L’inaugurazione di Palazzo Onofri: circa cinque anni di lavoro per uno dei cantieri più importanti e più difficili dell’era recente, in Repubblica. Gli uffici dell’ANIS coprono tutto il primo piano; residenziale al secondo. Il piano terra è in fase di ultimazione.
di Alessandro Carli
SAN MARINO – Tre piani che si sviluppano in verticale per quasi 18 metri e in larghezza per oltre 40. Palazzo Onofri oggi ospita la sede dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, la redazione di San Marino Fixing e alcuni appartamenti residenziali. Dopo una vita trascorsa in via Monge, l’Associazione Industriali ha deciso di cambiare indirizzo: è stato individuato un palazzo storico, costruito meno di un lustro prima della fondazione di ANIS (1945), e sicuramente più consono allo svolgimento delle attività degli Industriali.
“Abbiamo cercato di dare vita ad un restauro che non fosse soltanto bello e funzionale, riportando ai fasti del passato una struttura che era stata trascurata per oltre mezzo secolo, ma anche lungimirante, perché questa sarà la nostra sede negli anni a venire – spiegano dall’Associazione -. E deve consentirci non solo di rappresentare adeguatamente chi fa impresa a San Marino, ma deve permetterci di offrire loro anche i migliori servizi possibili”.
I PIANI E LE METRATURE
Il piano terra, che è ancora in via di ultimazione, ha 464 mq. per gli uffici, 415 mq. per la sala conferenze e locali accessori. Al primo piano gli uffici dell’ANIS si estendono su 751 mq. Al secondo piano, la superficie dedicata al residenziale è di circa 600 mq, a cui si sommano i 95 mq della redazione di Fixing. Al terzo piano infine l’ultimo appartamento, per altri 98 mq. residenziali). I disimpegni, i vani scala e quant’altro complessivamente, occupano poco più di 550 mq.
L’edificio ospita anche tre piani interrati per i parcheggi, che hanno una capienza di 63 posti auto, distribuiti su una superficie di 2.200 metri quadrati. Per ricavare i posti auto (più precisamente 19 al piano -1, 20 al piano -2 e 24 al piano -3), gli scavi sono andati in profondità per molti metri: 18.
UN CANTIERE LUNGO CINQUE ANNI
I lavori di progettazione, eseguiti da Antao Progetti S.p.A. della Repubblica di San Marino, sono iniziati nel 2001. Hanno partecipato alle varie fasi di progettazione più di venti persone, tra architetti e ingegneri.
Il pool di professionisti ha lavorato elaborando i progetti
architettonici, strutturali, impianti meccanici, impianti elettrici e di illuminazione, impianti speciali geotermia e domotica arrivando fino agli arredi interni.
I lavori in cantiere invece sono iniziati nella primavera del 2009. Per i lavori sono state chiamate oltre 50 aziende, quasi tutte sammarinesi, per la maggior parte associate ANIS, un valore che dunque si è riverberato prevalentemente sul territorio.
L’investimento complessivo per i lavori di ristrutturazione, spalmato nel corso di diversi anni ammonta a complessivi 10 milioni di euro, compresi i costi dell’acquisto dell’immobile. L’importante operazione finanziaria ha coinvolto un pool di banche locali: BAC (capofila), Carisp, BSM e BSI.
Si tenga conto inoltre che gli appartamenti del secondo e terzo piano sono stati acquistati da alcuni imprenditori associati, che hanno così contribuito al finanziamento dell’opera.
LE LINEE DI INTERVENTO
L’intervento, nelle sue linee più essenziali, ha previsto il restauro conservativo per porzione di immobile prospiciente viale A. Onofri mentre le due ali laterali – meno pregiate – sono state demolite per far spazio a una serie di interventi. Nell’ordine, l’ex novo riguarda i tre piani di parcheggio interrato, una sala conferenze e servizi al piano terra (ancora non completata); la realizzazione di nuovi uffici verso il lato Monte che si affacciano su un cortile interno.
La copertura piana esistente e di nuova realizzazione è stata liberata da tutta l’impiantistica. Oggi è stata resa utilizzabile grazie all’utilizzo delle sonde geotermiche (primo intervento di questo tipo nella Repubblica di San Marino) particolarmente profonde, realizzate perforando la roccia per 120 metri di profondità. Questa nuova tecnologia ha permesso di utilizzare la geotermia per ottenere il raffreddamento estivo e il riscaldamento invernale attraverso macchine che sono state situate nei piani interrati. Queste scambiano le temperature naturali e pressoché costanti del terreno in profondità con il liquido che gira nelle sonde. Gli scavi di sbancamento sono serviti soprattutto per ricavare i posti auto necessari per il buon funzionamento delle attività previste nel progetto. Questo ha permesso inoltre il recupero dell’ottima pietra di San Marino, che è stata utilizzata sia per le rifiniture interne che esterne della costruzione. La pietra di San Marino, nella parte di nuova costruzione, è utilizzata con nuove tecnologie di montaggio sia nei rivestimenti a facciata continua sia come pavimentazione, che diventa galleggiante nel cortile interno, permettendo il deflusso delle acque piovane pur conservando una complanarità. I lavori hanno avvicinato “l’antico” al “moderno”, nel segno della sobrietà , ma pur sempre demarcando il nuovo dall’esistente. La pietra della facciata principale è stata restaurata, portandola a nuovo splendore. La direzione lavori è stata eseguita dallo studio dell’ingegner Maurizio Grassi, col quale si è da subito instaurato un rapporto di collaborazione professionale molto efficiente. I non pochi gli imprevisti incontrati in un cantiere che comprendeva problematiche di ogni genere sono stati superati.
VOLUME PER VOLUME
Lo stabile, a causa del suo stato di degrado, ha richiesto un massiccio intervento di restyling: il palazzo, nella sua nuova vita, deve difatti ospitare i nuovi uffici di ANIS e San Marino Fixing, oltre ad abitazioni residenziali. Il primo piano e piano terra sono stati ristrutturati in maniera robusta. Nei due spazi sono stati disegnati nuovi ambienti, in grado di dare una consona sistemazione al centro direzionale. La parte prospiciente viale A. Onofri, realizzata in muratura portante, è ricoperta da blocchi di pietra di San Marino di forma quadrata.
CLICCA QUI per vedere il video dell’inaugurazione della nuova sede ANIS.