Il Governo ha clamorosamente smentito le rassicurazioni rivolte alle Federazioni Pubblico Impiego CSU. Non c’è stato nessun confronto.
SAN MARINO – “Non c’è ancora nessun decreto per trasformare l’ente poste in Spa”, e “sarà previsto il confronto tra le parti”: queste erano nella sostanza le rassicurazioni più volte ripetute dalla delegazione di Governo nell’incontro con le Federazioni sindacali dello scorso 4 dicembre, le quali avevano chiesto la sospensione dell’iter legislativo per approfondire alcuni aspetti essenziali.
Ma mai rassicurazione è stata così falsa e labile: esattamente il giorno dopo, il 5 dicembre, il Decreto per trasformare le poste in Società per azioni era già nero su bianco. Le Federazioni Pubblico Impiego lo hanno appreso proprio oggi. Questo del Governo, che si è dimostrato del tutto inaffidabile, è un comportamento menzognero e sprezzante di ogni forma di civile relazione tra le parti sociali; è un atto di arroganza dal sapore fortemente antidemocratico. L’Esecutivo non ha nessuna concezione di cosa significhi avere corrette relazioni tra le parti; si sente libero di fare, disfare, e perfino mentire spudoratamente, a suo piacimento.
E così, ci troviamo di fronte all’atto formale della trasformazione delle poste in Spa, rispetto a cui le federazioni Pubblico Impiego e i lavoratori hanno sempre dichiarato netta contrarietà, senza la presentazione alle parti sociali di alcun documento qualificabile come piano aziendale, quindi senza esporre quali siano le finalità, come le si voglia raggiungere, quali approfondimenti siano stati fatti per giungere a tale decisione.
Fatte queste considerazioni, le Federazioni Pubblico Impiego auspicano che il Governo non voglia tenere tale atteggiamento anche nella trattativa sul fabbisogno, e che la maggioranza non voglia riservare sorprese dell’ultimo minuto nella legge di bilancio per quanto attiene i salari dei dipendenti pubblici.
FUPI-CSdL FPI-CDLS
