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San Marino, la soddisfazione del PSD sul Progetto di Legge in materia di editoria

da Redazione

“Per la prima volta viene riconosciuta, a San Marino, la professione di Giornalista. Tale qualifica si potrà ottenere attraverso un percorso formativo abilitante alla professione e previo superamento della prova di idoneità, come avviene per qualsiasi altra professione”.

 

SAN MARINO – Il Partito dei Socialisti e dei Democratici esprime soddisfazione per l’approvazione, da parte della Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, Emigrazione ed Immigrazione, Sicurezza e Ordine Pubblico, Informazione, del Progetto di Legge in materia di editoria e di professione degli operatori dell’informazione.

Tale Progetto di Legge ha lo scopo di promuovere e tutelare il pluralismo dell’informazione a San Marino, andando a colmare un vuoto normativo esistente da diversi anni. Si tratta di un intervento normativo più volte sollecitato dagli operatori del settore e oggetto di un’ Istanza d’Arengo accolta, nel gennaio 2013, dal Consiglio Grande e Generale.

Per la prima volta viene riconosciuta, a San Marino, la professione di Giornalista. Tale qualifica si potrà ottenere attraverso un percorso formativo abilitante alla professione e previo superamento della prova di idoneità, come avviene per qualsiasi altra professione.

E’ prevista, inoltre, l’adozione di un Codice Deontologico da parte degli operatori dell’informazione. Si tratta di un documento contenente le norme etiche, i diritti e i doveri e le sanzioni applicabili agli operatori dell’informazione nel caso di violazioni dei doveri deontologici.

La legge mira poi alla ridefinizione dell’organo di controllo sull’attività degli operatori dell’informazione a garanzia dei principi di pluralismo e di libertà di informazione; alla definizione di impresa editrice, testata giornalistica, testata on-line, agenzia di informazione; alla razionale distribuzione delle provvidenze per l’editoria.

Si è voluto individuare una formula che non prevedesse la creazione di un anacronistico ordine professionale.

La struttura dell’Autorità per l’Informazione – al centro delle polemiche – è un organo la cui composizione prevede “esperti nel campo dei media”, con funzioni di garanzia e di controllo sul corretto esercizio delle attività editoriali e dell’informazione. I componenti saranno selezionati sulla base della loro professionalità ed autonomia.

La Consulta è un organo a cui aderiscono tutti gli operatori dell’informazione e a cui sono affidati compiti di “autotutela” tra cui l’elaborazione e l’approvazione del Codice Deontologico.

Questi organismi, parte fondamentale del progetto di legge, non sono un limite al ruolo degli operatori dell’informazione o il vincolo alla libertà di espressione, ma al contrario sono diretti a riconoscere fortemente il ruolo del Giornalista quale professionista dell’informazione e sostenere il diritto all’informazione a garanzia dei lettori e degli operatori stessi.

E’ evidente dunque la volontà, nell’articolazione complessiva della legge e nella strutturazione degli organismi, di un coinvolgimento dei professionisti del settore per dare un forte impulso al settore.

Il confronto sull’articolato e gli emendamenti accolti hanno contribuito a migliorare il testo, che contiene aspetti qualificanti a tutela di quanti lavorano nel settore dell’informazione e dei soggetti fruitori

Il partito dei Socialisti e dei Democratici evidenzia come la Segreteria di Stato per il Lavoro ha portato a compimento un altro importante provvedimento di carattere generale.

Il PSD continuerà a sostenere l’operato del Governo con spirito critico ma costruttivo per le prossime importanti sfide, in particolare sui temi del rilancio dell’economia, del sostegno e dell’incremento dell’occupazione e della giustizia sociale. Il prossimo autunno in questo senso si prospetta denso di impegni.

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