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Approvato l’accordo Italia-San Marino contro la criminalità

da Redazione

Voto unanime alla Camera. La relazione del deputato PD riminese Tiziano Arlotti.

 

E’ appena stata approvata all’unanimità alla Camera la legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino sulla cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità. Relatore del provvedimento il deputato PD riminese Tiziano Arlotti.

Di seguito la relazione illustrativa di Arlotti.

 

Colleghi deputati,

sono particolarmente lieto di illustrare in Aula questo accordo che concorre a consolidare ulteriormente i nostri rapporti con la Repubblica di San Marino dopo la ratifica dell’ accordo contro le doppie imposizioni fiscali e per prevenire le frodi fiscali che ha consentito alla Repubblica del Titano di uscire dalla black list dopo quindici anni.

Si tratta di un risultato importante che ci permette di voltare pagina e di riconfermare e ravvivare gli antichi rapporti di amicizia e di buon vicinato, suggellati dalla visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel giugno scorso nell’antica terra della libertà.

Il contrasto alla criminalità organizzata viene rafforzato dal presente accordo che sancisce l’impegno dei due Paesi a rafforzare la collaborazione e la reciproca assistenza al fine di potenziare l’attività di contrasto alla criminalità organizzata internazionale, la lotta al terrorismo internazionale, al traffico di migranti, al riciclaggio di denaro e al traffico illecito di stupefacenti.

L’Accordo – che è un modello di cooperazione già elaborato in ambito Interpol – individua i settori in cui i Paesi collaborano, in conformità delle rispettive legislazioni, al fine di prevenire e contrastare il crimine organizzato transnazionale, con particolare riferimento alla criminalità informatica, al traffico illecito di armi e al riciclaggio.

Si prevede, in particolare, l’impegno alla reciproca assistenza e collaborazione per le operazioni speciali delle «consegne sorvegliate» e delle attività sotto copertura (articoli l e 2).

L’Accordo disciplina, come accennato, le modalità della cooperazione e indica l’oggetto dello scambio di informazioni, che può riguardare, oltre

ai reati previsti dall’Accordo, ogni altro elemento utile per l’attività di prevenzione generale e di controllo del territorio.

Il testo pattizio rimanda a successive intese attuative l’eventuale pianificazione di servizi misti mirati e l’individuazione degli uffici di polizia

autorizzati alla collaborazione.

Assai opportunamente è prevista la creazione di un canale di comunicazione tra i punti di contatto nazionale (per l’Italia, si tratta del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale della Polizia Criminale — Servizio per la Cooperazione internazionale e di polizia) nonché lo scambio di assistenza nel campo della formazione del personale di polizia (articolo 3).

L’atto normativo regolamenta, inoltre, il trattamento dei dati personali e delle informazioni di carattere sensibile, stabilendo che siano utilizzate esclusivamente per il raggiungimento delle finalità sottese all’Accordo nel rispetto della normativa interna e internazionale (articolo 4) e sono altresì, disciplinati la presentazione, l’esecuzione e il diniego di una richiesta di assistenza (articoli 5, 6 e 7).

Come per altri accordi di analogo contenuto, l’atto bilaterale prevede la possibilità di convocare riunioni e condurre consultazioni per discutere e migliorare la cooperazione (articolo 9) e stabilisce le modalità di risoluzione delle controversie (articolo 10) e della ripartizione delle spese connesse all’attuazione dell’Accordo (articolo 12).

Sono disciplinati, infine, l’entrata in vigore, la durata e la modifica del testo pattizio (articolo 14).

Il disegno di legge di autorizzazione, già approvato dall’altro ramo del Parlamento il 2 aprile scorso, oltre a contenere le consuete previsioni normative circa l’autorizzazione alla ratifica e l’ordine di esecuzione, provvede alla copertura degli oneri previsti dall’Accordo quantificati in euro 17.397 euro per l’anno 2014, 17.363 euro a decorre, ad anni alterni, dall’anno 2015.

Raccomando l’approvazione del provvedimento da parte dell’Aula: ciò consentirà una rapida entrata in funzione di un’intesa – già ratificata dalla controparte sammarinese – che interviene in un settore delicato ed essenziale della collaborazione bilaterale italo-sammarinese, quale quello della cooperazione operativa tra gli organi di polizia dei due Paesi.

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