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“Possiamo entrare in ogni white list”

da Redazione

Renzo Giacobbi (ABS): “Italia, attendiamo il Memorandum”. La ‘fine’ del segreto bancario confermata dal 2017.

 

di Daniele Bartolucci

 

Il sistema bancario sammarinese è pronto ad aprirsi al mondo: la “marcia forzata” di leggi, normative e accreditamento internazionale inizia a portare i risultati sperati, ma quel percorso di trasformazione non è ancora concluso. E’ il presidente dell’Associazione Bancaria Sammarinese, Renzo Giacobbi, a delineare questo futuro, anche con una certa dose di ottimismo.

La recente pubblicazione in GU dell’Accordo di collaborazione finanziaria è un ulteriore passo in avanti verso la piena normalizzazione dei rapporti con l’Italia. Cosa cambia per le banche sammarinesi?

“L’Accordo di collaborazione finanziaria stipulato tra San Marino e Italia il 26 novembre 2009 è stato ratificato dall’Italia il 23 ottobre ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 novembre 2014. Esso stabilisce i principi e le forme di collaborazione nel settore finanziario, bancario e assicurativo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino e sostituisce la Convenzione in materia di rapporti finanziari e valutari tra le due Repubbliche nel 1991, nonché l’atto aggiuntivo firmato nel 1994. Le forme di collaborazione previste riguardano: l’attuazione dei controlli sui movimenti transfrontalieri di denaro contante e valori assimilati; la prevenzione e il contrasto degli abusi di mercato mediante collaborazione tra la CONSOB e la BCSM; lo scambio di informazioni tra l’AIF sammarinese e l’UIF italiana; la prevenzione e la repressione dei reati finanziari mediante la collaborazione delle Autorità competenti dei due Paesi. Tutte le forme di collaborazione richiedono la conclusione di successivi Accordi scritti tra le autorità competenti nelle predette materie. Nei casi di collaborazione previsti nell’Accordo è previsto lo scambio di informazioni a richiesta, in deroga al segreto bancario. La stipula dell’Accordo, quindi, favorisce lo sviluppo e l’integrazione dei rispettivi sistemi finanziari per tutelare la stabilità, l’integrità e la trasparenza degli stessi; di conseguenza, rappresenta un’ulteriore dimostrazione ‘concreta’ della volontà di normalizzare i rapporti con l’Italia e di aderire agli standard internazionali. La possibilità di operare sul territorio italiano non dipende dall’Accordo di collaborazione finanziaria bensì dalla stipula del Memorandum d’Intesa che si auspica possa essere sottoscritto dalla BCSM e dalla Banca d’Italia tra marzo e giugno 2015”.

Fondamentale l’accordo Ecofin che dovrebbe sancire la fine del segreto bancario. San Marino è pronto a questo passaggio?

“Desidero ricordare che San Marino fa parte dei Paesi cosiddetti ‘Early Adopters’ che a Berlino, il 29 ottobre 2014, hanno siglato l’Accordo multilaterale per lo scambio automatico di informazioni finanziario contro l’evasione fiscale internazionale, a partire dal 2017. La firma dell’Accordo è un’ulteriore dimostrazione che San Marino intende contribuire, mediante un accordo politico e tecnico, allo sforzo internazionale volto a cancellare il segreto bancario. Il sistema bancario sammarinese condivide l’azione del Governo in questa direzione e, da tempo, ha dichiarato la volontà di adeguarsi agli standard internazionali di trasparenza. Ricordo, infine, che San Marino si è dotato di una rigorosa normativa antiriciclaggio e ha fornito la prova di attuarla concretamente; ha firmato numerose convenzioni sulle doppie imposizioni e scambio di informazioni in deroga al segreto bancario ed ora è anche tra i primi Paesi che adotteranno lo scambio di informazioni automatico, a partire dal 2017. Quanto precede, mi fa ritenere che il Paese abbia tutti i titoli necessari per essere iscritto, al più presto, nelle White List dei Paesi che adottano una normativa antiriciclaggio equivalente alle direttive europee e, in particolare, nella White List redatta in Italia con Decreto del MEF. A tal proposito ritengo che le Autorità di Governo abbiano ripetutamente sollecitato l’iscrizione nelle White List e fatto pressione, in tutte le sedi, perché la richiesta venga accolta nel più breve tempo possibile. Un altro riconoscimento ufficiale è pervenuto dagli USA pochi giorni fa: il 19 novembre San Marino è stato inserito nella lista USA dei Paesi con le normative antiriciclaggio conformi in materia di adeguata verifica della clientela. Ciò permette alle banche interessate di essere riconosciute dall’IRS come intermediari qualificati (QI)”.

Europa, Italia… sembra che il sistema bancario sammarinese sia davvero pronto ad aprirsi al mondo. Anzi, lo è già: il 19 novembre avete partecipato alla Conferenza annuale della EBF.

“E’ motivo di grande orgoglio per l’ABS essere stata ammessa alla Federazione Bancaria Europea che, dal 1960, si pone come portavoce del mondo bancario. L’associazione alla FBE permette ad ABS e alle banche sammarinesi di entrare a far parte del network delle 33 Associazioni bancarie nazionali dei Paesi UE e dei Paesi appartenenti all’aerea europea di libero scambio, ovvero membri del Consiglio d’Europa, che rappresentano circa 4.500 banche. L’ammissione di ABS alla FBE – superando la rigorosa procedura di accesso – rappresenta un ulteriore riconoscimento, a livello europeo, dei progressi fatti da San Marino e della professionalità degli interlocutori sammarinesi. Inoltre, consolida la prospettiva di integrazione del nostro sistema bancario e finanziario nel mercato europeo dei capitali. La conferenza annuale della Federazione bancaria europea a Bruxelles a cui abbiamo partecipato è un evento di riferimento per discutere le evoluzioni del settore bancario europeo. Alla conferenza del 19 novembre, infatti, hanno partecipato i dirigenti dei principali banche europee e gli esponenti dei regolatori a livello UE nonché responsabili politici e altre parti interessate all’economia europea”.

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