Home FixingFixing Leon engineering: la carta è una risorsa, i processi di trasformazione

Leon engineering: la carta è una risorsa, i processi di trasformazione

da Redazione

E’ sufficiente recuperare una tonnellata di materiale cellulosico per salvare 3 alberi alti 20 metri, riducendo l’impatto ambientale.

 

di Silvia Pazzini

 

Come tutti i rifiuti, la carta pone problemi di smaltimento, però essendo un materiale riciclabile può essere trattata e riutilizzata per la produzione di nuova carta. In Italia carta e cartone rappresentano circa il 30% del totale dei rifiuti e sono una risorsa perché possono essere utilizzati per produrre carta riciclata. E’ sufficiente recuperare una tonnellata di materiale cellulosico per salvare 3 alberi alti 20 metri, riducendo l’impatto ambientale. Alcuni tipi di carta però non sono adatti a questa trasformazione, come i contenitori di prodotti pericolosi, carte sintetiche, carte fotografiche e ogni tipo di carta, cartone e cartoncino che sia stato sporcato (ad esempio carta oleata, carta e cartone unti, fazzoletti di carta usati, tovaglioli di carta sporchi di cibo, carta plastificata, fustini del detersivo). La trasformazione del rifiuto cartaceo (che si definisce carta da macero) in materia prima necessita di varie fasi: la prima fase è la raccolta e stoccaggio (in questa fase è particolarmente rilevante che le amministrazioni locali richiedano e organizzino la raccolta differenziata dei rifiuti); poi si procede con il selezionamento (per separare la fibra utilizzabile dai materiali spuri – spaghi, plastica, metalli – che normalmente sono incorporati nelle balle di carta da macero); infine si pratica lo sbiancamento (per eliminare gli inchiostri).

A questo punto del ciclo, la cellulosa contenuta nella carta-rifiuto ritorna ad essere una materia prima, pronta a rientrare nel ciclo di produzione. In Italia vengono consumati circa 9 milioni di tonnellate di prodotti cellulosici. Dei rifiuti prodotti: il 64% viene riciclato, il 14% viene bruciato per produrre energia, il 22% serve per altri usi (nei caminetti) o finisce in discarica. La modalità più comuni di smaltimento della carta sono quindi il riciclaggio oppure l’incenerimento insieme ad altri rifiuti se non viene effettuata una raccolta differenziata dei materiali. Dal punto di vista economico, il riciclaggio è sicuramente meno oneroso che l’incenerimento. È ovvio che la carta riciclata non produce un pari peso di carta “nuova” (sicché per fare una tonnellata di carta nuova ci vuole normalmente – e comunque in misura variabile a seconda degli impianti e del prodotto fabbricato – anche una certa percentuale di cellulosa fresca, proveniente da alberi), e che il procedimento ha i propri costi – economici, energetici e di inquinamento.

Però i vantaggi derivanti dall’utilizzo di carta riciclata sono molteplici, e sono di natura sia ecologica che economica. Il primo di tutti è sicuramente la riduzione del consumo di alberi per la produzione di paste per carta.

Inoltre è stato calcolato che per certe tipologie di carta, ottenere la stessa quantità di prodotto finito partendo dal 100% di carta da macero, piuttosto che dall’albero, consente un considerevole risparmio del consumo d’acqua (fino all’80%) e del fabbisogno energetico (fino al 50%). Altro aspetto positivo, spesso sottovalutato, è quello di consentire una riduzione consistente dei quantitativi di materiale da inviare in discarica, con conseguente vantaggio per lo smaltimento dei rifiuti. Infine la produzione di carta riciclata non inquina purché le cartiere abbiano le attrezzature adeguate per il trattamento sia delle carte da macero che delle acque di scarico e dei residui di lavorazione.

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