E’ stato sottoscritto da ANIS, OSLA, CSdL, CDLS e USL e riguarda oltre 3 mila addetti. ANIS: “Il settore rappresenta uno dei volani per il rilancio dell’economia del Paese”.
di Alessandro Carli
Firma davvero collettiva per il contratto servizi: il 19 gennaio, all’interno della sede dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, ANIS, OSLA, CSdL, CDLS e USL hanno sottoscritto il rinnovo per il periodo 2010–2017 del Contratto collettivo nazionale del settore dei servizi: un settore strategico per il rilancio dell’economia e dell’occupazione sammarinese che conta oltre 3mila addetti e che ha importanti prospettive di sviluppo. Tra le parti che hanno sottoscritto l’accordo è prevalso il senso di responsabilità e la comune volontà, da parte di tutti, di dare un segnale costruttivo e positivo, anche alla luce dell’entrata in white-list di San Marino.
ANIS
“In un momento nel quale i dati economici di San Marino e della vicina Italia sembrano indicare un peggioramento dell’andamento – spiega l’Associazione Nazionale Industria San Marino – il comparto dei servizi può rappresentare uno dei volani per il rilancio dell’economia del Paese. Il nuovo contratto con le migliorie apportate, che sono certamente più aderenti al mercato, potranno permettere alle imprese di riacquisire competitività. In un momento di deflazione, vengono dati una serie di aumenti, che tengono conto del lungo periodo in cui non vi è stato il rinnovo e che di fatto fanno crescere il potere d’acquisto delle persone”.
Il contratto dei servizi – rimasto senza risposte dalla fine del 2009 – è stato siglato da tutte le associazioni degli imprenditori e da tutte le rappresentanze sindacali. “Tutte le parti coinvolte – conclude l’Associazione degli Industriali – si impegneranno a far sì che diventi un contratto fruibile: verranno stilati nuovi contratti d’area che, aprendo una serie di finestre, permetteranno di cogliere tutte le specifiche peculiarità”.
SINDACATI
Soddisfatti anche i sindacati. Per il segretario generale di USL Francesco Biordi la firma “ci legittima a tutti gli effetti” in quanto “USL, per la prima volta, sottoscrive il contratto dei servizi. Capiamo le difficoltà dell’attuale situazione economica, ma forse si poteva fare qualcosa di più. Positivo comunque l’aver affrontato il nodo della vacanza contrattuale”.
Guarda in avanti invece Ivan Toni (CSdL): “La stagione è indubbiamente difficile, ma cercheremo rinnovare gli altri contratti scaduti nelle migliori condizioni possibili. La firma di quello dei servizi è importante sia perché riguarda oltre 3 mila lavoratori ma anche perché dà una serie di possibilità di sviluppo e rilancio al settore”.
Sulla stessa lunghezza d’onda le riflessioni di Giuliano Tamagnini, segretario generale CSdL: “Quando le parti si confrontano è un segnale positivo. Il contratto prevede una serie di avanzamenti sia sotto il punto di vista economico che legislativo”.
“La firma giunge alla fine di un grande lavoro di diplomazia – spiega Gianluigi Giardinieri, Segretario Confederale CDLS -. I servizi, nel tempo, sono cresciuti per numeri e importanza e oggi rappresentano un pilastro per il rilancio del Paese. Siamo soddisfatti, anche per la durata del contratto, che arriverà sino al 2017. Non posso però non rimarcare la carenza della politica, che sembra viva in un mondo parallelo”.
OSLA
Il direttore di OSLA, Giorgio Chiaruzzi, applaude l’accordo: “E’ stato raggiunto un obiettivo importante, condiviso da tutte le sigle. I servizi rappresentano un settore strategico per il Paese: al suo interno vi sono i cosiddetti ‘settori emergenti’. Si tratta di un passo importante, fatto nella certezza delle regole”.