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San Marino, Consiglio Grande e Generale: Gian Carlo Capicchioni eletto segretario alle Finanze

da Redazione

Con 33 voti a favore e 21 contrari il Consiglio grande e generale approva la nomina. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Con 33 voti a favore e 21 contrari il Consiglio grande e generale approva la nomina di Gian Carlo Capicchioni quale segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, in sostituzione di Claudio Felici. La votazione avviene al termine delle repliche al dibattito sulle dimissioni dell’ex segretario di Stato, in cui è avvenuto uno scambio di accuse pesanti tra il capogruppo del Pdcs, Luigi Mazza, e il consigliere del Ps Federico Pedini Amati, tanto che la Reggenza è intervenuta per annunciare che non consentirà attacchi personali in Aula.

Nel corso delle repliche, viene presentato poi un ordine del giorno sottoscritto da Rete, Sinistra Unita, Civico 10, Pedini Amati (Ps) e Luca Lazzari (Indipendente) che in sintesi, avrebbe impegnato il Consiglio grande e generale a “porre in essere tutte le procedure istituzionali per giungere al proprio scioglimento nella seduta immediatamente successiva all’approvazione della legge di Bilancio”. L’Ordine del giorno viene invece respinto con 39 voti contrari e 14 a favore.

La maggioranza, in particolare, respinge fortemente i contenuti dell’Odg: “A parte i firmatari, tutti gli altri qui sono da buttare nell’immondizia”, lamenta Mario Venturini, Ap che annuncia con rammarico l’intenzione di seguire Gian Nicola Berti e dimettersi da un Consiglio in cui sostiene di sentirsi a disagio: “Non mi va per niente- manda a dire- passare come malfattore”.

Concluso il comma 2, seguono le sostituzioni dei Capitani Reggenti nella commissioni consiliari di appartenenza. In commissione Affari esteri Massimo Andrea Ugolini, Pdcs, sostituisce S.E. Gian Franco Terenzi, così come nel gruppo nazionale dell’Unione interparlamentare è Roberto Venturini a prendere il posto del Reggente. Mentre S.E. Guerrino Zanotti viene sostituito da Michele Muratori, Psd, in commissione consiliare Sanità. Quindi con 44 voti a favore viene accolta la nomina di Vladimiro Selva, Psd, quale sostituto del Reggente in qualità di membro e presidente della Commissione consiliare sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità.

Prende il posto di Giovanni Lonfernini, Upr, dimissionario, in commissione consiliare Affari giustizia il suo collega di partito Marco Podeschi.

Infine, i lavori consiliari proseguono con la Ratifica dei decreti delegati e decreti-Legge di cui è chiesto lo scorporo totale da parte delle forze di minoranza che lamentano di non avere ricevuto una relazione illustrativa dei contenuti dei 39 decreti all’ordine del giorno.

Prima di concludere la seduta, sono esaminati e approvati a maggioranza, i primi decreti, tra cui il n.110 “Proroga incentivi per l’autoimprenditorialità” e il n. 115 “Modifica dell’articolo 9 del decreto delegato 19 maggio 2014 n.78- Apertura serale per le attività commerciali del centro storico”.

I lavori consiliari riprenderanno lunedì 27 ottobre alle 13.00.

Di seguito la sintesi degli interventi della seconda parte della seduta odierna:

Comma 2, Presa d’atto delle dimissioni del segretario di Stato per le Finanze e Bilancio e sua sostituzione

Repliche

Gian Nicola Berti, Ns: “Apprezzo l’intervento di Celli, e non per l’inciucio o la stampella al governo, che con la legge elettorale non sono possibili, ma per il dialogo. Ci sono tre emergenze nel Paese: bilancio, lavoro e imprese. Non si può leggere la verifica a 2 o 3 mesi, come fosse qualcosa dopo cui staccare la spina. Altrimenti sarebbe meglio farlo oggi. Si può andare avanti, anche con l’aiuto delle opposizioni”.

