Home FixingFixing San Marino, il segretario Morganti: “Scuola, i sacrifici sono stati tutti fatti”

San Marino, il segretario Morganti: “Scuola, i sacrifici sono stati tutti fatti”

da Redazione

Il segretario di Stato all’istruzione: “Non si parli di tagli ma di razionalizzazioni”.

 

di Loris Pironi

 

Il 18 settembre ricomincia la scuola, che annata sarà? I temi “caldi” sono tanti, su tutti la spending review ma anche il precariato. E poi ci sono questioni quasi più “filosofiche” ma che hanno e soprattutto avranno ricadute importanti, come la necessità per la scuola sammarinese di aprirsi al mondo. Su tutto questo, e altro ancora, ci siamo confrontati con il Segretario di Stato all’Istruzione Giuseppe Morganti.


Segretario Morganti, dobbiamo attenderci ulteriori tagli?


“Con sollievo posso dire che i sacrifici che la scuola sammarinese doveva fare, in un’ottica di razionalizzazione, sono già stati fatti. Però appunto vorrei evidenziare che è giusto parlare di razionalizzazione appunto e no di tagli, perché ci siamo ben guardati da qualsiasi taglio ai servizi primari. Ci siamo limitati a tagliare gli sprechi e alcune funzioni non primarie”.

 

Funzioni non primarie come ad esempio le indennità estive o le propine d’esame, specifichiamo noi, che hanno comportato decurtazioni alle buste paga dei docenti ma, appunto, non hanno richiesto colpi di forbice ai servizi.

 

“Abbiamo tagliato, perché lo dovevamo fare – prosegue il Segretario di Stato all’Istruzione – tutti quegli aspetti che nella società potevano apparire come non equi”.

 

Nei mesi scorsi avete presentato le linee guida della futura riforma. Come sarà la scuola sammarinese?

 

“Sulla riforma abbiamo chiesto un coinvolgimento generale, perché la riforma dovrà basarsi sulla condivisione di idee e obiettivi, anche se abbiamo registrato qualche diffidenza e rigidità iniziale, certamente anche comprensibili. Dobbiamo fare in modo che la scuola sammarinese mantenga alto il profilo della propria impostazione, per stare al passo con la scuola degli altri Paesi. Non possiamo permetterci di restare chiusi nel nostro guscio, dobbiamo sforzarci di continuo a mantenere aperto il rapporto con un mondo che vive e pulsa in modo vorticoso”.

 

Nel frattempo ci sono anche problemi pratici da risolvere. Uno su tutti quello delle sostituzioni: la scuola non può funzionare come qualsiasi altro ufficio della pubblica amministrazione.

 

“È così, non possiamo permetterci spazi vuoti, assenze prolungate, non possiamo fare sì che in alcune classi non si affrontino specifiche tematiche o materie per lunghi periodi. Con encomiabile spirito di sacrificio da parte degli insegnanti già dallo scorso anno abbiamo adottato procedure tecniche di sostituzione che hanno comportato considerevoli risparmi. In termini di sostituzione possiamo parlare di 5-6 mila ore risparmiate dalla scuola sammarinese”.

 

Che equivale al lavoro di una decina di insegnanti, un risparmio concreto di 4-500 mila euro l’anno. E per quello che riguarda il fenomeno del precariato?

 

“Il precariato nella scuola è un fenomeno che possiamo definire endemico, sia per quanto riguarda il personale docente che non docente. Diciamo che oggi è oggettivamente troppo ampio. Però quest’anno abbiamo trovato soluzioni che ci hanno permesso di non andare a ridurre i posti di lavoro, e non è un risultato da poco”.

 

Un’ultima domanda riguarda i libri scolastici. In Italia si sta aprendo la porta alle nuove tecnologie. E a San Marino?

 

“A San Marino va ricordato che le famiglie ricevono i libri scolastici gratuitamente o vengono rimborsate. Personalmente sono favorevole all’utilizzo di strumenti informatici, anche se la ritengo una tecnologia ancora non del tutto acquisita dalle famiglie. Il nostro impegno va nella direzione del peso dei libri che i ragazzi infilano nello zaino e del risparmio economico. Con una circolare già dallo scorso anno abbiamo chiesto di scegliere testi con criterio di oculatezza, e anche in questo caso la risposta è stata positiva tanto da permetterci di risparmiare circa 40 mila euro nell’ultimo anno scolastico, risparmio che contiamo di ripetere anche oggi e in futuro”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento