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San Marino, approvata la legge sui disturbi specifici dell’apprendimento

da Redazione

Il segretario Morganti: “La Commissione consiliare ha apprezzato la soluzione che fa della nostra scuola un centro dove i veri valori trovano terreno fertile”.

 

SAN MARINO – Il progetto di legge che introduce nella scuola e nell’università un’attenzione particolare agli studenti con disturbi specifici di apprendimento (Dsa), approvata in Commissione Consiliare con 9 voti favorevoli, nessun contrario e tre astenuti, fa fare al mondo dell’insegnamento in Repubblica un grande passo avanti. Per il segretario Morganti “i diritti di chi ha difficoltà ad apprendere, ma anche di chi manifesta bisogni specifici (Bes) determinati dalla condizione sociale o dalla provenienza da paesi e culture diverse, non solo sono stati finalmente sanciti, ma le istituzioni scolastiche saranno tenute a mettere in atto pratiche particolari capaci di interpretare tali disturbi o tali bisogni per consentire che tutti gli alunni di una classe, compresi i più svantaggiati, possano ricevere, formarsi e crescere in condizioni di equità. Una legge con le gambe corte? Non credo proprio. Caso mai una legge con uno sguardo verso il futuro che nella scuola non è fatto solo di inglese e tecnologia, campi dove per altro le nostre scuole viaggiano alla grande, ma sopratutto di relazioni umane capaci di interpretare gli altri e fare essere tutti protagonisti. La legge, sollecitata da un emendamento delle opposizioni che chiedeva di diminuire il numero degli alunni nelle classi dove si manifestano casi di Dsa, è stata aggiornata prevedendo la possibilità della Commissione Tecnica di potenziare l’offerta di servizi formativi quando si reputi difficile la gestione di una classe. Si è scelta, quindi anche in questo caso, la strada della equità, offrendo a tutti gli studenti la possibilità di ricevere il meglio dell’opzione formativa, ma senza dividere le classi, cosa che avrebbe comportato un’evidente spinta all’emarginazione. La Commissione consiliare ha apprezzato la soluzione che fa della nostra scuola un centro dove i veri valori trovano terreno fertile”.

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