“Non si tratta di accordare un privilegio ad una ristretta categoria di lavoratori – si precisa nella lettera -, ma di rendere loro giustizia”.
Il tempo stringe: il Governo emani un decreto che risolva il problema degli insegnanti “quota 96” entro la metà del mese di agosto, o il rischio e di dover attendere un altro anno per l’accesso alla pensione. E’ il senso dell’appello al presidente del Consiglio Matteo Renzi sottoscritto dal deputato Pd riminese Emma Petitti insieme ad un gruppo di colleghi parlamentari, tra cui il presidente della Commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano. Al Senato, infatti, la norma che avrebbe permesso ai “quota 96” di accedere finalmente alla pensione è stata stralciata.
“Non si tratta di accordare un privilegio ad una ristretta categoria di lavoratori – si precisa nella lettera -, ma di rendere loro giustizia. Circa 4.000 docenti (un centinaio in provincia di Rimini) sono rimasti ‘intrappolati’ a causa di un ‘errore tecnico’ che si è verificato nel corso della definizione della riforma pensionistica al tempo del governo Monti. L’aver scambiato l’anno solare con l’anno scolastico, che notoriamente inizia dal primo settembre di ogni anno, ha impedito a questi lavoratori della scuola di andare in pensione entro il mese di agosto del 2012 avendo maturato, a quella data, i requisiti di legge calcolati sulla base delle decorrenze dell’anno scolastico”.
Il premier si è già pronunciato sull’argomento, conclude l’appello. “Lo renda concreto prima che venga posta la fiducia alla Camera sul decreto sulla Pubblica amministrazione, attraverso in impegno certo e solenne che possa rassicurare questi cittadini. Quello che chiediamo é che il Governo emani un Decreto che risolva questo specifico problema. Il tempo stringe: bisogna che questo avvenga entro la metà del mese di agosto, altrimenti si salta un altro anno”.