Home FixingFixing San Marino, in Aula ci mancavano solo le scie chimiche

San Marino, in Aula ci mancavano solo le scie chimiche

da Redazione

Nuovo Semestre, presentate le Istanze d’Arengo. Ma stavolta sono appena 8. I temi più disparati, dalla cittadinanza alla celiachia… al cimitero.

 

di Loris Pironi

 

Sono appena otto, contro le decine – di media – degli ultimi anni, le Istanze d’Arengo presentate ai Capitani Reggenti all’inizio del nuovo Semestre. Un segnale che potrebbe anche essere considerato indicativo di un certo stato di disaffezione, da parte dei cittadini, nei confronti della politica.

Prima di entrare nel dettaglio delle proposte avanzate, ce n’è qualcuna che riguarda anche le imprese e il lavoro, va detto che in questo netto calo di proposte popolari depositate a Palazzo Pubblico potrebbe incidere – e non poco – il fatto che la stragrande maggioranza di esse vengono bocciate.

 

LE OTTO ISTANZE PRESENTATE

Tra le otto Istanze d’Arengo presentate agli Eccellentissimi Capitani Reggenti Gian Franco Terenzi e Maurizio Zanotti ne spicca una legata al tema degli stipendi. L’Istanza chiede l’eliminazione del taglio del 5% allo stipendio dei lavoratori precari. I firmatari, per dare più enfasi alle proprie parole, hanno chiesto che “mai e poi mai sia più usato a San Marino un meccanismo palesemente capace di creare diseguaglianze e ingiustizia sociale”: poco probabile che con una simile formulazione questa istanza venga “digerita” dalla maggioranza che ha votato il provvedimento.

Una seconda Istanza chiede l’applicazione piena del principio di unicità della cittadinanza sammarinese: anche in questo caso la formulazione mostra poca “simpatia” per la politica, parlando di “imperizia nell’applicazione della legge vigente”.

Ci sono poi Istanze più bizzarre, a partire da quella contro le scie chimiche, una delle leggende metropolitane più in voga con l’avvento di internet: se non altro qui la formulazione è piuttosto ben fatta, chiedendo che le autorità si impegnino a informare la cittadinanza “sul sorvolo dello spazio aereo da parte di velivoli bianchi anonimi” che rilasciano scie “non dai motori sulle ali ma dal retro”.

Sempre in tema di salute ma più realistica una Istanza chiede di predisporre una normativa ex novo che la riconosca come “malattia sociale” e tuteli i soggetti malati. Ancora più concrete le Istanze di due gruppi di cittadini che chiedono rispettivamente la creazione di nuovi loculi nel cimitero di Domagnano e che la gestione e la proprietà della Casa per ferie di Pinarella restino in mani pubbliche.

Poiché per contenere la spesa pubblica anche piccole iniziative possono essere considerate attività virtuose e positive, i promotori della settima Istanza d’Arengo hanno chiesto ai Capi di Stato di far recapitare a casa i certificati elettorali tramite posta ordinaria e non più raccomandata postale.

Infine l’ultima Istanza chiede reciprocità per l’esecuzione delle sanzioni per le violazioni del Codice della Strada tra Italia e San Marino: se le notifiche ai cittadini italiani non verranno garantite, per i promotori, l’Associazione Porta del Paese, San Marino non dovrà più dare esecuzione alle notifiche che arrivano da oltre confine.

A questo punto forse andrebbe fatta una considerazione sull’istituto prezioso, ma evidentemente non sfruttato o non sfruttabile al meglio, delle Istanze d’Arengo. Forse qualcosa si potrebbe fare per migliorarle. Forse si potrebbe fare qualcosa per riavvicinare i cittadini alla politica.

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