Dopo l’arresto-choc di Fiorenzo Stolfi, il nucleo Antifrode della Polizia Giudiziaria ieri pomeriggio ha suonato alla porta di Banca Centrale di San Marino.
SAN MARINO – Dopo l’arresto-choc di Fiorenzo Stolfi, il nucleo Antifrode della Polizia Giudiziaria ieri pomeriggio ha suonato alla porta di Banca Centrale di San Marino.
Sotto gli occhi dei Commissari della Legge Buriani e Morsiani gli agenti hanno passato al setaccio il materiale riguardante i vari filoni d’indagine.
L’ipotesi trapelata nei giorni scorsi riguardava le presunte iniziative portate avanti da Claudio Podeschi, in carcere come Stolfi, per la cessione di licenze bancarie (ex ECB e BCS) a investitori stranieri, e che per questo stesse mediando con l’organismo di vigilanza.
Gli inquirenti intendono andare a fondo sulla questione e portare alla luce i contatti tra i vertici di Banca Centrale e i due indagati “eccellenti”.