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San Marino, CatTtelan non è un refuso

da Redazione

Il critico d’arte Alessandro Castiglioni spiega: “Le tre T rappresentano una citazione formale del Monte Golgota”.

 

di Giulia Ceccoli*

 

Maurizio Cattelan è attualmente l’artista italiano più noto e riconosciuto a livello mondiale, presente sulla scena artistica internazionale da oltre venti anni. Le sue opere sono esposte nelle collezioni dei più prestigiosi musei internazionali e da poco è terminata la sua personale al Guggenheim Museum di New York.

Nessuno si sarebbe aspettato un successo tale, quando nel 1991, in occasione della manifestazione artistica Provoc’Arte Artegiovane IV edizione, Maurizio Cattelan realizzò un’installazione presso l’ex Galleria Ferroviaria “Il Montale”, nella Repubblica di San Marino. Quella firma, l’opera stessa dell’autore, fu la prima di una lunga serie che l’artista continuò a realizzare utilizzando altri materiali e supporti. Si ricorda l’opera creata al neon nel 1994, ora parte della collezione Sandretto Re Rebaudengo ed esposta presso la Withechappel Gallery di Londra.

“L’opera che Maurizio Cattelan creò appositamente per la Ex Galleria Ferroviaria Il Montale, faceva parte di un progetto dal titolo Via Crucis – spiega Alessandro Castiglioni, storico dell’arte -. Un’opera che rappresenta la sua firma stessa (che quindi inoltre non lascia dubbi sulla paternità) con tre le ‘T’ che ricordano solo ad un primo superficiale sguardo le tre torri di San Marino, perché rappresentano chiaramente una citazione formale del Monte Golgota. Un’inconfondibile testimonianza che l’artista ci ha lasciato, e che ci conduce simbolicamente, alla memoria storica che le ex Gallerie del trenino bianco e azzurro hanno rappresentato durante gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. Un luogo di calvario, di rifugio e salvezza”.

I 500 progetti pervenuti al comitato di selezione di Provoc’Arte Artegiovane IV edizione, compreso il lavoro di Cattelan, vennero pensati dagli artisti appositamente per alcuni luoghi specifici del nostro territorio, come la ex Galleria Ferroviaria Montale, Il Monastero Santa Chiara e lo scavo del parcheggio Multipiani: si parla quindi di interventi site specific, ovvero opere pensate e realizzate per un contesto e per una situazione specifica. Fu in tale occasione che per la prima volta venne aperta al pubblico, dopo il periodo della Seconda Guerra Mondiale, una delle ex Gallerie Ferroviarie presenti sul territorio.

L’Ufficio Attività Sociali e Culturali della Repubblica di San Marino ha redatto un’archivio e conservato la documentazione riguardante i progetti e le opere degli artisti invitati alla manifestazione, così come la “firma” di Cattelan; tale materiale al tempo non fu acquisito dal Museo di Stato per mancanza di spazio. La giuria, presieduta da Giulio Carlo Argan, era composta da insigni rappresentanti del mondo della cultura e dell’arte quali il prof. Roberto Daolio, Lucio Dalla e Sandro Pascucci.

Nonostante il suo valore, l’opera di Cattelan non è mai stata considerata patrimonio pubblico, né tanto meno comunicata e promossa al mondo dell’arte o al territorio sammarinese. Recentemente, l’iniziativa di progettare un Museo dell’ex Galleria Ferroviaria Il Montale ha riportato alla luce il caso Cattelan. E’ in questa occasione che ci si è posti il problema di come assicurare la salvaguardia e la conservazione di un’opera strettamente legata al luogo che la ospita, la cui stessa natura è costruire legami indissolubili tra opera stessa e contesto di riferimento. Ci si è inoltre chiesti come integrarla all’interno del nuovo museo, come proteggerla, segnalarla e permetterne la fruizione.

“CatTtelan chi?”, il primo degli incontri aperti al pubblico di A Natural Oasis – Summer School, tenutosi domenica 13 luglio, proprio presso la suggestiva ex Galleria Ferroviaria Il Montale, si inserisce in un programma di studio delle pratiche documentarie e d’indagine archivistica delle opere di Provoc’Arte, rispondendo alle esigenze di conservazione e comunicazione di tale importante giacimento storico.

La conferenza si è sviluppata in una prima riflessione storico critica, di contestualizzazione dell’opera, con riferimenti agli esordi dell’artista presso il neon di Bologna, e in una seconda riflessione sull’attualità dell’intervento artistico dell’autore nel futuro contesto del Museo della Ferrovia di San Marino, con una dettagliata presentazione del progetto dal titolo “Dal Titano all’Adritico in treno”.

L’incontro è stato tenuto dal docente all’Accademia delle Belle Arti di Bologna Gino Gianuizzi, da uno dei curatori e critici di A Natural Oasis Alessandro Castiglioni e dalla progettista del futuro Museo della Ferrovia di San Marino Lucia Ceccoli.

A Natural Oasis – Summer School è la prima scuola internazionale d’arti contemporanee della Repubblica di San Marino, ospitatata dallo splendido Castello di Montegiardino dal 13 al 19 luglio 2014.

Un’eccellente occasione di formazione artistica rivolta a 19 (tra selezionati ed uditori) giovani artisti e ricercatori culturali provenienti dai piccoli Stati, dalle micro-aree geo-culturali e dai paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Gino Gianuizzi, docente di Progettazione in Interventi Urbani e Territoriali all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, e cofondatore, nel 1981, di neon, uno fra i primi spazi indipendenti in Italia. L’associazione culturale neon è una struttura indipendente che supporta e promuove la ricerca artistica contemporanea, con attenzione particolare al lavoro delle generazioni emergenti.

Alessandro Castiglioni, responsabile delle attività di ricerca del MA*GA – Museo Arte Gallarate, co-segretario del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate, docente di Storia dell’Arte e del Design presso la Scuola del Design dell’Istituto Marangoni di Milano; curatore di Little Constellation e di Errors Allowed Mediterranea16 Biennale dei Giovani Artisti.

 

*Assistente di Comunicazione A Natural Oasis – Summer School

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