Home NotizieSan Marino PSD: solidarietà ma anche forte disappunto per la decisione di Claudio Felici

PSD: solidarietà ma anche forte disappunto per la decisione di Claudio Felici

da Redazione

Il partito ha deciso di proseguire con questo governo per garantire la stabilità istituzionale ed economica, gli imminenti passaggi chiave sul piani internazionale.

 

SAN MARINO – Il Partito dei Socialisti e dei Democratici ha riunito ieri sera la sua Direzione per fare chiarezza sull’evoluzione dei fatti degli ultimi cinque giorni, che hanno portato ieri alle dimissioni del Segretario alle Finanze, Claudio Felici.

La Direzione ha espresso solidarietà, ma anche forte disappunto per la decisione di Claudio Felici, uomo di punta del partito; in questi due anni ha prodotto risultati fondamentali per il Paese, fino a condurlo fuori dalla black list italiana e oggi a un passo dall’ingresso nella white list, grazie ai risultati ottenuti negli incontri di Washington la scorsa settimana, white list che significa sviluppo sicuro per il Paese.

I meriti di Claudio Felici in questo governo sono indiscutibili, ha lavorato tanto, anzi, forse ha lavorato troppo e questo può aver dato fastidio.

Le sue dimissioni indeboliscono indubbiamente tutto l’esecutivo.

La Direzione ha deliberato di continuare l’azione di governo, pur con l’amarezza di questo passaggio, assumendo una posizione di ferma consapevolezza sulla necessità del Paese di non perdere altro tempo rispetto alle emergenze del lavoro, delle prospettive di sviluppo, visto l’attuale alto rischio di tenuta della coesione sociale. Ai progetti e ai provvedimenti già in cantiere, molti dei quali impostati e predisposti da Claudio Felici, va data assoluta priorità, perché indispensabili per il negoziato di associazione con l’Unione Europea e per completare il cammino di trasparenza e legalità del Paese.

Il PSD nella azione di maggioranza futura sarà particolarmente attivo nell’assicurare la realizzazione di questi temi portanti, rispetto ai quali non accetterà rallentamenti, ne tantomeno ripensamenti.

Martedì mattina una delegazione del PSD si è recata dall’Eccellentissima Reggenza per chiedere di rinviare la convocazione del Congresso di Stato per poter avere un chiarimento all’interno della maggioranza e verificare la fiducia, requisito indispensabile per il proseguimento dell’attività collegiale.

Alla luce dell’andamento del confronto di maggioranza di martedì pomeriggio, Claudio Felici ha maturato la decisione di rimettere il suo mandato, avendo realizzato che “i tempi della verità non sono compatibili con quelli della politica e dell’azione di governo”, lasciando l’incarico per permettere al governo di continuare la sua azione in maniera decisa, come la fase che il Paese sta vivendo richiede.

In quel momento la soluzione più facile per il PSD sarebbe stata quella di ritirare la delegazione di governo, aprendo la crisi; ha invece optato per una scelta di responsabilità e di verità verso il Paese. Il PSD ha deciso di proseguire con questo governo per garantire la stabilità istituzionale ed economica, gli imminenti passaggi chiave sul piani internazionale, il cui fallimento produrrebbe negative ripercussioni per la ripresa economica, il proseguimento del lavoro delle Commissioni Consiliari di inchiesta e delle indagini giudiziarie, perché riteniamo fondamentale che il prossimo passaggio elettorale debba avvenire alla luce della verità sulla storia recente di questo Paese.

Chi avesse la tentazione di staccare la spina avrebbe, fra le altre, anche la responsabilità politica di un furto di verità nei confronti della cittadinanza.

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