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San Marino, un “vestito nuovo” per l’ospedale di Stato

da Redazione

Con la centrale termica della New Gattei Impianti risparmi a 6 cifre. Marco Barulli: “Un progetto basato su efficienza e zero sprechi di calore”.

 

di Daniele Bartolucci

 

“Come quando si va dal sarto, si prendono le misure e in base a ciò che serve si cuce il vestito nuovo, così noi facciamo per le aziende, solo che invece di ago e filo usiamo tecnologia e competenze”. Marco Barulli, amministratore della New Gattei Impianti, usa la metafora del vestito nuovo per spiegare quanto conti il servizio di consulenza per scegliere “quale sia la miglior tecnologia applicabile alle esigenze del proprio cliente, che dovrà avere caratteristiche differenti le une dalle altre per soddisfare le mutevoli necessità . In molti casi, infatti, il nostro intervento consiste anche nel ridurre la potenza dell’impianto esistente, che spesso risulta essere sovradimensionata rispetto alle necessità dell’edificio, sia che si tratti di un’abitazione civile, di un laboratorio artigianale, di un fabbricato per la grande industria o di una qualsiasi struttura pubblica”. Ancora Marco Barulli che precisa “La New Gattei Impianti opera sul territorio da oltre quarant’anni e ha sempre investito nell’innovazione tecnologica, accumulando competenze tecniche che oggi ci permettono di individuare il ‘vestito giusto’ per ogni tipo di struttura. Il nostro staff tecnico, composto da 25 persone altamente specializzate, con la stretta collaborazione di studi tecnici di progettazione esterni, è in grado di soddisfare le esigenze di qualunque cliente, dall’appartamento alla villa privata, dal laboratorio al fabbricato industriale, fino alle strutture pubbliche più importanti, come è stato per l’Ospedale di Stato. Per ognuna di queste diverse situazioni studiamo approfonditamente le reali necessità di impiantistica tecnologica, basandosi sia sulle caratteristiche della struttura edilizia che sulla situazione degli impianti esistenti. Solo alla fine di questo processo preliminare si sceglie la tecnologia migliore per rendere efficiente l’impianto. Il nostro ufficio tecnico, è in grado di elaborare il piano di investimento e il prospetto economico – valutando altresì gli incentivi previsti dalla legge che sono differenti a seconda della tecnologia utilizzata – in modo che si possa dare concretezza all’obiettivo di efficienza valutando i risparmi che si possono ottenere. Va da sé”, spiega Barulli, “che l’investimento si ripaga con i risparmi ottenuti, garantendo un uso più razionale delle risorse energetiche, che per la New Gattei Impianti è un valore aggiunto”. Un valore che sembra essere finalmente entrato a far parte della cultura sammarinese e soprattutto delle sue istituzioni, che lo stanno traducendo in incentivi fiscali e agevolazioni (l’ultima è la tariffa del gas ridotta per quelle aziende che nel 2015 investiranno in efficientamento energetico), e azioni concrete, come è stato per l’Ospedale di Stato, la cui nuova centrale termica, annunciata nei giorni scorsi dal Segretario di Stato alla Sanità, Francesco Mussoni, è opera proprio della New Gattei Impianti.

 

LA NUOVA CENTRALE TERMICA DELL’OSPEDALE

Ridurre il consumo energetico è oggi l’obiettivo prioritario della maggior parte delle aziende, sia pubbliche che private. E’ il caso della Centrale Termica dell’Ospedale di Stato, che l’Iss ha deciso di rendere più efficiente, considerando che solo per il personale e le manutenzioni si arrivava al costo, spropositato, di quasi 350mila euro l’anno, senza contare il consumo eccessivo di elettricità e gas metano. “Ricordo”, spiega Carlo Barulli, patron della storica Gattei Impianti, “che lavorai io stesso al vecchio impianto, quasi quarant’anni fa; al tempo quell’impianto era tecnologicamente avanzato, ovviamente nulla a che vedere con le attuali e più moderne tipologie di prodotti e tecniche costruttive”. Il bando d’appalto predisposto dall’Iss l’anno scorso ha tenuto conto di questo cambiamento: non erano indicate le tipologie di apparecchiature o la tecnologia da utilizzare, ma l’obiettivo era l’efficientamento. La scelta tecnologica e impiantistica, quindi, spettava ai partecipanti ed è su questo che la New Gattei Impianti ha lavorato per elaborare la propria proposta. “Oltre all’installazione di caldaie di ultima generazione, dotate di rendimenti notevolmente maggiori rispetto al passato”, spiega quindi l’ing. Francesco Selvagno, “abbiamo ricalcolato l’effettivo fabbisogno termico dell’intero Ospedale tarando con precisione le potenze dei nuovi generatori evitando così inutili sprechi di energia. Abbiamo poi differenziato la potenza delle tre caldaie, in modo tale da poter erogare in ogni momento la potenza termica necessaria con il maggior rendimento possibile. I due generatori più potenti, in grado di sviluppare una potenza totale di 4720 kW, coprono da soli il fabbisogno termico invernale per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria (in questo caso la caldaia più piccola rimane di scorta per eventuali emergenze). In estate, sarà utilizzato invece il generatore di taglia inferiore, in grado di garantire la produzione di acqua calda sanitaria. In questo modo si manterranno alti i rendimenti medi stagionali, garantendo risparmi di combustibile stimati nell’ordine del 25-27%. Tradotto in soldoni, se sommiamo anche i risparmi sulla bolletta dell’energia elettrica, che derivano dall’utilizzo delle nuove pompe ad inverter installate, arriviamo a circa 100/120 mila euro l’anno di risparmi”.

In parole povere in origine si sprecava.

Parola che alla Gattei Impianti non vogliono nemmeno sentire pronunciare, come spiega Marco Barulli: “La tecnologia oggi ci permette di evitare sprechi, è vero, ma anche di trasformare il cosiddetto scarto in nuova energia, come è il caso della condensa che si crea dalla caldaia a vapore nella nuova centrale dell’Ospedale, quella condensa infatti, non viene scartata, ma, vista la sua elevata temperatura, viene utilizzata per preriscaldare i bollitori dell’acqua calda sanitaria. Alla stessa stregua e per aziende di altri settori, si potrebbe valutare il recupero di scarti di produzione per produrre energia ed utilizzare caldaie che utilizzano questo tipo di combustibile; è un nuovo modo di intendere l’uso e il consumo dell’energia, che non è quindi solo la generazione della stessa da fonti rinnovabili come il sole, il geotermico o l’eolico, ma è un valore che deve essere presente in tutto il ciclo produttivo”.

E a proposito del ciclo produttivo, c’è un altro aspetto da sottolineare: “L’intervento all’Ospedale di Stato è durato i 78 giorni lavorativi previsti da contratto d’appalto, e per tutto questo periodo”, ribadisce con orgoglio Barulli, “non è mai stato bloccato il riscaldamento e nessun’area della struttura è rimasta senza acqua calda. Questo è importantissimo per un ospedale, ma per la New Gattei Impianti questa consuetudine vale anche per tutti gli altri interventi realizzati nelle industrie private di qualsiasi tipo, perché nessuna può permettersi di interrompere il proprio ciclo produttivo quando vengono effettuati lavori di adeguamento impiantistico all’interno dello stabilimento”.

Inoltre “il nostro servizio prevede una manutenzione full risk, e proprio per questo motivo il nostro obiettivo è quello di evitare guasti o rotture. L’impianto dell’Ospedale, ad esempio, è supervisionato in remoto dai nostri uffici, in modo da poter intervenire alla prima segnalazione di allarme per evitare qualsiasi tipo di disservizio”. Manutenzione e controllo costante, nuovi generatori di calore, prospetti economici, calcoli ingegneristici… e tutto questo lavoro è costato meno del normale budget annuale dell’Iss per l’Ospedale?

“Molto meno”, rispondono all’unisono Marco e Carlo Barulli, “e i risultati si iniziano a vedere già da subito, visto che il costo annuale tra quota di ammortamento e manutenzione full risk costerà 200mila euro l’anno – per i prossimi 5 anni – contro i 350mila euro annui della gestione precedente, ai quali si aggiungeranno i circa 100-120mila euro di risparmio in bolletta”.

La conferma è nel comunicato dello stesso Segretario di Stato alla sanità Francesco Mussoni, che esalta la lungimiranza di questo investimento: “Tra costi di manutenzione, risparmi sulle utenze di energia elettrica e gas metano, vi sarà, alla scadenza contrattuale fra 5 anni, un taglio di spese quantificabile in oltre 400mila euro l’anno”.

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