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San Marino, CGG: Finanziaria 2015, improvviso arresto sul mutuo a pareggio

da Redazione

Voto in parità: 25 voti a favore, altrettanti i contrari. Il Consiglio Grande e Generale in questo modo non delibera. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – L’iter dell’esame del bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015 subisce un arresto all’articolo 19 “Mutuo a pareggio” con l’esito del voto in parità: 25 voti a favore, altrettanti i contrari. Il Consiglio Grande e Generale in questo modo non delibera: l’articolo 19 riguarda l’autorizzazione del Congresso di Stato all’accensione del finanziamento del mutuo a pareggio a copertura del disavanzo di Bilancio per l’esercizio 2015 fino all’importo di 14.898.949,36 euro.

Si procede con l’articolo 20, “Acquisizione di mezzi finanziari e provvedimenti di gestione della liquidità” cui Cittadinanza attiva e Rete presentano ciascuno un emendamento. Respinto quello abrogativo di Ca, viene invece recepita e concordata con la maggioranza la proposta del movimento Rete per specificare che l’apertura dei debiti sia in via prioritaria con istituti sammarinesi e che ci sia un report quadrimestrale in commissione Finanze sullo stato debitorio dello Stato. Nel corso del dibattito sull’articolo 20, inoltre, il capogruppo del Psd, Stefano Macina, interviene per spiegare il voto in pareggio all’articolo precedente e fare così il mea culpa per conto della maggioranza:”Pensando fosse un emendamento è stato espresso un voto contrario ce ne assumiamo la responsabilità”.

La seduta si interrompe con la bocciatura dell’emendamento “articolo 22 bis” di Rete, sulle sanzioni in capo alle aziende che violano gli obblighi in materia di gestione delle acque reflue, i lavori riprenderanno domani alle 13.

Di seguito un estratto della seconda parte del dibattito.

Comma 5. Legge di bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2015.

Dibattito sull’Art.20, “Acquisizione di mezzi finanziari e provvedimenti di gestione della liquidità”

Andrea Zafferani, C10: “Sono in difficoltà su questo articolo, senza sapere che succede sull’articolo precedente perché i temi sono connessi. Il finanziamento del deficit è iatti preliminare al mutuo a pareggio, che fine fa? Il nostro emendamento è abrogativo perché non condividiamo la linea del debito, come abbiamo già sostenuto con l’articolo precedente. Con questo si chiedono debiti alle banche al tasso del 3%, quando a mercato sono allo 0%, per farci prestare più di 30 mln di euro, con cui al 90% finanzieremo la spesa corrente, che non volete ridurre”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Ora avete possibilità di tagliare. Il nostro emendamento al comma 1 indica che l’apertura del debito sia con istituti sammarinesi e non di fuori confine. Il comma 1 bis recita che i contratti siglati impongono la pubblicazione e una reportistica trimestrale in Consiglio della situazione debitoria. Riteniamo infatti troppo generica la definizione dell’articolo”.

Mimma Zavoli, C10: “Mi impensierisce come genitore che inauguriamo le preoccupazioni per i nostri figli che erediteranno quello che da questo momento si inizierà ad attuare, ovvero i debiti, non mi rassicurano per niente le rassicurazioni del segretario e dei consiglieri di maggioranza che siano contenuti”.

Luca Beccari, Pdcs: “Il crollo delle entrate non è stato solo in termini nominali ma anche di riscossione, la crisi ha portato su questo aspetto un rallentamento, c’è stata anche una politica espansiva del governo in questi anni per sostenere le imprese. Accetto le critiche legittime dalle opposizioni che ci dice ‘potevate fare meno spese e chiudere a pareggio’, ma qui si tratta di finanziare liquidità. Avere la pretesa che, in un momento come questo, dopo sei anni di pregresso, lo Stato possa finanziare tutto è impossibile. I rientri di monofase sono più lenti, c’è un disallineamento fisiologico”.

Luca Santolini, C10: “Il problema è che non siamo ancora in piano, consigliere Beccari. Oggi siamo nella situazione di dover andare a fare mutui per finanziare liquidità, per una responsabilità nostra”.

Marco Podeschi, Upr: “C’era una forte riserva di liquidità in questo Paese. Ma ora purtroppo si è esaurita e occorre mettere in piedi interventi strutturali. La maggioranza pensi a quali interventi vuole fare nel lungo termine. Non possiamo continuare a fare quanto fatto fino ad oggi. Che non è sufficiente. Cercate di utilizzare esperti internazionali per mettere in campo interventi innovativi all’interno del bilancio dello Stato. Sono realista e capisco le esigenze di cassa”.

Stefano Macina, Psd: “Rispetto all’articolo precedente è stato espresso voto contrario perché pensavamo fosse un emendamento. Un errore di cui ci assumiamo la responsabilità.

Luigi Mazza, Pdcs: “I provvedimenti straordinari negli anni precedenti hanno consentito di ridurre il disavanzo di gestione. L’impegno è di far tutto il possibile nell’arco dei prossimi mesi affinché il disavanzo possa essere portato al pareggio. Sull’emendamento di Rete siamo disponibili ad un accoglimento anche se occorre puntualizzare alcuni aspetti”.

Elena Tonnini, Rete: “Rispetto all’outing del consigliere Macina credo sia grave quanto accaduto. Ci fa capire come la maggioranza agisce: di default senza neppure valutare il contenuto si vota no sugli emendamenti della minoranza”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Se la Tonnini vuole strumentalizzare quanto accaduto per fare bagarre faccia pure, ma la realtà è che anche l’opposizione si è confusa altrimenti non sarebbe finita 25 a 25. Anche la minoranza ammetta che spesso vota ‘no’ per partito preso”.

Nicola Renzi, Ap: “Mi sembra che l’opposizione, in virtù di quanto accaduto sull’articolo 20, non consideri i passi avanti fatti da San Marino nell’ambito della credibilità internazionale. E inoltre non si considera la qualità del nostro sistema scolastico. E neppure gli aiuti alle imprese. Ribadisco che sul contenimento della spesa pubblica dovevamo fare molto di più però mi dispiace quando il documento della Commissione di controllo sulla finanza pubblica venga letto solo parzialmente”. Federico Pedini Amati, Ps: “E’ la prima volta che San Marino accende un mutuo finanziario per avere liquidità di cassa. Si sono fatti altri mutui per coprire dei debiti. Ma non si è mai fatto un mutuo per finanziare la liquidità. La mia domanda è: cosa facciamo l’anno prossimo?”.

Andrea Belluzzi, Psd: “L’emendamento di Rete mi trova d’accordo, anche se resto perplesso del fatto che Rete abbia previsto di stipulare contratti con gli istituti sammarinesi. Al comma 1 bis dell’emendamento ritengo che un controllo periodico possa essere opportuno”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Gli interventi di Belluzzi mi fanno venire l’orticaria. Ogni volta va a sindacare su cosa volevamo intendere”.

Gian Franco Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Non possiamo accettare l’emendamento di Civico 10, ma quello di Rete siamo disponibili ad accoglierlo a patto di inserire la dicitura ‘in via prioritaria sammarinesi’, perché non possiamo legarci solamente agli istituti bancari del nostro Paese. Sul comma bis siamo disponibili a fornire report quadrimestrali, ma alla commissione Finanze non al Consiglio grande e generale”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Sono accettabili entrambe le correzioni ‘in via prioritaria sammarinesi’ e ‘report quadrimestrali in commissione Finanze'”. L’emendamento di Cittadinanza Attiva viene respinto. L’emendamento di Rete concordato con la maggioranza, con le 2 modifiche di cui sopra, viene invece approvato.

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