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San Marino, FondISS: è necessario un atteggiamento costruttivo

da Redazione

Al centro della lettera delle associazioni le tambureggianti polemiche legate al Fondo. Il sistema-Paese ha bisogno di un’azione concreta di promozione e di sviluppo.

 

Argomento strumentalizzato, innalzato a campagna anche politica con tanto di levata di scudi, affrontato da più parti con un pizzico di leggerezza e populismo, il FondISS è uno strumento importante.

Lo sostiene l’Associazione Nazionale Industria San Marino, che oggi fa il punto sulla delicata materia “per chiarire le motivazioni operative e oggettive che determinano le difficoltà maggiori, più volte denunciate dalle parti sociali, e le difficoltà operative che, nella gestione pratica di FondISS, si sono puntualmente manifestate nella fase di avvio del Fondo”.

In primo luogo, evidenzia ANIS, “occorre evidenziare che il legislatore ha voluto assegnare alla Banca Centrale della Repubblica di San Marino un triplice ruolo che desta diverse perplessità. In secondo luogo la Legge è stata approvata senza aver preventivamente elaborato il regolamento di gestione che conseguentemente è stato studiato e realizzato direttamente dal Comitato di Gestione. Osserviamo anche che per la sua approvazione il Consiglio Grande e Generale ha impiegato oltre sei mesi”.

In questo lasso di tempo non si è potuto avviare la normale gestione dei fondi e per un certo periodo sono stati depositati presso la Banca Centrale, godendo di un rendimento davvero modesto. “Per correttezza, tuttavia – rimarcano gli industriali – occorre osservare che tale rendimento si riferisce ad periodo davvero breve rispetto alla durata media degli investimenti, anche trentennale, delle singole posizioni dei lavoratori”.

Come hanno potuto constatare i lettori più attenti, da parte di alcuni partiti e movimenti politici continua da tempo una pretestuosa polemica contro FondISS, con un costante innalzamento dei toni e utilizzo di argomentazioni troppo spesso errate e distorte.

Una presa di posizione leonina che nulla ha a che vedere con il confronto costruttivo, come invece dovrebbe essere, su un tema così delicato e importante.

“Delegittimare l’operato del Comitato Amministratore di FondISS non serve a nessuno e non risolve nessun problema – chiarisce l’associazione -. La questione dolente e centrale sono le debolezze della Legge istitutiva di FondISS. Ora però occorre anche evidenziare che con l’approvazione del quesito referendario vi sono nuove problematiche da affrontare e risolvere. Infatti tutta la gestione dovrebbe limitarsi al mercato dei servizi amministrativi e finanziari della Repubblica di San Marino. Tale scelta imporrà certamente maggiori costi amministrativi di gestione ma ancora di più precluderà una gestione dei fondi dinamica sul mercato che nel medio periodo potrebbe penalizzare i rendimenti”.

Le associazioni economiche che rappresentano uno dei soggetti a cui FondISS deve rispondere intendono contrastare con forza questa deriva che rischia di mettere in discussione un presidio previdenziale integrativo fondamentale che deve essere promosso, tutelato e rafforzato, nell’interesse dei lavoratori iscritti e delle stesse imprese sammarinesi.

“Da parte nostra – spiega l’associazione degli industriali – riconfermiamo la massima fiducia ai membri del Comitato Amministratore di FondISS che – grazie alla loro grande esperienza e professionalità e operando con attenzione – hanno consentito di avviare l’operatività del Fondo, nonostante le molte difficoltà incontrate. Invitiamo le forze politiche, fra l’altro presenti nel Comitato amministratore di FondISS, ad assume senza indugio un atteggiamento costruttivo, avviando un utile confronto su un tema che non deve essere terreno di scontro ma di unione perché riguarda il nostro futuro e il reddito delle famiglie”.

“Il territorio e i cittadini – conclude ANIS – hanno bisogno di prospettive per il futuro e non di polemiche”.

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