Home FixingFixing Liceo classico e liceo economico, crisi di “vocazioni”

Liceo classico e liceo economico, crisi di “vocazioni”

da Redazione

Fotografia della scuola sammarinese, che prenderà il via il 18 settembre. Il precariato? Dimezzato negli ultimi anni, ma il problema resta.

 

di Loris Pironi

 

Il liceo scientifico continua ad essere, come da tradizione degli ultimi anni, la scuola più frequentata dai giovani sammarinesi. Sono 209 quelli iscritti per l’anno scolastico 2014-2015, in linea – come si evince dalla tabella a centro pagina – con le iscrizioni dell’anno precedente. Continua la “crisi di vocazioni” invece al liceo economico, un calo costante e dalle proporzioni considerevoli: dal picco del 2010-2011 (gli studenti erano 219) siamo infatti scesi a quota 145 alunni che risponderanno all’appello dei prof il prossimo 18 settembre. Per la cronaca lo scorso anno erano 156. Lo stesso discorso vale per il liceo classico, che di fatto ha perso una classe intera: gli iscritti sono 71, contro gli 86 dell’anno scolastico precedente. Tutt’altra tendenza ha invece il Liceo Linguistico, che ha praticamente lo stesso numero di studenti dell’economico: 144, con un trend di iscrizioni davvero notevole dall’annata 2009-2010 ad oggi (oltre il 40% in più). Va rimarcato che proprio questa settimana 51 studenti sammarinesi sono impegnati con gli esami di riparazione e dunque il dato delle iscrizioni è ancora provvisorio.

 

LA METÀ STUDIANO FUORI

 

Poi c’è un dato che deve fare riflettere attentamente. Prendiamo in esame soltanto le scuole secondarie superiori e scopriamo che più della metà dei giovani sammarinesi ha deciso di non usufruire del servizio scolastico offerto dal proprio Paese, ma ogni mattina, da bravi frontalieri, prendono il pullman o si fanno accompagnare in Italia. In molti casi chiaramente i corsi di studio scelti non sono tra quelli offerti dalle scuole superiori sammarinesi, ma non è sempre così, è c’è da chiedersi se si può fare qualcosa per invertire questa tendenza. E, dato che i piccoli numeri sono un limite palese per la scuola sammarinese, occorre capire come si può fare per riportarli a studiare a casa: per spiccare il volo c’è tempo, quando dovranno scegliere la propria facoltà universitaria. Il dato a nostra disposizione è relativo allo scorso anno scolastico, 2013-2014, ed è relativo alle domande per il Diritto allo Studio. Lo scorso anno avevano fatto domanda 780 ragazzi, e per immaginare il totale si può considerare almeno un 10% in più di famiglie che non hanno chiesto il rimborso. Almeno 780 ragazzi a confronto con i 651 (diamo pure per scontata l’iscrizione di tutti e 51 gli studenti alle prese con gli esami di riparazione) iscritti nelle scuole del territorio confermano che un problema c’è.

 

CLASSI UNIFICATE

 

Ma è ora di scendere nel concreto dell’anno scolastico 2014-15: la prima campanella infatti è ormai imminente, le scuole sammarinesi si ripopoleranno appunto il prossimo 18 settembre.

Quest’anno le variazioni relative alla popolazione scolastica comporterà l’unificazione di una classe Prima del liceo Classico e del Linguistico. Naturalmente ci saranno alcune ore diversificate, per consentire di seguire i differenti programmi di greco e inglese che caratterizzano i due corsi di studio. E negli anni successivi le due classi torneranno a seguire, verosimilmente, percorsi diversi.

Alle scuole medie inferiori, e questa è una buona notizia, si è riusciti invece a mantenere lo stesso numero di classi, scongiurando così il rischio della perdita di una sezione, e anche negli altri ordini di scuola non ci saranno ulteriori accorpamenti o aggregazioni.

La scuola sammarinese proprio in questi giorni sta definendo i piani cattedra per l’anno scolastico imminente.

 

LOTTA AL PRECARIATO

 

La lotta al precariato nella scuola sammarinese sta portando frutti significativi. Lo sostiene il Rapporto 2013-2014 sul Sistema Istruzione, presentato a inizio estate nell’ambito del convegno Scuola 2030. Secondo questo documento la quota percentuale di precariato è stata dimezzata nel confronto con i dati dell’anno scolastico 2009-10, passando globalmente dal 31,6% al 15,4%.

Oggi la mappa del precariato lascia un carico non esclusivo ma comunque preponderante alla scuola media inferiore: qui quasi un terzo del personale è ancora precario (il 31,1% per l’esattezza) e di questo oltre la metà è impiegato in funzioni di sostegno.

 

ASILI NIDO

 

Piccolo inciso sugli asili nido. La situazione è la seguente. Il servizio offre 232 posti nelle strutture pubbliche e altri 66 posti convenzionati nelle strutture private. Anche nell’annata che si apre proprio nei prossimi giorni tutti i posti saranno occupati, così come lo scorso anno.

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