Come capita spesso, la trasmissione orale si innalza a prezioso annales. A libro di cose non sapute, frutto delle necessità più stringenti.
Come capita spesso, la trasmissione orale si innalza a prezioso annales. A libro di cose non sapute, frutto delle necessità più stringenti. Il responsabile tecnico del Consorzio Terra di San Marino, Gian Luca Giardi, ci riposta qualche aneddoto particolare. “Vivo a Faetano, una località ricca di sorgenti d’acqua. In questo Castello è presente una piccola zona, chiamata ‘Località saline’, ubicata sul versante che guarda verso Montescudo. E’ una zona salina, come ci rivela la toponomastica ma anche le tamerici che crescono. Si tratta quindi di una zona salmastra. Gli anziani del luogo dicevano che quando c’era carenza di sale in casa, utilizzavano l’acqua che sgorgava in questa zona per cucinare. Non veniva invece impiegata per innaffiare le piante: come dicevano i vecchi, scottava le foglie più giovani. Questa percentuale di salinità si deve alle rocce che attraversa l’acqua, dalla particolarità della terra, che rilascia i sali minerali”.