Musica Maestro. Oggi, ma nel 1909, Rachmaninov eseguiva per la prima volta in pubblico il suo celebre “Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra”.
Musica Maestro. Il 28 novembre del 1909 Rachmaninov eseguiva per la prima volta in pubblico il suo celebre “Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra”. Altra musica – ma per chi ama le moto è pur sempre musica – quella scritta per moltissimi anni dal genio delle due ruote, Massimo Tamburini (28 novembre 1943), ingegnere e designer italiano di Bimota e MV Agusta. Tamburini, riminese, è celebre per l’assoluta ricercatezza (fu tra i primi a impiegare le frecce integrate negli specchietti retrovisori) e raffinatezza del suo design, per diverse innovative soluzioni tecniche e per aver contribuito allo sviluppo dei telai in traliccio di tubi in acciaio in grado di reggere il confronto con i telai in alluminio, caratteristici delle case motociclistiche giapponesi. Per chi invece ama la musicalità della parola, consigliamo di sfogliare qualche opera di William Blake (28 novembre 1757), straordinario poeta, incisore e pittore inglese che ispirò – tra gli altri – anche Jim Morrison. Per chi preferisce la storia e la filosofia, i nomi sono due: Friedrich Engels (28 novembre 1820), l’economista tedesco che assieme a Marx firmò “Il manifesto”, e Alberto Moravia (1907), uno dei più celebri scrittori del Novecento. Sempre oggi poi sono nati l’attrice Laura Antonelli (1941) e l’oncologo Umberto Veronesi (1925), che qualche anno fa salì a San Marino.
Se lo sport ci ricorda Alessandro “spillo” Altobelli (1955), la moda e il cinema ci presentano due nomi: lo stilista inglese John Galliano (1960) e l’attrice Martina Stella, che oggi compie 30 anni. Ci sono poi due pagine di storia che meritano attenzione: il 28 novembre del 1520 le tre navi a comando dell’esploratore portoghese Ferdinando Magellano, dopo aver navigato attraverso lo stretto sudamericano, raggiungono l’Oceano Pacifico. 140 anni più tardi, in Inghilterra, Gresham College. Dodici uomini, tra cui Christopher Wren, Robert Boyle, John Wilkins e Robert Moray decidono di fondare quella che diverrà nota come la “Royal Society”.