Home FixingFixing Colpo di scena, anche quest’anno il giallo è il colore dell’estate

Colpo di scena, anche quest’anno il giallo è il colore dell’estate

da Redazione

Le classifiche incoronano i giallisti. E gli scrittori italiani sfornano opere assolutamente avvincenti. Tutti da leggere lo ‘Sherlock Holmes’ eritreo di Lucarelli e la stella di pietra di Buticchi.

 

di Simona Bisacchi Lenic

 

Il giallo è il colore dell’estate. Almeno quando si tratta di libri. Lettori accaniti o lettori da un libro l’anno non possono resistere al fascino di una storia intricata quel tanto da renderla avvincente, ma non così complessa da risultare pesante. Tra gli autori italiani di oggi i più amati sembrano proprio essere i giallisti. Le classifiche incoronano Andrea Camilleri e la sua “Piramide di fango” (Sellerio), con un commissario Montalbano alle prese con il mondo dell’edilizia e degli appalti pubblici, in una Vigàta in preda a diluvi senza requie. Non è da meno Gianrico Carofiglio, che con il suo “Una mutevole verità” (Einaudi) si discosta dal noir per avvicinarsi al poliziesco classico, grazie anche a un nuovo personaggio: il maresciallo dei carabinieri Pietro Fenoglio, piemontese trasferito a Bari, malinconico e ironico, ma soprattutto deciso a indagare su un delitto che tutti considerano risolto, ma in cui nessuno trova il movente. Una conferma di stile, in questa estate dal tempo incerto, è data da Carlo Lucarelli, autore di “Albergo Italia” (Einaudi), il primo albergo costruito da coloni italiani ad Asmara in Eritrea, che proprio nel giorno dell’inaugurazione ospita un cadavere: l’uccisione di un tipografo torinese è il caso che dovranno affrontare il capitano Colaprico e lo ‘Sherlock Holmes eritreo’ Ogba.

Un intreccio di epoche differenti, in cui si muovono personaggi storici e altri inventati, è ciò che anima “La stella di pietra” di Marco Buticchi, unico italiano della collana “I maestri dell’avventura” di Longanesi, insieme a scrittori come Wilbur Smith e Clive Cussler.

Commissari astuti, marescialli caparbi e investigatori che non mollano mai. Personaggi che diventano più conosciuti e amati dei loro stessi creatori. Sono personaggi comuni, pieni di problemi privati e professionali, ma per loro non c’è caso tanto complesso da non essere risolto. Non c’è colpevole che non venga scovato. Possono impiegarci duecento pagine, qualche anno e magari pure un film, ma alla fine scoprono la verità. In una realtà che tanto spesso assomiglia a un noir, è facile affezionarsi a personaggi così.

 

www.simonalenic.it

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