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San Marino, impegno della democrazia cristiana per la stabilità politica del Paese

da Redazione

Nelle ultime due settimane la politica sammarinese è stata fortemente interessata dalla questione morale verso la quale deve rimanere alta l’attenzione ma che non può distrarre il Governo, il Consiglio e la cittadinanza, dalla necessità di completare gli interventi utili a sostenere il rilancio dell’economia del nostro Paese, proprio ora che si stanno registrando i primi segnali positivi di ripresa.

All’inizio di questa sessione consiliare, il dibattito sulla questione morale è stato utilizzato, in particolare da parte di alcune forze dell’Opposizione, per presentare un ordine del giorno strumentale, mirato alla caduta del Governo e a indire nuove elezioni subito dopo l’approvazione della legge di Bilancio. Una scelta giudicata totalmente irresponsabile dai 2/3 dell’Aula che hanno respinto l’odg.

In questo momento delicato di cambiamento del nostro Paese, assume una rilevanza ancora più prioritaria la continuazione del percorso verso la trasparenza e l’internazionalizzazione dell’economia, e la necessità di andare fino in fondo nel fare chiarezza sulle responsabilità di coloro che hanno compartecipato alla creazione di quel sistema distorto, di cui oggi tutta la cittadinanza paga le conseguenze. Un percorso che, per andare avanti, richiede stabilità politica ed efficacia nell’azione del Governo.

Il PDCS, insieme a tutta la Maggioranza, ha concordato sulla necessità di avviare una verifica programmatica per fissare le priorità dei prossimi mesi sino al Bilancio dello Stato e rilanciare l’azione dell’Esecutivo per il prossimo 2015.

Per quanto riguarda la legge di Bilancio, la Democrazia Cristiana sta già valutando gli interventi correttivi utili a raggiungere quanto prima l’obiettivo del pareggio, in attesa di verificare gli effetti benefici della Riforma Tributaria, nel primo periodo di attuazione.

Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese non può che stigmatizzare i continui attacchi denigratori, mirati a screditare l’onorabilità dei suoi membri, come accaduto più volte nelle ultime sedute consiliari; ribadisce la necessità di tornare ad un confronto politico corretto, rispettoso e costruttivo, partendo proprio dalle priorità e dal Bilancio, appellandosi alla Suprema Magistratura quale garante delle Istituzioni e riaffermando la propria volontà nel porre ogni sforzo utile a dare stabilità alla situazione politica, condizione necessaria affinché il Paese possa superare la fase di criticità, non solo economiche, ma anche sociali e morali.

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