Premio in bolletta: esperimento virtuoso dell’Autorità per i Servizi Pubblici. Dal 10 al 20% in meno nel 2015, dal 2016 solo se si è “efficientato”.
di Daniele Bartolucci
Bolletta del gas meno cara, a patto che l’azienda riduca i suoi consumi energetici. E’ un vero e proprio meccanismo premiante quello messo in campo dall’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia, che ha risposto così all’esigenza manifestata dall’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici di rimodulare le tariffe del gas metano per andare incontro alle esigenze delle aziende sammarinesi, costrette ad operare in un contesto economico ancora difficoltoso.
La ‘manovra’ ha quindi una duplice finalità: una contingente, ovvero ridurre il costo del gas metano (che per alcune industrie può raggiungere cifre importanti) per tutto il 2015; l’altra di stimolo, perché la tariffa ridotta (dal 10 al 20% a seconda del consumo) sarà riconfermata nel 2016 solo se l’azienda produrrà all’Autorità “adeguata documentazione atta a dimostrare l’avvenuta adozione di procedure e/o investimenti finalizzati alla realizzazione di obiettivi di efficientamento finalizzati al risparmio energetico”.
Questo il meccanismo premiante deliberato l’11 settembre 2014 dall’Autorità, sollecitata come detto dall’Aass durante l’estate: “Abbiamo chiesto la possibilità di rimodulare le tariffe del gas”, spiega il Direttore Generale dell’Azienda, l’architetto Emanuele Valli, “proprio per rispondere alle attuali necessità delle imprese sammarinesi, in funzione di una riduzione del costo in bolletta. Siamo soddisfatti della deliberazione dell’Autorità e aspettiamo fiduciosi la risposta delle imprese, nell’ottica di una riduzione del loro essere energivore”.
E’ questo infatti l’aspetto più originale, al di là del risparmio effettivo che ogni azienda potrà garantirsi per il 2015, che si riassume “in un decremento del 10% degli importi attualmente vigenti per il primo scaglione (fino a 200.00 m3/mese), e alla creazione di 4 ulteriori scaglioni e in una rimodulazione delle tariffe che inverta l’attuale progressività degli importi all’aumentare dei consumi”, ovvero un 12,50% in meno per lo scaglione da 200.001 fino a 400.000 m3/anno, 15% in meno per lo scaglione da 400.001 a 600.000, 17,50% in meno per lo scaglione da 600.001 a 800.000 e un 20% in meno per lo scaglione oltre gli 800.001 m3/anno.
“Non è un contributo a fondo perduto, ma un esperimento virtuoso, come abbiamo rimarcato in delibera”, spiega quindi il Presidente dell’Autorità, il Professor Paolo Tartarini, “perché per il 2016 e gli anni seguenti dipende dalle singole imprese garantirsi una tariffa più bassa. Questo procedimento, crediamo, può rappresentare un ulteriore stimolo (oltre ai contributi e incentivi fissati dagli ultimi decreti, ndr) per le imprese a porre in essere una serie di attività volte a contenere i consumi di energia e ad adottare procedure di efficientamento energetico nei rispettivi settori di appartenenza”.
Un meccanismo premiante che le imprese potranno vedere direttamente in bolletta, quindi, e magari ‘calcolare’ in eventuali investimenti corrispondenti: mettere a bilancio il 10 o il 20% in meno per il costo del gas tecnologico è una cosa, raddoppiarlo o rendere questo ‘risparmio’ strutturale di fatto dovrebbe liberare risorse da destinare alla cosiddetta ‘diagnosi energetica’, per individuare i settori migliori dove intervenire per ridurre il consumo energetico.
Si potrebbe parlare quasi di “liquidità di scopo”, nel momento in cui – proprio perché il principio non è un contributo a fondo perduto solo per il 2015 – tale risparmio sarà investito in efficientamento energetico. “L’adozione delle procedure e gli investimenti finalizzati all’ottenimento di suddetti obiettivi di efficientamento e risparmio energetico”, spiega quindi il Prof. Tartarini, “andrà ovviamente documentato e relazionato, per permettere all’Autorità di valutare se all’azienda interessata potranno essere applicate anche negli anni successivi le tariffe ridotte”.
Si ricorda, a tal proposito, che il termine per la presentazione della documentazione è stato fissato in delibera al 31 ottobre 2015.
Nel frattempo l’Aass ha già predisposto adeguata comunicazione a tutte le aziende interessate alle novità disposte dalla delibera dell’Autorità.
Aziende che, è l’auspicio di tutti, utilizzeranno questo ulteriore ‘stimolo’ per efficientare il loro utilizzo delle energie, generando: da una parte un’economia più sostenibile (meno costosa in termini ambientali ma anche in termini aziendali), dall’altra dando respiro anche all’indotto, a partire dai tecnici specializzati e abilitati, fino agli artigiani e i commercianti di tecnologie utili a ridurre il consumo energetico.