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Imu agricola nei territori montani, rinvio del pagamento e nuovi criteri

da Redazione

“E’ un primo positivo risultato dell’iniziativa condotta nei giorni scorsi per chiedere di ripristinare le esenzioni finora riconosciute sui terreni agricoli montani” commenta il deputato PD riminese Tiziano Arlotti.

 

E’ stato varato il decreto del Consiglio dei ministri che prevede il rinvio dal 16 dicembre 2014 al 26 gennaio 2015 del pagamento dell’Imu agricola per i terreni sotto i 600 metri nei Comuni montani. “E’ un primo positivo risultato dell’iniziativa condotta nei giorni scorsi per chiedere di ripristinare le esenzioni finora riconosciute sui terreni agricoli montani – commenta il deputato PD riminese Tiziano Arlotti -. Ora, il poco tempo che ci separa dalla scadenza del 26 gennaio, deve servire a correggere i criteri di applicazione del decreto n. 66/2014, che colpiscono la già debole economia rurale delle aree interne e montane del nostro Appennino e l’insostituibile ruolo di presidio territoriale svolto dagli imprenditori agricoli che ancora vivono e lavorano in quei territori”.

Questi terreni, finora, sono sempre stati esentati da ICI e IMU, in quanto generalmente di scarso o nessun valore patrimoniale e privi di redditività. Su di essi già grava inoltre l’onere del mantenimento del suolo e della salvaguardia idrogeologica, con il versamento ai Consorzi di bonifica (4,5 milioni di euro all’anno in Emilia-Romagna).

“Occorre perciò ridefinire gli ambiti di esenzione dell’IMU agricola in maniera compiuta, con criteri che oltre all’altimetria considerino anche altri parametri come la redditività e la produttività dei terreni – conclude Arlotti –. In ogni caso dal pagamento dell’IMU agricola devono essere esentati i Comuni il cui territorio attualmente è interamente classificato “montano” e soprattutto tutti coloro che pur non svolgendo attività imprenditoriale agricola principale, curano e coltivano questi terreni con una preziosa opera di regimazione idraulica e di presidio del territorio, e che nella stragrande maggioranza dei casi hanno ricevuto in eredità tali appezzamenti”.

I Comuni dell’alta Valmarecchia e la loro altitudine sul livello del mare secondo l’Istat.

Casteldelci 618 m

Sant’Agata Feltria 607

San Leo 589

Maiolo 590

Novafeltria 275

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