Home categorieComunicati Stampa Le celebrazioni in ricordo dell’ingegnere Gino Zani nel 50esimo anno dalla scomparsa

Le celebrazioni in ricordo dell’ingegnere Gino Zani nel 50esimo anno dalla scomparsa

da Redazione

dalla scomparsa (1964 – 2014) hanno preso il via questa mattina con la conferenza stampa organizzata presso la sala Alberoni della Biblioteca di Stato, istituto che Zani ha diretto a partire dal 1953.

Il Comitato Scientifico, nominato dal Congresso di Stato il 23 luglio 2013, di cui fanno parte:

il Professor Massimo Lo Curzio dell’Università di Reggio Calabria

il Professor Guido Zucconi dell’Università di Venezia

e rappresentanti:

delle Segreterie di Stato;

degli Istituti Culturali

dell’Istituto Sammarinese Diffusione Architettura (DARCH)

dell’Istituto Gino Zani

del Centro Sammarinese Studi Storici

dell’Ordine Ingegneri e Architetti

dell’Università del Design

ha predisposto il seguente programma e le seguenti iniziative:

sabato 6 dicembre 2014

ore 9:30 Teatro Titano, Convegno di studio

ore 18.00 Museo Pinacoteca San Francesco, inaugurazione della Mostra

giovedì 5 febbraio 2015

ore 10.00 Arco dell’Ospedale: dedicazione della Via Gino Zani

Palazzo Valloni,

allestimento dello Studiolo dell’ingegnere Gino Zani,

completamento cronologico dell’elenco dei Capitani Reggenti

Redazione degli atti del convegno e del catalogo della mostra a cura del Centro Sammarinese di Studi Storici.

Grande attesa per il convegno cui prenderanno la parola i massimi studiosi del lavoro dell’Ingegnere, mentre grande curiosità ha suscitato la presentazione della mostra che esporrà numerosi materiali sia di San Marino che di Reggio Calabria, mai esposti e pubblicati. Gli inediti (i disegni in particolare) provengono da prestigiosi archivi pubblici e privati e potranno essere visti fino alla chiusura della mostra alla Pinacoteca di San Francesco.

Di seguito le date salienti della vita dell’igegnere.

La figura e l’Opera di Gino Zani

1882 Gino Zani nasce a San Marino il 31 dicembre 1882 in Via Melchiorre Delfico (oggi contrada Santa Croce, conosciuta da sempre come Il Ghetto).

1895/1896 Frequenta il Ginnasio Governativo della Repubblica.

1902/1903 Consegue la licenza Liceale. È istruttore presso il Collegio Belluzzi dove erano situate le scuole sammarinesi.

1908 Con il massimo dei voti si laurea a Bologna in ingegneria. È assistente di Statica Grafica presso la stessa Università.

1908 28 dicembre il terremoto distrugge Reggio Calabria.

1909 Ai primi di gennaio si reca in Calabria come ingegnere volontario. Con il noto scienziato giapponese Fusakichi Omori comincia a studiare i fenomeni sismici, ha l’idea della possibilità d’impiego di strutture asismiche in cemento armato, di cui realizza un brevetto, adottato da molti regolamenti edilizi dell’epoca.

1916 Fa parte, quale membro onorario, della Commissione per la Tutela e la Conservazione degli oggetti di Antichità ed Arte della Repubblica di San Marino.

1919/1943 Collabora attivamente con la redazione della rivista Museum. Libertas Perpetua dove pubblica i suoi numerosi studi su San Marino.

1925 Assume la direzione dei lavori dei restauri delle Mura e delle Torri di San Marino dando inizio al processo di medievalizzazione del Centro Storico.

1927 Realizza l’Ara dei Volontari, il primo dei numerosi progetti previsti dal Piano Regolatore Interno, da lui pensato sin dal 1925, cui seguirà il progetto per il Piano Regolatore Esterno.

1933 Esce il suo libro su Le Fortificazioni del Monte Titano

1936 Lascia Reggio Calabria per stabilirsi definitivamente a San Marino.

1953 Assume la direzione della Biblioteca Governativa.

1958 Collabora attivamente con l’Annuario delle Scuole Superiori Sammarinesi e con la rivista Libero Orizzonte

1963 Esce il suo libro Il territorio e il Castello di San Marino attraverso i secoli.

1964 E’ inaugurata la sede della Cassa di Risparmio da lui progettata nel 1939, completata nel 1963.

1964 22 marzo Gino Zani muore nella sua casa a San Marino.

Gino Zani, è figlio della cultura che, a cavallo fra ottocento e novecento, assimilò a fondo le nuove, moderne, idee sociali cui il fare architettonico si doveva ispirare; ciò lo si vede, sin dai primi lavori realizzati, dopo il rovinoso terremoto del 1908, a Reggio Calabria ed anche in quelli destinati alla comunità sammarinese, come, ad esempio, il Palazzo Bertoldi, la scuola primaria di Serravalle, che egli progettò sin dal lontano 1911, e che segna, altresì, assieme all’I.P.O.I.S. e all’Ospedale della Misericordia, una tappa fondamentale nell’evoluzione del sapere architettonico di San Marino.

