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San Marino, Commissione sanità: legge-quadro sulla disabilità

da Redazione

Viene approvata a maggioranza. Relatori del provvedimento sono per la maggioranza Michele Muratori e per la minoranza William Giardi. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Viene approvata a maggioranza la Legge quadro per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità”, su cui si sono concentrati i lavori della Commissione consiliare Sanità. Relatori del provvedimento sono per la maggioranza Michele Muratori e per la minoranza William Giardi.

La Commissione consiliare si apre nel primo pomeriggio con la proposta fatta dal segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni, di rinviare l’esame del secondo progetto di legge all’ordine del giorno, quello sul volontariato, per favorire un confronto allargato a tutte le forze politiche sui diversi progetti depositati in segreteria Istituzionale sullo stesso tema e poter giungere a una sintesi dei vari testi. La proposta viene accolta dai commissari. Quindi, su sollecitazione di Elena Tonnini di Rete, il segretario di Stato dà ai commissari aggiornamenti sul subentro dell’Iss nella gestione della casa di riposo del Casale la Fiorina. In essere è una convenzione del 2000, spiega Mussoni, per cui l’Iss paga al gestore privato della casa di riposo- di proprietà di Sums e dello Stato- la retta per 44 anziani. “Ho cercato di risolvere la convenzione e ci sto lavorando- chiarisce Mussoni- affinché lo Stato riprenda in mano il Casale”. L’obiettivo è quindi rescindere la convenzione e passare a una gestione diretta, senza che la liquidazione anticipata e il subentro abbia dei costi per l’Iss. “Sono fiducioso, siamo alla fase conclusiva del percorso”, assicura il segretario di Stato.

Terminate le comunicazioni, la Commissione passa ad affrontare il dibattito e l’esame del progetto di legge “Legge quadro per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità”. Numerosi sono gli emendamenti e le proposte avanzate dai consiglieri, anche di minoranza, e in particolare di Rete, recepiti nel testo finale.

All’Articolo 1 “Linee di principio”, viene recepito un emendamento di Rete che aggiunge il riferimento normativo della Dichiarazione dei diritti dei cittadini.

All’Articolo 2, “Finalità”, viene concordata una nuova versione del testo che recepisce un emendamento di Rete, volto a eliminare ridondanze, e la proposta del consigliere Upr, William Giardi, di sostituire l’aggettivo “psichici” con “mentali”.

All’Articolo 3 “Definizioni”, i segretari di Stato Morganti e Mussoni sono favorevoli all’accoglimento dei due emendamenti di Rete. Approvato sia l’emendamento modificativo del comma 3 “con il termine di inclusione sociale si intende la piena e completa partecipazione della persona con disabilità alla vita della società in cui vive ed opera, compresa l’inclusione scolastica, senza alcuna discriminazione alla pari con gli altri individui” che quello del comma 7 “l’espressione ragionevole sistemazione designa qualsiasi modifica e adattamento necessario e appropriato. Tali adeguamenti saranno predisposti nelle situazioni specifiche in cui risultino necessari”.

All’Articolo 5,”Attuazione della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”, Rete presenta quattro emendamenti, di cui ne vengono approvati due. Il primo va ad aggiungere tra i compiti della Commissione sammarinese per l’attuazione della convenzione Onu anche “la promozione dell’inclusione lavorativa e scolastica attraverso campagne di sensibilizzazione”. Il secondo emendamento accoldo estende anche alle associazioni disabili, non facenti parte della commissione, di poter partecipare alle riunioni come uditori.

All’Articolo 6, “Raccolta dati”, sono approvati all’unanimità due emendamenti di Rete, il primo elimina il riferimento dell’Osservatorio per la famiglia, il secondo aggiunge che il processo di raccolta dati della Commissione preveda anche “una mappatura delle tipologie di disabilità presenti sul territorio, tale da poter consentire e indirizzare le competenze delle professionalità future”.

All’articolo 9, “Diritti della persona con disabilità”, viene recepito l’emendamento di Rete per inserire la definizione di “persona che se ne prende cura” invece che famiglia. Sono poi accolte alcune precisazioni terminologiche proposte da Giardi di Upr e Filippo Tamagnini di Pdcs.

All’Articolo 10, “Obblighi generali della Repubblica di San Marino”, Rete propone un emendamento per istituire una graduatoria specifica per gli insegnanti di sostegno. E uno per abrogare l’Area disabilità del Dipartimento Sanitario, “perché ci sembra una cosa in più”, motiva Tonnini. Il primo viene ritirato, il secondo respinto.

All’articolo12, “Sensibilizzazione”, viene approvato all’unanimità l’emendamento aggiuntivo di Rete volto a promuovere la partecipazione diretta delle persone disabili ai processi decisionali.

All’articolo 13, “Inclusione sociale”, due sono gli emendamenti di Rete. Il primo per garantire alle persone disabili accompagnati un accesso prioritario all’interno degli uffici pubblici e anche nelle strutture private. Il secondo, per implementare dotazioni didattiche e tecniche del linguaggio specializzato Icf in tutta la struttura Iss. Entrambi approvati all’unanimità.

All’articolo 23, “Decreti delegati”, viene accolta la proposta di correzione formale proposta da Rete per eliminare la dizione “in fase di definizione”, viene poi inserito un comma aggiuntivo, concordato da tutti i commissari, per istituire, tramite decreto, forme di sostegno speciali per famiglie con componenti affetti da forme di disabilità gravi. Si prevede quindi di introdurre la possibilità di usufruire congedi parentali e consenta assistenza continuativa; il riconoscimento di forme di sostegno economico compatibili con il reddito famigliare della persona con disabilità; le modalità con cui i lavoratori possano donare, come proposto dall’Upr, i propri giorni di ferie alle persone con disabilità gravi.

Terminato l’esame dell’articolato, con la sua approvazione a maggioranza, i lavori della Commissione si concludono.

Di seguito una sintesi degli interventi del dibattito.

 

Comunicazioni

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Alla luce del fatto che ci sono altri progetti sul volontariato, ed è in discussione la modifica del Pdl sul collaborazionismo, avremo richiesto al presidente di affrontare la legge sulla disabilità e di sospendere la trattazione di quella sul volontariato che è all’ordine del giorno e trovare un sede di confronto anche sugli altri progetti depositati. Lo ritengo un atteggiamento costruttivo, farei questa proposta ai membri di commissione”.

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura: “Alcuni confronti sono stati fatti con le associazioni, anche in questo caso ci sono soluzioni innovative rispetto ai progetti depositati e la proposta di Mussoni mi sembra appropriata, proprio alla luce delle nuove proposte che stanno emergendo dal dibattito”.

Elena Tonnini, Rete: “Prendo atto della volontà di confronto, auspico che sia ampio perché è un progetto che ha bisogno di diversi spunti di revisione. Detto questo chiedo spiegazione rispetto alla situazione attuale del Casale la Fiorina. C’è preoccupazione sulla necessità di chiarire le sinergie tra pubblico e privato. Sta emergendo un progetto che vedrebbe l’acquisizione da parte dell’Iss del Casale la Fiorina. Vista la necessità di chiarire i rapporti tra i soggetti coinvolti nel progetto, siccome nella delibera si parla della riserva da parte del congresso di autorizzare esborsi in merito alla trattativa, faccio un appello per valutare eventuali esborsi, anzi forse sarebbe il caso di sospendere la trattativa e chiarire i ruoli, visto anche che ci avviciniamo alla Finanziaria. Il secondo appello riguarda la pubblicazione degli atti, sono emerse problematiche amministrative dell’Iss che vanno affrontate, visto che c’è un Ordine del giorno approvato dal Consiglio, che impone agli enti di pubblicare le delibere del comitato esecutivo. Credo che siano documenti che sarebbe importante iniziare a pubblicare. Il segretario si faccia promotore per queste pubblicazioni di delibere e convenzioni e del regolamento sulla libera professione”.

Franco Santi, C10: “Chiedo se c’è intenzione di organizzare un confronto rispetto ai documenti redatti da diverse forze politiche sulle associazioni, è il caso di pianificare un percorso per arrivare a una sintesi e non di arrivare in Consiglio con 5 testi”.

Stefano Canti, Pdcs: “Concordiamo con quanto detto dal segretario di Stato e condividiamo di fare il punto della situazione e arrivare con un testo il più condiviso possibile”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità:”Mi fa piacere il tono corretto di Tonnini. Sulla pubblicazione degli atti dell’Iss: è uno dei mandati del nuovo direttore generale e del comitato esecutivo, io lo faccio sempre presente. C’è un processo di informatizzazione in corso, io non sono un gestore dell’Iss, ma dovrebbe essere tutto automatizzato ed è una cosa che preme anche a me, perché voglio trasparenza e chiarezza. Sul Casale la Fiorina: quando sono arrivato all’Iss ho trovato un’anomalia, una convenzione stipulata per diversi anni con una società di diritto privato a cui noi, come Iss, paghiamo la retta per gli anziani che risiedono nella residenza. Oggi l’Iss paga per 44 anziani.E’ una convenzione che risale al 2000, i riferimenti da lei fatti sono corretti. Io ho cercato di risolvere la convenzione, e ci sto lavorando, affinché lo Stato riprenda in mano il Casale che è di proprietà per metà Sums e per metà dello Stato, ma è stato dato in gestione al privato. L’obiettivo è rescindere la convenzione e passare a una gestione diretta. Non vogliamo una liquidazione monetaria e ho un mandato in questo senso, ma non è facile perché la convenzione è per 7 anni. Ed è abbastanza complesso risolverla. Sono fiducioso, siamo alla fase conclusiva del percorso e la transazione riguarda la riduzione del contratto di locazione e il subentro senza esborso economico. Gestirla direttamente ci costa meno e poi non c’è un mercato delle case di riposo, rischiamo di dare ai privati un monopolio, ci sono buone motivazioni per cui lo Stato, con criteri privatistici e di efficenza, controlli i servizi del casale”.

Comma 1. Esame in sede referente del progetto di legge “Legge-quadro per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità”

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “E’ un passaggio importante per il Paese, a seguito della ratifica della convenzione sulla disabilità dell’Onu, di cui siamo tra i primi al mondo ad avere ratificato. La recepiamo attraverso una legge quadro che offre la possibilità di intervenire nelle difficoltà di chi ha disabilità, per rendere loro in grado di vivere una vita serena e il più ordinaria possibile. Il progetto è stato condiviso con il collega Morganti, ha infatti una visione filosofica di non legare la disabilità al concetto di malattia, ma a quello di una cultura dell’inclusione. Il secondo aspetto innovativo è l’aver previsto una norma generale che prende atto dei principi della convenzione Onu, ma attraverso decreti delegati vorremmo dare un’organicità pratica molto diretta e modificabile nel tempo. Terzo aspetto qualificante della legge è avere introdotto una Commissione accertamenti sanitari individuali (Casi) che viene integrata con figure esperte nelle capacità di diagnosticare le specificità della disabilità. Altro aspetto qualificante è l’avere individuato un’Area disabilità nel Dipartimento socio sanitario, che non è la creazione di una nuova area organizzativa complessa con nuovi dirigenti e nuova burocrazia, ma si vuole individuare una nuova area che funga da punto di riferimento per i cittadini, in modo che semplifichi la vita all’utente. Infine, domani è una data importante perché il 3 dicembre si celebra la giornata mondiale sulla disabilità. Sarebbe un bel messaggio se la commissione potesse licenziare il testo nello spirito di armonia, per dare una lettura di risultato comune della commissione su una materia così delicata”.

Giuseppe Morganti, segretario di Stato per la Cultura: “Domani è una giornata importante, sarà completamente dedicata all’analisi di queste problematiche, bisogna fare il punto sulla capacità di un Paese di essersi portato avanti su strade condivise dalla comunità internazionale. Sull’inclusione sociale San Marino ha già fatto tanto in passato, la Corte europea ha evidenziato che non ci sono particolari addebiti anzi, la Repubblica è ad un punto avanzato di processi che altri Paesi difficilmente sono riusciti a mettere in campo. La convenzione Onu è stata ratificata da anni dal nostro Stato, il nostro Comitato bioetica ha elaborato un documento con elementi rafforzativi, e tutto denota come la Repubblica voglia mantenersi al passo sulla disabilità. Il recente convegno dell’Omt ha evidenziato inoltre l’impegno anche sul fronte del turismo per la disabilità.

I decreti delegati renderanno operativa la legge, è infatti una legge quadro ma entra nelle questione e propone soluzioni. Il dibattito è stato proficuo, domani ci sarà un bellissimo convegno dal titolo legato alla vita indipendente, che coglie appieno il concetto di inclusione che vorremmo rappresentare con questa legge L’auspicio che ci sia condivisione per dimostrare la capacità della politica di rispondere alle esigenze di una società che vuole essere inclusiva”.

Franco Santi, C10: “Il provvedimento prende spunto dalla ratifica della convenzione del 2008, è quindi un documento in forte ritardo in considerazione del fatto che a San Marino non è che non si è mai fatto nulla. Una normativa c’è e risale al 1990. Il rammarico che mi sento di esprimere è quindi sul forte ritardo su questo tema e registro che ci sono elementi ancora di attesa, auspico si possa al più presto discutere di decreti e di poterne vedere il testo una volta approvata la legge. Visto che esiste una normativa, servizi e responsabili dei servizi da anni, sarebbe stato utile e pertinente ragionare sui dati e su quanto è successo, e magari sui punti critici, per valutare cosa non va. Il ruolo delle associazioni e dei rappresentanti dei disabili: auspico possano essere messi in condizioni di poter esprimere valutazioni e considerazioni, perché arriverebbero da chi vive quotidianamente la disabilità. Sempre dovremo interrogarci sull’inclusione sociale non solo quando si discute su questa legge”.

Elena Tonnini, Rete: “Questo progetto di legge finalmente arriva, e si propone un testo unico per dare continuità e i decreti per la sua prosecuzione. Poco tempo fa c’è stata una riunione con diverse forze di maggioranza e opposizione per capire dove questa legge voglia andare. E per capire a priori i contenuti dei decreti delegati. Avevamo richiesto ai segretari di avere una bozza dei decreti per arrivare qui con un’idea più chiara su come si vuole rendere concreto questo provvedimento. Non posso non fare critica: leggendo il testo unico capiamo la necessità di recepire la convezione, ma soprattuto nella prima parte è generica, che ci sta, ma si crea una ridondanza che non è volta alla chiarezza e alla snellezza normativa. Alcuni nostri emendamenti vanno in questa direzione di snellire il testo. Rispetto alla creazione di una commissione per recepire la convenzione Onu: esistono già enti e organi che si sono presi in carico dati e statistiche, anche sulle pari opportunità, questi enti non sono stati inseriti in questa legge. Creiamo nuovi organi? Non significa togliere competenze a organi già esistenti?”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “E’ passato troppo tempo è vero. Questo progetto era giacente dal 2010-2012, quando l’ho trovato in segreteria di Stato. Noi abbiamo voluto poi semplificarlo e che non fosse un sempice ‘copia-incolla’ della convenzione Onu o la replica di leggi italiane, c’è voluto poi altro tempo anche per la condivisione. Le associazioni familiari sono state coinvolte e ci ha richiesto tempo ma ha portato alla maggiore condivisione possibile. Rispetto all’Area disabilità non vogliamo togliere servizi, diamo per acquisiti dati che sono sul tavolo e conosciuti, non significa ridurre competenze attuali ma creare una sorta di desk informativo per valorizzare le specificità di ognuno. Cercheremo di ragionare nello spirito di migliorare il testo, se ci sono ridondanze speriamo di poterle recuperare”.

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura: “I lavori sono slittati per fare un lavoro basato sulla preparazione e per confrontarci, ma non avevamo un vuoto normativo su questo aspetto. Sulle deleghe: abbiamo messo a punto alcuni argomenti, l’amministratore di sostegno è stato istituito da una legge recente che scioglie uno dei nodi della legge per dare personalità giuridica alle persone con disabilità ed è un passo. Un altro passo è la legge sulle barriere architettoniche, nonostante alcune strutture pubbliche non siano ancora completamente idonee, è già una legge operativa, c’è un capitolo di bilancio ad hoc per rendere a norma le strutture pubbliche. Resto positivamente colpito sull’appunto di ridondanza di norme di Tonnini, se nel corso dell’esame è possibile migliorare il testo lo faremo. Tutte le leggi devono includere l’inclusione sociale, è un processo culturale in atto nel Paese, speriamo, e mano a mano che svilupperà porterà a scelte consapevoli del Consiglio, della Pa, e di tutti gli ambiti della società”.

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