È un giudizio sostanzialmente positivo quello che ha dato la Centrale Sindacale Unitaria.
SAN MARINO – È un giudizio sostanzialmente positivo quello che ha dato la CSU rispetto al decreto recentemente ratificato sugli appalti per acquisti di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione. In ogni caso, resta ancora da varare la riforma dell’intera normativa sugli appalti, in particolare per opere pubbliche; una riforma che il sindacato sollecita da anni e che si rende particolarmente urgente.
Inoltre, occorre dare una accelerazione alla definizione della Centrale Unica per gli acquisti della PA, che va istituita con apposito decreto: un provvedimento che la CSU sollecita nuovamente con urgenza, in quanto può consentire importantissimi risparmi per le casse dello Stato, oltre a razionalizzare gli acquisti.
La CSU, con una lettera inviata nei giorni scorsi alla Segreteria di Stato per gli Affari Interni e alla Direzione Generale della Funzione Pubblica, ha chiesto di ricevere un elenco sia degli appalti in essere che di quelli in scadenza nell’anno in corso, con i relativi costi previsti ed effettivi; appalti della PA in senso stretto ma anche delle Aziende e degli Enti che dovranno rapportarsi alla Centrale Unica per gli Acquisti.
Consapevoli che il passaggio alla nuova regolamentazione sugli appalti di beni e servizi definita dal decreto dovrà avvenire con gradualità, la CSU chiede di sapere con quali appalti si partirà nel quadro delle nuove norme, e se sono state previste delle priorità rispetto agli appalti in scadenza.