Home NotizieSan Marino San Marino, la Polizia postale sul problema delle “telefonate anonime”

San Marino, la Polizia postale sul problema delle “telefonate anonime”

da Redazione

In caso di reato perpetrato, è opportuno denunciare i fatti accaduti alla Brigata Gendarmeria competente sul Castello in cui si risiede.

 

SAN MARINO – La Polizia Postale, ambito integrato nella Sezione Informativa – Investigativa – Polizia Giudiziaria della Gendarmeria, intende con il presente comunicato allertare la cittadinanza in merito alla ricezione di specifiche “telefonate anonime”, nonché nel mettere in guardia nei confronti di persone che si presentano direttamente presso le abitazioni allo scopo di concretizzare truffe o furti.

Da tempo, vi sono soggetti che raggiungono telefonicamente utenti sammarinesi spacciandosi per “addetti” di Uffici ed Enti Governativi.

Addirittura con accento dell’est europeo, chiedono riferimenti circa l’età della persona chiamata, se è sola nel momento della telefonata.

Avviene in altri casi, la richiesta di coordinate bancarie per “effettuare rimborsi di diritti pagati in eccedenza” o “pagamenti non dovuti”, operazioni che per essere concretizzate necessitano di una visita a domicilio per meglio chiarire le procedure di rimborso.

Al domicilio poi, si presentano sconosciuti che asseriscono di conoscere i propri congiunti, di averci lavorato assieme, trascorso l’infanzia a scuola, e tant’altre circostanze.

Spesso tali soggetti, reperiscono preventivamente alcune informazioni (indirizzo, attività, nomi, ecc…) dimostrandosi così ancora più credibili.

Cosa fare?

In caso di reato perpetrato, è opportuno denunciare i fatti accaduti alla Brigata Gendarmeria competente sul Castello in cui si risiede, avendo cura di indicare particolarmente le date e gli orari in cui sono state ricevute le telefonate di disturbo e/o sospette, dettagliare il testo integrale circa la conversazione avvenuta, ed ogni altro dettaglio ritenuto utile.

Si sottolinea come gli Uffici od Enti governativi, assolutamente non prendano appuntamenti a domicilio per fornire informazioni o per perfezionare pratiche di rimborso.

In caso di persone anziane e sole, si consiglia di non aprire la porta a sconosciuti, anche se si spacciano per conoscenti dei propri famigliari, adducendo particolari che fanno realmente pensare che il soggetto (…o i soggetti) possa conoscere in realtà il proprio congiunto.

Se affermano di conoscere il figlio, il marito o la moglie, insomma, una persona cara a voi conosciuta, cercate di contattarla e ditele cosa sta accadendo, ottenendo conferme o meno.

In caso di risposta negativa, attivatevi immediatamente telefonando ai numeri di Emergenza della Gendarmeria, o comunque alle Forze di Polizia, per fornire elementi utili all’individuazione dei soggetti in questione.

E’ buona norma annotare numeri di targa sospetti e segnalarli alle Forze dell’Ordine, così come ricordarsi, in evenienza, di memorizzare nei migliore dei modi caratteristiche relative alle persone sospette, fornire indicazioni circa connotati e abbigliamento, eventuali particolari ritenuti rilevati, ecc..

I numeri di Emergenza: 112/113 e 0549/888888, quest’ultimo se chiamate da cellulare, in quanto aggancia immediatamente la Centrale Operativa della Gendarmeria.

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