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Teatro, sul Titano arriva la (bella) stagione

da Redazione

Recuperato in extremis il Nuovo di Dogana. Si parte con Paolo Rossi. In scena Albanese, Lavia, Sandrelli, Finardi, Marescotti e Orsini.

 

di Alessandro Carli

 

C’è qualcosa di antico e di nuovo, nella stagione teatrale 2014-2015. Antico e nuovo nella programmazione ma anche nella gestione. Sta difatti prendendo corpo l’ufficio delle arti performative: il 17 novembre, ha sottolineato il segretario alla cultura Giuseppe Maria Morganti durante la presentazione del cartellone, “si terrà l’esame orale per il dirigente”. Alla fine dell’iter verrà nominato “un manager, che gestirà le risorse economiche e artistiche”. Non si sa quindi se lo staff dell’UASC verrà inglobato nel nuovo progetto. Di certo qualcosa, rispetto ad oggi, cambierà. Perlomeno sulla carta.

In attesa di conoscere gli sviluppi sull’ufficio delle arti performative e su chi lo gestirà, si è aperto il sipario sulla programmazione 2014-2015 delle attività da palcoscenico. Cartellone che, con un autentico coup de théâtre e diversamente da quanto si sapeva, non riguarderà solamente il teatro Titano bensì anche il Nuovo di Dogana. Lo spazio ubicato subito dopo il ponte che immette nella Repubblica è stato risistemato a tempo record, permettendo così di poter essere impiegato per accogliere alcuni spettacoli. Sulle assi del Nuovo saliranno Paolo Rossi e il suo “Arlecchino” (4 novembre), Umberto Orsini con “La leggenda del santo inquisitore” (28 novembre), i “Personaggi” di Antonio Albanese (8 gennaio), Roberto Herlitzka nei panni del “Casanova” (16 gennaio) e Gabriele Lavia con “I sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello (1 marzo). Sul capolavoro del Nobel di Girgenti, Lavia non ha dubbi: “E’ probabilmente il testo di teatro più importante di tutti i tempi. Interroga il fondamento stesso del teatro: la contraddizione e la discordanza tra l’attore e il personaggio e l’impossibilità a fare dei due una sola unità”.

Il teatro Titano, prescelto come sede unica, sorride: ospiterà due rassegne molto intime, da vivere vis a vis. Dopo lo straordinario successo di un paio di anni fa torna sul Monte il gruppo delle Dignità Autonome di Prostituzione, questa volta con “Nella: canzoni e ricordi di prostitute libere e oneste” (14 novembre), altra creazione di sua eminenza grigia Luciano Melchionna. Il 4 dicembre Eugenio Finardi salirà dentro le mura del Paese con “Parole & musica” mentre il 10 dicembre Laura Lattuada chiederà al pubblico perché “L’inferno non esiste?”. “Un bés – Antonio Ligabue” è invece la proposta di Mario Perrotta, on stage il 17 dicembre. Spettacolo prezioso e di nicchia, quello in programma il 24 febbraio quando Marta Cuscunà metterà in scena “La semplicità ingannata”. Chiusura col botto il 15 aprile: Gianmaria Testa e Paolo Fresu faranno un “Concerto in duo”.

La vera novità della stagione 2014-2015 ha gli occhi di Ivano Marescotti, la dolcezza di Amanda Sandrelli e – come ha rimarcato lo stesso Marescotti – “l’ambiguità posta provocatoriamente” di Vladimir Luxuria. Loro tre daranno vita a un cartellone-bonsai – tre spettacoli tre – intitolato “Lo schermo sul leggìo”: tre domeniche – la “Lolita” di Marescotti il 23 novembre, “L’Agnese va a morire” di Amanda Sandrelli il 25 gennaio e “Dr. Jekyll e Mr. Hyde” di Vladimir Luxuria il 15 febbraio (sempre alle 16.30) – che, come ha sottolineato Marescotti, “mettono insieme letteratura, cinema e teatro”. La finalità del progetto, ideato da Ivano Marescotti è quella di mettere in rapporto tra loro in un unico spettacolo diverse discipline artistiche, e precisamente il cinema, la letteratura e il teatro, per raccontare una storia, attraverso l’interpretazione di un attore delle pagine di un libro intrecciate alle immagini di spezzoni del film tratto dal quel libro.

Info: www.sanmarinoteatro.sm

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