Per avere un’idea dell’opera dell’Ingegnere non sono sufficienti le decine di pagine dedicatogli da illustri studiosi e critici d’architettura.

Basterebbe ricordare tutto quanto egli fece per la ricostruzione di Reggio Calabria e di Messina, all’indomani del terremoto del 1908 che distrusse le due città e, insieme a queste, distrusse più di ottantamila vite.

A Reggio ancora oggi si possono ammirare le architetture di Gino Zani, fra le quali: Il Palazzo della Prefettura, un simbolo della Città che gareggia con opere dei più illustri e conosciuti architetti del secolo XX; il Palazzo Trapani – Lombardo; Il Palazzo Spinelli; il Palazzo del Genio Civile; lo stesso lungomare di Reggio, fra i più belli d’Italia come ebbe a dire Gabriele D’Annunzio, è in gran parte opera dell’ingegno dell’architetto sammarinese.

A San Marino Zani è chiamato dal Governo Gozi che gli affida la rifabbrica della Città. Quasi tutte le più importanti opere realizzate fra il 1925 e il 1943 portano la sua firma.

Del Piano Regolatore Interno fanno parte l’Ara dei Volontari con il Museo del Risorgimento, l’Ufficio del lavoro e il rinnovato Belvedere del Cantone; la Cassa di Risparmio; il Viale Donna Felicissima con l’ampliamento dell’Ospedale (oggi Scuola Secondaria Superiore); la ricostruzione del Teatro Titano e la realizzazione della Piazza del Giuramento con il Portico e la Cappella dedicata a Sant’Agata; il restauro delle Torri, della Porta San Francesco e così via.

Del Piano Regolatore Esterno fanno parte il Viale Lungomonte (oggi Onofri); il Cantone di San Leo; l’ l’I.P.O.I.S. (oggi Ambasciata d’Italia); la Casa Zani.

Lungo il Viale, Zani aveva, altresì, pensato di costruire le nuove Scuole di San Marino e il Mercato Coperto.

Un’idea della mole dei lavori la si può cogliere leggendo uno dei verbali delle tante riunioni della Commissione per la Conservazione dei Monumenti e delle Antichità:

LE NUOVE OPERE

Verbale della seduta del 4 aprile 1933

Si approvano i seguenti lavori; 1) Costruzione di un Muraglione ad archi sostenente gli orti già Fattori; 2) Casa ad uso abitazione per il Commissario della Legge nel Viale ora Lungomonte; 3) In principio dello stesso Viale progetto per Mercato coperto; 4) In fondo al Viale, ora Piazza Melchiorre Delfico, Palazzo degli Istituti per Orfanotrofio e Infantili Sammarinesi (I.P.O.I.S.); 5) Sistemazione del Piazzale della Stazione ferroviaria; 6) Muraglione del Campo Sportivo.

(Cfr. Libertas Perpetua. Museum, a. III, n. 2 , 1935, pag 105)

Il Piano Regolatore Esterno (1925-36) segna una tappa fondamentale nella storia urbanistica della Città di San Marino. Si tratta della prima organica espansione al di fuori delle antiche mura urbiche. Sorgono lungo il nuovo Viale, case e palazzi, particolarmente curati nelle facciate, dove le decorazioni, le rifiniture e gli elementi costruttivi richiamano i gusti dell’architettura raffinata e borghese dei primi del novecento:

Mostra una forte volontà di controllo formale, anche se tradotta secondo modelli e repertori diversi da quelli medievaleggianti che hanno condizionato la trasformazione del centro. La cornice ricorda un po’ l’atmosfera dei centri termali fin de siècle.

La casa del Commissario della legge (1933-36, poi divenuta la residenza di Zani), la villa Ricevuti (1935) e il villino Pignocchi (1936) sono concepiti secondo un sobrio linguaggio storicista: timpani, fregi e balaustre in pietra evocano uno scenario un po’ demodé, ma sicuramente decoroso”.

(G. Zucconi, 1992)

Zani non si limitò a realizzare opere d’architettura, i suoi interessi furono molteplici anche nello studio e nella ricostruzione della vicenda urbana di San Marino. Scrisse testi fondamentali per la conoscenza del nostro Paese, quali Le fortificazioni del Monte Titano, ancora oggi oggetto di consultazione per approfondire la genesi e la natura del Monumento principe della Città storica. Scrisse Il territorio e il Castello di San Marino attraverso i secoli, testo insostituibile per chi desidera conoscere le origini e lo sviluppo del territorio della Repubblica. Fra le più appassionate ricerche è sicuramente quella dedicata alla Chiesa Vecchia di San Marino, l’antica Pieve, delittuosamente demolita agli inizi del XIX secolo.

Zani, dal dopoguerra, fu direttore della Biblioteca e Museo in quello stesso Palazzo Valloni di cui riprese il restauro dopo il crollo di un’ala causato da una bomba alleata nel giugno del 1944; in quello stesso Palazzo Valloni che vedrà, nell’ambito delle celebrazioni del cinquantenario, l’allestimento dello Studiolo dell’Ingegnere con i suoi arredi, dove troverà posto, per volontà della famiglia, il fondo archivistico dell’Ingegnere, che l’Istituto Ingegnere Gino Zani donerà al Paese.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento