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San Marino, Giovani Democratico Cristiani e la questione morale

da Redazione

“Gli ultimi accadimenti, tra indagini, indagati e arrestati, purtroppo lo dimostrano in maniera evidente nel totale sdegno di ogni cittadino”.

 

SAN MARINO – La questione morale è da anni ormai il tema che caratterizza il dibattito pubblico sammarinese. I fatti spiacevoli che ogni giorno riempiono le pagine di cronaca politica contribuiscono a renderla costantemente di forte attualità.

“La gestione politica degli ultimi anni – scrivono i Giovani Democratico Cristiani – non si è di certo contraddistinta per moralità e per puro spirito di servizio; gli ultimi accadimenti, tra indagini, indagati e arrestati, purtroppo lo dimostrano in maniera evidente nel totale sdegno di ogni cittadino. Questo è avvenuto in quanto gli interessi di parte sono entrati in maniera diretta nella conduzione politica andando a creare quel meccanismo distorto e corrotto che ha portato il nostro Paese alla deriva. Ogni uomo, ogni donna che decide di impegnarsi in politica dovrebbe farlo nel bene esclusivo del Paese mettendo da parte i personalismi, i favoritismi, il clientelismo e le pratiche che mal si addicono al ruolo di amministratore della cosa pubblica. La moralità dovrebbe essere dentro ognuno di queste persone in maniera del tutto naturale e non dovrebbero essere necessari leggi o codici etici a prescrivere il comportamento e il metodo di condotta politica. Così non è stato e le conseguenze di ciò sono ben chiare a tutti. I Giovani Democratico Cristiani prendono fermamente le distanze dal alcuni tipi di condotta che hanno caratterizzato la vita politica della Repubblica degli ultimi decenni e chiede di assumere lo stesso atteggiamento fermo e deciso al Partito di appartenenza: la Democrazia Cristiana. La Democrazia Cristiana ha avuto, attraverso i suoi uomini, ruoli di primo piano nella vita del Paese e, se oggi si ravvisano delle difficoltà a causa di una gestione inappropriata da parte di quegli stessi uomini che hanno fatto della DC il Partito di riferimento, queste devono essere superate prendendo le distanze da quanto compiuto da essi in maniera totalmente distorta, contribuendo attraverso progetti concreti e attraverso condotte trasparenti e pulite alla ripresa del Paese, che non può in alcun modo essere rinviata. È giusto riconoscere alla DC l’importante percorso di rinnovamento intrapreso e dei partiti tradizionali è forse quello che ha fatto il passo più evidente. Le scissioni verificatesi negli ultimi anni e le ultime elezioni lo dimostrano chiaramente. È altrettanto giusto però dire che ancora tanto può essere fatto. La linea che deve essere perseguita quella di un taglio forte con il passato recente. I Giovani DC questo chiedono alla Dirigenza del Partito. Ciò che ci ha portato ad avvicinarci alla DC, a metterci la faccia sono stati i valori e i principi di cui è portatore il Partito; quegli stessi valori e principi che negli anni sono stati traditi e storpiati da uomini che ben poco avevano a che fare con ciò che la DC rappresenta”.

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