Home NotizieSan Marino San Marino, decreto SMaC, la CSU chiede alcune significative modifiche

San Marino, decreto SMaC, la CSU chiede alcune significative modifiche

da Redazione

“Si tratta di norme attuative di fondamentale importanza – scrive la CSU – dato che la SMAC ha un ruolo decisivo nella effettiva concretizzazione degli obiettivi di maggiore equità e trasparenza posti dalla legge di riforma tributaria e nella tutela dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati”.

 

SAN MARINO – Le banche siano tenute a trasmettere al portale Smac tutti i pagamenti effettuati attraverso bonifici bancari. Visti i notevoli ritardi nella operatività della Smac, la CSU chiede che per il 2014 la quota di deduzione a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, stabilita per ogni fascia di reddito, venga interamente riconosciuta in automatico. Va prevista la tracciabilità anche per gli esercizi ambulanti, i distributori automatici e l’e-commerce

In previsione della ratifica da parte del Consiglio Grande e Generale del Decreto Delegato 11 agosto 2014 n. 134 (“Certificazione dei ricavi degli operatori economici in via telematica”), all’ordine del giorno nella sessione consiliare convocata nei giorni 11-19 settembre, i Segretari Generali Giuliano Tamagnini (CSdL) e Marco Tura (CDLS) hanno inviato a tutti i gruppi consiliari e ai singoli consiglieri una lettera con le principali richieste della CSU di modifica ed integrazione al Decreto stesso. Richieste già precedentemente avanzate dai rappresentati di CSdL e CDLS nella Commissione per il Monitoraggio della Fiscalità.

“Si tratta di norme attuative di fondamentale importanza – scrive la CSU – dato che la SMAC ha un ruolo decisivo nella effettiva concretizzazione degli obiettivi di maggiore equità e trasparenza posti dalla legge di riforma tributaria e nella tutela dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.”

Nel merito, all’articolo 4 del Decreto, relativamente ai pagamenti effettuati attraverso bonifici bancari, si prevede che l’operatore economico che li riceve debba passare la propria Smac. “Ma poiché è possibile – sottolinea la CSU – che l’operatore non registri il pagamento sulla Smac, ad esempio nel caso in cui l’acquirente non abbia interesse a certificarla ai fini della deducibilità, magari perché ha già raggiunto la soglia massima, o perché gli viene proposto in alternativa uno “sconto”, si potrebbero non documentare diverse transazioni, proprio quelle di maggior importo. Per evitare questo rischio concreto, la CSU chiede di prevedere che le banche, quando vengono eseguiti pagamenti da privati verso operatori economici tenuti al possesso della Smac, siano tenute a trasmettere al portale della stessa Smac il pagamento avvenuto.”

Oltre a ciò, il Decreto dispone la esenzione dalla Smac per i distributori automatici. “A nostro avviso – si legge nella nota CSU – occorre invece stabilire un termine entro il quale dovranno essere trovate delle soluzioni adeguate per assicurare la tracciabilità, e la conseguente possibilità di deduzione, anche degli acquisti realizzati attraverso questa modalità. Adeguate soluzioni vanno parimenti trovate anche per gli acquisti presso esercenti ambulanti e per le transazioni effettuate attraverso l’e-commerce, visto lo sviluppo a cui questo settore è destinato.”

“Più in generale – prosegue la lettera – visti i fin troppo evidenti e significativi ritardi nell’applicazione della riforma (si pensi che il circuito Smac doveva essere completamente attivo fin dal 1° luglio scorso), anche a causa della non piena collaborazione di taluni settori del settore commercio, si chiede che relativamente al 2014 la quota di deduzione a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, stabilita per ogni fascia di reddito, venga interamente riconosciuta in automatico. Questo per evitare che siano i contribuenti a dover scontare i ritardi e le inadempienze nell’applicazione della legge e in particolare della obbligatorietà della SMAC, che come è ormai chiaro a tutti, sarà effettivamente operativa per tutti gli operatori economici non prima dal prossimo anno. Gli stessi contribuenti, che hanno incontrato numerosi disagi, peraltro il prossimo anno si troverebbero anche costretti a presentare innumerevoli scontrini nella dichiarazione dei redditi.”

La CSU chiede pertanto a tutti i gruppi consiliari e ai consiglieri di accogliere le proprie richieste di modifica al Decreto sulla Smac.

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