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“ID. Rimini”, Marco Vincenzi a Palazzo SUMS

da Redazione

Dopo essere stato presentato a Rimini in autunno, fa tappa a San Marino il 26 febbraio alle 21.

 

Dopo essere stato presentato a Rimini in autunno, fa tappa a San Marino il 26 febbraio alle 21 all’interno di Palazzo SUMS “Id. Rimini (2009-2010)”, il libro che raccoglie e racconta il viaggio fatto da Marco Vincenzi nell’architettura urbana della città di Fellini.

L’artista, che vive nella Repubblica di San Marino da quasi 30 anni, è un osservatore attento delle mutazioni sociologiche delle città: analizza, racconta e indaga quel legame biunivoco che accade tra l’architettura e l’uomo.

“Quello che mi è venuto subito all’occhio – racconta lo stesso Vincenzi – è la poca cura che viene dedicata a questa sfera del privato, quella pubblica. Così, mi sono soffermato sui caratteri delle abitazioni, da fuori, includendo nelle fotografie il cosiddetto ‘verde’ e le recinzioni, a garanzia di uno spazio privato. Quando visito le città amo camminare per le strade poco importanti da un punto di vista architettonico o dei monumenti, perché mi piace respirare l’aria che viene respirata da chi le percorre per recarsi a casa o, al contrario, per andare al lavoro, il mattino, dopo aver vissuto alcune ore dedicate solo al proprio privato. Sono le strade che mostrano quale rapporto si instaura tra pubblico e privato, tra casa e strada, dove la ‘soglia’ separa lo spazio pubblico da quello privato introducendosi come un’entità indefinita, ma sostanziale; quella che ci porta a passare dall’essere persona al ruolo e viceversa. Il camminare conserva agli spazi pubblici la specificità dell’essere pubblici e la loro viabilità e le sue parole inquadrano perfettamente ciò che si cela nel libro che ho realizzato raccogliendo le fotografie frutto di un’indagine visuale realizzata tra il 2009 e il 2010, camminando lungo le strade della città di Rimini, al di fuori delle mura, ma ancora nella zona cittadina. ‘Id.’ sta per identità ed è proprio ciò su cui mi sono interrogato fotografando il volto delle case private dei riminesi, dalla strada”.

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