Home FixingFixing San Marino, CCIAA: la riforma compie un’accelerata. La parola è già passata alle categorie

San Marino, CCIAA: la riforma compie un’accelerata. La parola è già passata alle categorie

da Redazione

La palla è passata alla politica che con la riforma dovrà indicare con precisione la composizione societaria (lo Stato oggi è proprietario del 51% del pacchetto azionario, il resto è dei privati) e soprattutto i compiti e le responsabilità.

 

Eppur si muove. Dopo le dichiarazioni del Segretario di Stato Marco Arzilli dello scorso 21 luglio di fronte alla platea degli imprenditori ANIS, in occasione dell’Assemblea Annuale dell’Associazione degli Industriali, il progetto di riforma di Camera di Commercio di San Marino ha subito una nuova accelerata. Arzilli dal palco del Kursaal aveva affermato che la riforma della Camera di Commercio è una di quelle priorità per troppo tempo rimandate e che sono invece indispensabili per l’internazionalizzazione dell’economia di San Marino.
Sul numero 3 del 2013, ebbene sì, torniamo indietro addirittura al gennaio 2013, Fixing raccontava le linee generali di quella che era annunciata come l’imminente riforma dell’ente camerale di San Marino. Che oggi continua a lavorare alacremente ma non negli ambiti specifici in cui dovrebbe operare, e questo naturalmente non per volontà di chi ci sta dentro.

La palla è passata alla politica che con la riforma dovrà indicare con precisione la composizione societaria (lo Stato oggi è proprietario del 51% del pacchetto azionario, il resto è dei privati) e soprattutto i compiti e le responsabilità.

Tornando all’attualità, dopo l’annuncio del Segretario all’Industria all’Assemblea ANIS c’è stato un nuovo incontro con l’Assemblea di Camera di Commercio, mentre nelle ultime settimane si sono verificati diversi altri incontri in sede politica, per ragionare sulla bozza del testo di legge che sta girando già da un pezzo. L’intenzione della Segreteria Industria oggi è quella di ragionare con le categorie economiche e in generale con i soggetti privati che sono chiamati a far parte della Camera di Commercio di San Marino per stabilire con chiarezza quali sono le linee guida che il provvedimento dovrà comprendere prima di iniziare l’iter parlamentare. I nodi da risolvere sono tutti quanti stati abbondantemente sviscerati, ora si attendono i suggerimenti per integrare o modificare il testo che poi – così è stato annunciato – dovrà iniziare a settembre un iter piuttosto pressante. Che sia la volta buona?

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