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San Marino, imprenditori e investitori chiedono certezze alla politica

da Redazione

ANIS: “E’ obbligatorio andare avanti senza perdere tempo e soppesando bene le azioni da compiere”. L’Associazione chiede inoltre di portare avanti le riforme avviate e “una reale discontinuità con il passato”.

 

Legalità e trasparenza nelle relazioni dello Stato e con lo Stato; la garanzia della tenuta del bilancio dello Stato attraverso un taglio netto della spesa corrente per evitare il concreto pericolo di una crisi di liquidità; la riforma delle imposte indirette e la riforma del mercato del lavoro. Queste, in estrema sintesi, le richieste che l’Associazione Nazionale Industria San Marino fa alla politica dopo il tourbillon – soprattutto giudiziario ma non solo – che l’ha investita.

Una voce – ferma e motivata – che nasce da dentro, dal cuore del sistema produttivo del Paese, fatto di imprenditori che in questi anni così difficili hanno continuato comunque a investire nelle imprese e nel Paese con serietà e grande determinazione.

 

ANIS: LE RIFLESSIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Nei giorni scorsi si è riunito il Consiglio Direttivo di ANIS. Dall’incontro è uscita una forte e motivata preoccupazione “per il rapido degradarsi della situazione politico istituzionale del Paese. Un paese che arranca, con un bilancio dello Stato che preoccupa seriamente, con imprese e lavoratori in grave difficoltà. Un paese che ha bisogno di profonde riforme”.

 

L’OBBLIGO DI ANDARE AVANTI

Gli industriali, dopo aver ribadito il pieno sostegno alla magistratura – impegnata a fare luce su molti aspetti -, puntano il cannocchiale verso il futuro.

“Abbiamo l’obbligo di andare avanti – questo il loro pensiero -, senza perdere tempo, soppesando bene le azioni da compiere. Il dato oggettivo è che stiamo vivendo una gravissima crisi politica. Così come è oggettivo che non è possibile attendere a lungo prima di assumere le decisione necessarie per ridare fiducia ai cittadini, credibilità e reputazione al Paese”.

Ai quattro aspetti prioritari – che ricordiamo essere la legalità e trasparenza nelle relazioni dello Stato e con lo Stato; la garanzia della tenuta del bilancio dello Stato attraverso un taglio netto della spesa corrente per evitare il concreto pericolo di una crisi di liquidità; la riforma delle imposte indirette e la riforma del mercato del lavoro – gli industriali chiedono con fermezza una “reale discontinuità con il passato”.

 

CONFRONTO PRODUTTIVO

Già dalle prossime settimane l’Associazione Nazionale Industria San Marino si farà parte attiva, attraverso un serrato confronto, per verificare se vi sono le condizioni per portare a termine queste riforme.

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