Andrea Zafferani, C10: “Arrivano appelli tardivi alla condivisione e al dialogo sulle scelte: sono parole che si sentono quando c’è qualche problema. Va ristrutturata la Pubblica Amministrazione, e in questo senso bisogna abolire il concetto di anzianità sostituendolo con quello di merito, bisogna guardare agli obiettivi a tutti i livelli, con salari variabili legati ai risultati, con l’introduzione di concetti aziendali. Siamo d’accordo sul fatto che questo tema vada affrontato? La semplificazione per le imprese, la riforma del mercato del lavoro, vanno affrontate? Serve flessibilità nell’assunzione ma al contempo capacità di ricollocare i lavoratori. Serve una priorità per i sammarinesi nel lavoro. Migliorare la scuola e renderla più compatibile con le esigenze delle imprese, aumentando la conoscenza delle lingua, perché è un’emergenza. Bisogna fare concreti piani di sviluppo in settori come quello delle start up innovative. Non per 5 o 6 start up, ma per centinaia. Non è vero che da questa parte non si parla di progetti. Sui temi citati i movimenti, con emendamenti e progetti hanno sempre mostrato attenzione dalla nostra parte. Oggi sento la maggioranza chiedere collaborazione: ma questa capacità finora non c’è stata, i nostri progetti sono stati respinti senza analisi. Quindi di che collaborazione parlate?”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Pedini Amati ieri mi ha attaccato personalmente, non è corretto. Mi si vuole addebitare il nome di ‘Ciccio Mazzetta’. Mi si era addebitato amichevolmente tempo fa. Ma poi è entrato in scena Severini che sul suo sito fa le sue valutazioni. Il resto lo fanno i social network. Giuseppe Roberti ha fatto il bello e il cattivo tempo in questo Paese. Io in 30 anni l’ho incontrato 7 – 8 volte in tutto e lo mandavo ‘a quel paese’. Una volta in campagna elettorale mi offrì a titolo personale un contributo di poche migliaia di euro, ma non li accettai. Pedini Amati mi ha attribuito fatti del 1986, fatti gravissimi, sputa sentenze su tutti, mentre lui nel 2005-2006 si è fatto rilasciare due società immobiliari e servizio aeronautico. In 4 mesi una società servizi aerei e 3 immobiliari. Una di esse l’ha proposta anche a me in ufficio per venderla. Lei cercava di vendere società che non ha mai messo in funzione. Nel 2013 mi attribuì fatti legati al libretto Milan. Io la sfido, sulla stampa o al bar, ad attribuirmi fatti su un libretto, e io avrò il piacere di denunciarla. Io la sfido. E se non lo fa, lo ripeterò in ogni seduta del Consiglio”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Mazza è un abile domatore di conigli. Parla di 2 licenze di società immobiliari rilasciate in una settimana: Fpa non è fatta per essere venduta ai banditi, ma è una una società a cui io e miei fratelli abbiamo intestato beni di famiglia. E’ attualmente operativa e non ha mai avuto problemi. L’altra agenzia immobiliare è quella per cui ho lavorato per otto anni a Domagnano, poi il settore immobiliare è crollato. La Nautica infine è stata aperta nel 2007 quando non ero Reggente, come socio avevo una persona rispettabilissima. Abbiamo pagato l’affitto 25 mila euro. Poi il socio ha deciso di mollare e mi sono ritrovato da solo: sto pagando ancora un debito da 50 mila euro. Lei non è degno di stare qui dentro. Porti rispetto. E’ vero che sono venuto nel suo studio e ho messo in vendita una licenza. Sul libretto Milan posso solo dire che c’è denuncia in Gendarmeria. Fuori di qui ci vediamo in Tribunale. Mazza non è credibile sotto tutti i punti di vista per fare il deus ex machina di una maggioranza che ha perso credibilità sotto tutti gli aspetti”.

Ivan Foschi, Su: “Per me personaggi come Roberti non hanno alcuna credibilità. Dire che c’è una perdita di credibilità dei partiti storici protagonisti degli anni ’90 e 2000 è riflessione che l’Aula deve farsi e non una semplice illazione. Nell’Ordine del giorno che presenteremo ci sono elementi che non consentono di rimandare il problema o di fare rimpasti come se nulla fosse accaduto. In ogni caso il passaggio elettorale non può essere più rinviato. L’odg sottoscritto da Rete, Sinistra Unita, Civico 10, Pedini Amati e Lazzari: Il Consiglio Grande e Generale, analizzate le ultime vicende che fanno emergere un “sistema” mirante ad utilizzare ruoli politici ed istituzionali per condizionare la vita pubblica e garantirsi potere e ricchezza personale, alterando gli equilibri democratici col voto di scambio, il clientelismo, la corruzione, l’occupazione dei posti di potere, ecc…; ritenendo che l’emergere di tali fenomeni a carico di politici con ruoli di responsabilità, ancora oggi, in alcuni partiti di maggioranza e di opposizione renda difficile, se non impossibile, in Consiglio e nel Paese, una serena azione di valutazione e verifica dei provvedimenti portati avanti dalla politica; osservando come sia assolutamente necessario, alla luce della situazione dei conti pubblici e della liquidità dello Stato, giungere all’approvazione di una Legge di Bilancio ben strutturata e condivisa da tutte le forze politiche, che si ponga l’obiettivo di azzerare il deficit ed evitare l’indebitamento del Paese; Preso atto delle dimissioni del Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio Claudio Felici; Ritiene necessario impegnare il governo e la maggioranza a procedere all’approvazione di una Legge di Bilancio che abbia gli obiettivi di cui sopra, identifichi alcune possibili linee di sviluppo immediato, che siano esecutive fin dal 2015 e non rimandino ad ulteriori provvedimenti, escluda l’inserimento di proposte non concernenti gli aspetti tecnici di bilancio e non precedentemente concordate con tutte le forze politiche;Fornire a tutte le forze presenti in aula strumenti idonei a controllare e scongiurare il riproporsi di possibili fenomeni distorsivi, clientelari o corruttivi nei prossimi mesi; porre in essere tutte le procedure istituzionali per giungere al proprio scioglimento nella seduta immediatamente successiva all’approvazione della legge di Bilancio, indicendo immediatamente nuove Elezioni Generali per consentire alla cittadinanza di esprimersi per la scelta di una nuova classe dirigente politica”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Il silenzio in questi casi sembra un atteggiamento di condivisione di tutte le nefandezze che vengono dette in Consiglio grande e generale. Coloro che hanno attaccato in questo dibattito devono essere onesti con sé stessi e ammettere che la situazione di emersione di decadenza e corruzione politica non è merito loro ma di questa compagine che state cercando di denigrare arrivando fino alla denigrazione personale. Una denigrazione personale che ha portato il consigliere Mazza a reagire. E credo sia un compito che questo Consiglio si dovrà dare: essere consigliere non deve legittimare a portare qui dentro delle questioni che prima devono essere dimostrate. Non si può pensare che nasca il buono dall’annientamento degli altri. Io chiedo a tutti coloro che hanno fatto proclami di tutti i tipi contro il Governo di provare a dire qualcosa di buono che legittimi loro a prendere in mano le redini di questo Paese. Se la Magistratura sta facendo quello che fa è perché le sono state dati gli strumenti. Il proclama di purità diventa il sostegno di coloro che vogliono contrastare il cambiamento. Sarebbe legittimo se coloro che pungolano la maggioranza, dicessero di quali basi buone di questo Governo sono disposti a giovarsi. Nessuno di noi deve stare qui per forza. La tentazione di sottrarsi a questo luogo dove non valgono più le regole di rispetto tra le persone, c’è”.

Mimma Zavoli, C10: “Non siamo noi a dire cosa è buona e cosa non lo è, sarà la storia a farlo.

Sono figlia di contadini e mi ricordo che mio nonno quando voleva rinvigorire un albero usava il letame, ma bisogna fare attenzione, se è troppo brucia la pianta. Quello che sta avvenendo ora getta tutti nell’incertezza, noi non abbiamo mai negato l’importanza delle normative, segretario Valentini, ma la democrazia viene alimentata dalla buone pratiche e non ci si venga a dire che ‘è causa di chi oggi nega che non si può andare avanti'”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Visto che la maggioranza ha invitato al dialogo, chiedo di dare un segnale di inizio oggi, commentando e approvando il nostro testo”.

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “In Aula gli argomenti sono stati più ampi rispetto al tema del dibattito, si è passati dalla denigrazione personale, a ipotetiche visioni, alla dettatura dei temi su cui deve operare la maggioranza da qui alla fine dell’anno fino alla lettura di un testo che faccio fatica a considerare, ritengo inaccettabile mettere insinuazioni per iscritto. E’ più produttivo dire in Aula cosa succederà nei prossimi anni, se c’è idea che questo governo e questa maggioranza hanno messo in atto fenomeni clientelari e corruttivi denunciatelo. E’ un Odg che vuole mettere sotto controllo l’attività di governo e l’accusa di fenomeni clientelari e distorsivi, io non l’accetto, non c’è volontà di avere un dialogo. Vorrei riportare il confronto nel rispetto delle reciproche posizioni”.

Mario Venturini, Ap: “Sono in difficoltà ad intervenire dopo ciò che avvenuto in Consiglio. Colgo l’occasione per salutare il segretario uscente Felici perché personalmente è un amico, è stato un collaboratore, auguro buon lavoro a Gian Carlo Capicchioni. Detto questo credevo che per giudicare l’Odg fosse sufficiente una dichiarazione di voto, Ciavatta chiede il parere, noi come maggioranza abbiamo la nostra posizione, Ap ha preso una posizione piuttosto chiara. Per noi nel mese di dicembre la chiusura della verifica è fondamentale perché si possano verificare diverse vie d’uscita, continuare il percorso con un governo nuovo o con un rinnovato assetto, oppure andare alle elezioni anticipate. In maggioranza c’è anche chi dice di continuare con lo stesso governo.

