visitare presto San Marino.

In chiusura dell’Udienza, la Reggenza ha omaggiato il Santo Padre di un calice d’argento e di una speciale raccolta di francobolli e monete; Papa Francesco ha ricambiato con due medaglie bronzee raffiguranti l’angelo della pace e San Martino che dona il suo mantello al povero.

Al termine i Capitani Reggenti sono stati ricevuti dal Segretario di Stato Card. Pietro Parolin e dal Segretario per i Rapporti con gli Stati SE Richard Gallagher, con i quali, unitamente al Segretario di Stato Valentini e all’Ambasciatore Galassi, hanno considerato gli ottimi rapporti intercorrenti fra lo Stato Sammarinese e la Chiesa e trattato della situazione internazionale in relazione ai fatti di cronaca più recenti. Parolin ha espresso la preoccupazione della Santa Sede per l’attacco alla dimensione integrale dell’uomo. Non si tratta, ha sottolineato il Cardinale, di difendere l’una o l’altra religione, quanto piuttosto di valorizzare l’uomo in sé, in ogni suo aspetto. Proprio l’esperienza sammarinese e l’impegno sul fronte dei diritti umani nelle maggiori Organizzazioni internazionali possono essere, per Parolin, un sostegno e un punto di riferimento importante. Si tratta di una conferma ulteriore della vitalità delle relazioni che intercorrono con la Santa Sede, particolarmente attive, soprattutto in ambito multilaterale, dove i due Stati si trovano spesso attivamente insieme per la difesa dei diritti dell’uomo e delle sue libertà.

La visita di Stato odierna in Vaticano assume per la Repubblica di San Marino un alto significato nel contesto delle sue relazioni bilaterali, confermando e consolidando un rapporto di amicizia e stima che si arricchisce del confronto, delle iniziative comuni e di opportunità condivise.

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