La carta d’identità del gruppo racconta, oltre alle rievocazioni storiche, anche un’intensa attività sportiva nel campo del tiro istintivo con il codice FIARC 21 FSTA.
di Daniele Bartolucci
Il tiro con l’arco ha rappresentato nei secoli una delle abilità principali degli abitanti di San Marino, sia per gli scopi venatori che per quelli difensivi.
E, al pari della balestra, si è trasformato in una delle attività ludiche più interessanti, oggi portata avanti dai “Lunghi Archi di San Marino”. “Siamo arcieri appassionati che, attraverso questa attività ludica, si ritrovano in un ambiente naturale, fra amici, in una competizione piacevole che li porta a riscoprire l’istinto cacciatore mai sopito dentro di noi, indirizzandone agli scopi di cui sopra, l’energia che ne scaturisce”, spiegano sul sito www.ilunghiarchidisanmarino.org, ribadendo la fondamentale differenza tra gioco e attività venatoria: “Anche se rispettiamo le scelte dei veri e onesti cacciatori, ci teniamo a precisare che questo genere di attività è da ritenersi tutt’altro che istigatrice alla caccia, al contrario assopisce l’istinto naturale che alberga nei geni che ci portiamo dietro da millenni, sfogandolo in una simulazione che fa assaporare le mille sensazioni che ne scaturiscono senza arrecare danno alcuno se non alle numerose frecce rotte o perse. Un bel gioco dunque, tutto da provare assieme agli istruttori qualificati”.
La carta d’identità del gruppo racconta, oltre alle rievocazioni storiche, anche un’intensa attività sportiva nel campo del tiro istintivo con il codice FIARC 21 FSTA.
I Lunghi Archi di San Marino sono apprezzati anche per la frizzante attività svolta in ambito storico e culturale: a tutt’oggi annoverano fra le loro file, tamburini, combattenti, dame, cavalieri e figuranti, balletti e musici creando un corteo storico completo e numeroso (oltre 50 figuranti) che si è esibito in numerose piazze italiane e sammarinesi. E si apprestano a celebrare anche il ventennale della Compagnia Sammarinese “la Cerna dei Lunghi Archi di San Marino”, nata nel 1995 ed entrata a far parte della Lega Arcieri Medioevali (LAM) nel 2005, assieme ad altre città del centro Italia. E’ in questo contesto che, a luglio si è svolta qui a San Marino l’VIII edizione del Campionato Italiano individuale assoluto di arco storico, che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone in costume, delle quali 270 arcieri, accorsi per giudicarsi l’ambito titolo. La Cerna dei lunghi archi di San Marino che ha organizzato in maniera impeccabile l’evento, ha festeggiato il podio di due dei sui arcieri, Annalisa Dolci e Marco Lazzari, entrambi secondi nelle rispettive categorie, “foggia Storica”, e “arco orientale”. Per quanto riguarda invece l’attività storica della Cerna, va rilevato che, aggiungendosi ai vari gruppi esistenti della Federazione Balestrieri (Sbandieratori, Musici, Balestrieri) e tenendo conto del recente gruppo Arti e Mestieri di Montegiardino, completa in modo straordinario, l’offerta di gruppi storici sammarinesi. “Cerna” deriva dal verbo “cernere”, scegliere: l’antica Repubblica di San Marino, necessitava al tempo di essere difesa e a questo scopo selezionava e addestrava cittadini che, al bisogno accorreva in punti prestabiliti a gruppi di 10, 12 elementi dividendosi appunto in cerne. “Ci è piaciuta l’idea del nostro avo che, inserito e arruolato in una delle numerose Cerne, al rintocco d’allarme, su alla torre, abbandonava zappa e forcone per correre all’armeria a prelevare spade, rotelle, balestra e pure qualche arco e frecce. Ci è piaciuto e ci siamo riconosciuti in quelle persone che mai avrebbero imbracciato un’arma se non per difendere la loro terra la loro famiglia e la loro casa”.