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San Marino, le precisazione del Congresso di Stato sul Luxury Department Store

da Redazione

Come indicato nella delibera, si tratta di un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro, di cui 20 investiti dai soggetti promotori con l’impiego di capitali propri, mentre i restanti 40 milioni saranno reperiti sul mercato, attraverso gli strumenti bancari e finanziari, come una lettura attenta fa chiaramente comprendere.

 

SAN MARINO – In merito alla presa di posizione di parte dell’opposizione contro la scelta del Governo di dare corpo alle politiche di sviluppo e in particolare di favorire investimenti sul territorio sammarinese volti a creare nuova economia, nuovi posti di lavoro ed indotto, il Congresso di Stato ritiene opportuno fare alcune precisazioni relative alle forzate e non corrette interpretazioni fatte circolare in maniera strumentale in merito alla delibera riguardante un importante investimento (Luxury Department Store).

Come indicato nella delibera, si tratta di un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro, di cui 20 investiti dai soggetti promotori con l’impiego di capitali propri, mentre i restanti 40 milioni saranno reperiti sul mercato, attraverso gli strumenti bancari e finanziari, come una lettura attenta fa chiaramente comprendere.

Per quanto riguarda l’intervento a fondo perduto previsto da parte dello Stato come contributo straordinario, la delibera circostanzia con precisione il suo ambito, cioè un intervento a sostegno di una parte dei costi di ristrutturazione dell’immobile, il cui ammontare sarà correlato ai maggiori introiti di imposte indirette (attuale monofase) che la stessa attività produrrà nel primo periodo senza generare quindi aggravi per il Bilancio dello Stato.

Tale contributo sarà subordinato alla concretizzazione dell’investimento, allo stato di avanzamento dei lavori e dei costi di ristrutturazione e sarà sostenuto con la monofase incassata dal business prodotto dall’azienda stessa nel primo periodo. Inoltre, come indicato nella delibera stessa, il progetto che troverà dettaglio in apposito decreto delegato, come previsto dalla norma richiamata, quindi in un contesto di massima trasparenza.

Fatta questa precisazione necessaria per sfatare interpretazioni fantasiose, si evidenzia che ai provvedimenti di impatto economico adottati finora, il piano di riequilibrio del bilancio dello stato, il processo di riorganizzazione in corso della pubblica amministrazione, la spending review sono precondizioni per creare sviluppo, e che il Governo ritiene che vadano intensificati gli sforzi finalizzati a riattivare le iniziative volte a dare una risposta concreta e tangibile alla richiesta di occupazione dei sammarinesi.

Il Governo con convinzione, responsabilità ed equilibrio sta cercando di mettere in campo tutti gli strumenti consentiti dalle norme vigenti per favorire la nascita a San Marino di questa importante iniziativa che riporterà attenzione verso l’offerta commerciale nel Paese, con un beneficio a cascata per tutto il comparto commerciale e turistico.

Desta perplessità e preoccupazione l’approccio disdegnante verso coloro che guardano con attenzione alle potenzialità di questo Paese, un atteggiamento che denota in realtà una scarsa fiducia e considerazione proprio verso i Sammarinesi e la loro capacità di offrire un Paese sano e virtuoso in cui sviluppare con successo un progetto d’impresa. Si tratta di una visione puramente distruttiva, priva di progettualità che respingiamo con forza.

Nel momento storico in cui accadono i cambiamenti di sistema più profondi, in cui le istituzioni internazionali ci riconoscono una positiva integrazione nella comunità internazionale e in cui San Marino ha ristabilito la propria posizione statuale, risulta paradossale come sul fronte interno si sviluppi un’azione politica che nega le potenzialità di sistema Paese nella direzione dello sviluppo dell’economia reale.

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