Home categorieComunicati Stampa Socìetas Raffaello Sanzio, “Màntica”: da festival teatrale a osservatorio sperimentale

Socìetas Raffaello Sanzio, “Màntica”: da festival teatrale a osservatorio sperimentale

da Redazione

Màntica, il festival di ricerca teatrale e musicale diretto da Chiara Guidi, giunto alla sua settima edizione, quest’anno converte il proprio scopo e cancella la parola “festival”.

Orienta le sue giornate dal punto di vista della platea, e crea un luogo dove l’opera d’arte diventi leggibile, al di là delle apparenze dei sensi e al di qua di una spiegazione completa e esaustiva.

Il richiamo alla Stele di Rosetta allude alle incisioni su pietra che hanno concesso al mondo moderno la comprensione della scrittura egizia, e dunque simbolo di traduzione, e d’interpretazione di un universo fino a quel momento aperto soltanto alla suggestione visiva e all’immaginazione.

Con questa edizione di Màntica Chiara Guidi vuole gettare le basi per un Osservatorio sperimentale , basato sulla sua ricerca , ma aperto a molti contributi esterni e internazionali.

Chiara Guidi, ideatrice di questo osservatorio, ha invitato alcuni interpreti, studiosi, critici e curatori, che, a loro volta, hanno chiamato artisti con i quali tessere questo confronto.

La maggior parte degli artisti chiamati da questi curatori propongono una “visitazione” del loro lavoro attraverso un laboratorio, o un incontro, o prove aperte.

Lucia Amara, teorica del teatro; Giovanni Leghissa, filosofo ed epistemologo, Sonia Massai, studiosa di letteratura inglese ed esperta di teatro shakespeariano,

Simone Menegoi, critico e curatore d’arte; Sandro Pascucci, filosofo di estetica della musica; Enrico Pitozzi, teorico della corporeità e del movimento, saranno i protagonisti di Màntica.

La specificità del loro lavoro consiste nel fronteggiare l’opera d’arte attraverso un linguaggio vagliato, cioè con parole scelte attentamente per proseguire e “completare” l’opera d’arte,

e non già quella di mediare la sua complessità. Questi “discorsi sull’arte” saranno “detti” davanti al pubblico e anche davanti agli artisti in forma apertamente dialogica.

Gli spettatori e gli artisti che vogliano entrare nella discussione della lettura dell’opera, avranno modo di porre questioni e idee.

Fra gli artisti invitati, i coreografi Maria Donata D’Urso e Alessandro Bedosti, l’artista visivo e performer Italo Zuffi, i musicisti Daniele Roccato e Fabrizio Ottaviucci, la compagnia Dewey Dell,

mentre Chiara Guidi propone le ultime produzioni, la performance per le biblioteche storiche Nuvole. Casa. da Elfriede Jelinek, e Macbeth su Macbeth su Macbeth. Uno studio per la mano sinistra dall’opera di William Shakespeare.

Claudia Castellucci presenta inoltre Setta. Scuola di tecnica drammatica, in uscita per Quodlibet nel Gennaio 2015.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento