Se il PIL della Germania frena (a fine giugno -0,2% rispetto al primo trimestre 2014, il dato – inatteso – di qualche giorno fa), dall’Oriente giungono altri segnali tutt’altro che confortanti per l’economia mondiale. Anche gli ultimi dati del manifatturiero cinese infatti sono stati deludenti: se l’indice PMI manifatturiero cinese è rimasto in zona espansione per la terza volta consecutiva, è però anche scivolato sui minimi da tre mesi.
L’indice si è attestato ad agosto a 50,3 punti dai 51,7 di luglio. A rallentare, si legge nella nota di Hsbc, sono sia gli ordinativi dal mercato interno e sia dal canale estero. Si teme che Pechino non riesca a centrare i target di crescita per quest’anno, fissati dal governo al 7,5%.