Per noi l’Odg non può essere accolto. Sono poi infastidito per alcuni passaggi, non mi va di passare come uno che ha fatto parte di una maggioranza di malfattori. I problemi della magistratura sono legati a un periodo ben preciso della nostra storia che si è chiuso guarda caso con certi governi. Ma negli anni si sono trasmesse le conseguenze di quel periodo in cui non si riusciva ad aprire indagini né a fare un dibattito consiliare. Ricorderò a lungo questo pomeriggio perché ho assistito a una contrapposizione cui non avrei mai voluto assistere, cerco di giustificare entrambi i consiglieri che si sono attaccati. Da una parte c’è un consigliere che ha subito in mesi e anni anche insulti cui non ha mai risposto, capisco anche l’altro consigliere che ha attraversato una dolorosa vicenda personale e le reazioni violente siano giustificate da ciò, ma in Consiglio il confronto è caduto troppo in basso. Ho disagio a partecipare alle riunioni del Consiglio grande e generale. Il mio percorso politico intendevo finirlo in questa legislatura, devo ancora discuterne con i miei colleghi, ma non so se seguire il collega Berti perché è diventata una tortura assistere a queste scene, non mi ci trovo più. Non mi va per niente passare come malfattore, il mio orgoglio sono gli 8 anni di governo di Ap in cui non è caduta in nessuna tentazione, non siamo mai stati sfiorati dalla questione morale, eppure c’è un Odg in cui, a parte i firmatari, tutti gli altri sono da buttare nell’immondizia, non so se questa, lo dico con rammarico, sarà la mia ultima giornata in Consiglio”.

Odg

Luca Beccari, Pdcs: “Non ho molto di più aggiungere da quanto espresso da Venturini poc’anzi. Per quanto si possa cogliere l’invito dell’Odg a un confronto anche fuori dagli schemi e dalle logiche tradizionali, ed è un punto su cui la maggioranza ha già espresso il suo intento per un confronto vero e ampio sulla la legge di bilancio, per il resto non possiamo in nessun modo condividere l’impostazione presentata nel testo. Sugli altri punti questo Odg per noi ha un carattere quasi provocatorio. Si vorrebbe rimettere a un ordine del giorno decisioni e riflessioni proprie della maggioranza. La verifica di governo partirà all’interno della maggioranza e in seguito valuteremo come e se operare e le possibili ipotesi, per ora non siamo d’accordo ad accettare l’impostazione propoista dall’odg. Anche sul punto 2, non può essere la forma di controllo suggerita interna all’Aula, ma ci dovremmo confrontare se gli organismi di controllo siano adeguati”.

Stefano Macina, Psd: “Per confermare quanto detto da Venturini e Beccari sull’Odg che riteniamo non accoglibile così come presentato rispetto chiaramente due passaggi, incluso lo sciogliemento del Consiglio dopo il bilancio. La maggioranza si è presa l’impegno di una verifica dopo la sua approvazione. Per quanto riguarda l’elaborazione di questo provvedimento, rispetto alcune indicazione dell’Odg, confermiamo la disponibilità a un confronto ampio e vasto con tutti i gruppi che non sia solo formale”.

Paride Andreoli, Ps: “Non voteremo favorevolmente l’Odg, perchè riteniamo in questa fase che i partiti e i movimenti possano congiuntamente individuare un percorso per trovare soluzioni che mettano al riparo il Paese”.

Francesca Michelotti, Su: “Volevo dichiarare che apprendo con grande rammarico la decisione del consigliere Venturini di volersi dimettere dal Consiglio, una decisione che ha subito un processo di maturazione velocissimo alla luce dello scambio di accuse di due consiglieri. Adesso i paradigmi indiziari che per noi per anni sono stati solo tali trovano invece prova e conferma nelle indagini: è un successo di tutta quella componente della politica che si è battuta contro i fenomeni corruttivi. Mario è stata una delle persone che si è sempre battuta in rappresentanza degli interessi collettivi. L’Odg non giustifica una presa di posizione così radicale, non accusa indistintamente tutta la classe politica, ma fa dei distinguo. Non vogliamo che dal Consiglio se ne vadano le persone per bene, invito lui e Berti a ripensare la propria decisione”.

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