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San Marino Airport, la risposta all’interpellanza sulla nomina del dottor Pelosi

da Redazione

In risposta all’Interpellanza citata in oggetto e depositata presso la Segreteria Istituzionale in data 14.08.2014, si comunica quanto segue.

 

Con Delibera congressuale del 24 giugno 2014 n.61, il Congresso di Stato ha adottato il Decreto Delegato relativo allo Statuto della costituenda società per azioni San Marino International Airport. Il Decreto è stato successivamente pubblicato e riporta data 31 luglio 2014 n.129.

Con Delibera congressuale del 1 luglio 2014 n.7, il Congresso di Stato ha proceduto alla nomina del Consiglio di Amministrazione della costituenda società per azioni SMIA nelle persone del dott. Gerardo Pelosi (Presidente), dott. John Mazza e dott. Marco Reggini. Ha nominato, inoltre, quale Sindaco Unico il rag. Guido Zafferani.

La società SMIA non gestirà l’Aeroporto Fellini, come erroneamente indicato nell’Interpellanza. Alla società sono state statutariamente affidate alcune attività fra cui “promuovere e incrementare ogni attività di volo, ivi comprese quelle attinenti e/o complementari al loro sviluppo, sulle aree del sedime dell’Aeroporto Internazionale Rimini – San Marino affidate dalla Repubblica d’Italia alla Repubblica di San Marino, sul territorio di San Marino e su eventuali altri aeroporti”.

L’Aeroporto Internazionale Rimini – San Marino, così come ufficialmente denominato dal 1990, ospita al suo interno le attività concordate con l’Autorità dell’Aviazione Civile italiana che la nostra Repubblica attiverà sulle porzioni di sedime affidatele dall’Italia per un periodo di 40 anni, con apposito Atto di Affidamento del 2013. E’ su tale sedime che verranno svolte le attività sammarinesi che la SMIA spa dovrà promuovere e incentivare in campo aeronautico.

L’Aeroporto italiano, ad eccezione, quindi, di quanto sopra, sarà gestito da una società che sarà prescelta da Enac fra i soggetti che hanno risposto al bando di gara, una volta espletate le procedure concorsuali tuttora in corso.

In merito a quanto riportato nell’Interpellanza relativamente alle notizie di condanna a carico del dott. Pelosi, si specifica che:

 

– con riferimento ai fatti del 1993 <<nell’ambito di un giro di tangenti milionario legate ad appalti ANAS in Valtellina>>, come riporta il testo dell’Interpellanza, dopo approfondite indagini il dott. Pelosi è risultato PROSCIOLTO, tant’è che la sua posizione fu archiviata con apposito Decreto di archiviazione del 1995.

Nell’ambito di tale procedimento, anche la Corte dei Conti ha assolto il dott. Pelosi.

 

– con riferimento alla <<Condanna in secondo grado dello stesso Pelosi a 1 anno e 3 mesi nonché a 1 anno di interdizione dai pubblici uffici, con inasprimento delle pene rispetto alla sentenza di primo grado>>, come riportato dall’Interpellanza, il dott. Pelosi, coinvolto assieme ad altri coimputati, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che ha modificato il reato da “tentato peculato” in “tentata truffa” e rimesso gli atti alla Corte di Appello di Bolzano per la determinazione della pena, è risultato ASSOLTO con sentenza del 2013. Nell’ambito del medesimo procedimento, era già stato assolto con sentenza definitiva dal reato di frode nelle pubbliche forniture.

Anche in questo caso, la Corte dei Conti ha assolto il dott. Pelosi.

Tenuto conto che – e citiamo testualmente il testo dell’Interpellanza – <<non sia opportuno, da parte del Governo della San Marino, nominare personaggi su cui pendono procedimenti giudiziari con condanne seppur ancora non definitive, in un momento in cui la Repubblica sta cercando di uscire da una mediaticamente devastante fase di crisi morale>>, riteniamo doveroso aggiungere che la sentenza del 2009 si riferisce al periodo (2002-2004) in cui il dott. Pelosi ha ricoperto l’incarico di Provveditore alle opere pubbliche per il Trentino Alto Adige e i fatti addebitati si riferivano a un contenzioso giuridico-amministrativo per la realizzazione di due opere pubbliche (Caserma della Guardia di Finanza di Trento e Comando intermedio dei Carabinieri a Riva del Garda) relativamente a due incarichi legali conferiti dal dott. Pelosi a supporto del Responsabile del procedimento.

Si evidenzia anche che, qualora i fatti riportati fossero stati reali e gravi, il dott. Pelosi sarebbe stato sicuramente sospeso dagli incarichi allora in corso e successivamente assunti nella Pubblica Amministrazione italiana di appartenenza, dove peraltro ha concluso una brillante carriera nel maggio 2013.

Tra l’altro, i certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti richiesti in riferimento alla costituzione della società SMIA sono risultati entrambi nulli.

Visto quanto sopra, tenuto conto che il processo si è concluso e nulla è pendente, tenuto conto altresì che la sentenza è di assoluzione e non di condanna definitiva, come supposto dall’Interpellanza, si conferma la fiducia al dott. Pelosi e la volontà di proseguire nel rapporto instaurato, a beneficio di uno dei progetti di rilevanza fondamentale per la Repubblica di San Marino quale quello dell’aeroporto e delle attività da esercitarvi.

Distinti saluti.

                                                                                   Il Segretario di Stato

                                                                                         Marco Arzilli

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