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Italia, MEF: aumentano le entrate erariali

da Redazione

Nei primi 5 mesi del 2014 hanno fatto registrare +1,4% rispetto a un anno fa. Irpef e Ires in calo. Crescono invece di 5 punti le imposte indirette.

 

Nel periodo gennaio-maggio 2014 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha registrato che le entrate tributarie erariali italiane accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 150.645 milioni di euro: +1,4% (+2.133 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

Imposte dirette

 

Registrano un gettito complessivamente pari a 74.700 milioni di euro e una diminuzione dell’1,7% (–1.319 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’IRPEF, in lieve calo dello 0,4%, (–293 milioni di euro), riflette la riduzione delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (–0,8%) e dei lavoratori autonomi (–2,4%), mentre risultano sostanzialmente stabili le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+5 milioni di euro) e i versamenti in autoliquidazione (+9 milioni di euro). L’IRES mostra un calo del 10,2% (–160 milioni di euro). Tra le altre imposte dirette, si nota una diminuzione del 10,9% (–418 milioni di euro) del gettito dell’imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale, dovuta all’incremento di 10 punti percentuali dell’acconto versato nel mese di ottobre. L’imposta sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato cala del 35,6% (–461 milioni di euro) anche per effetto dell’introduzione dell’acconto, versato nel mese di dicembre, per la componente del risparmio amministrato. Cresce invece il gettito derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche del 47,5% (+87 milioni di euro) e dall’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione del 6,7% (+36 milioni di euro).

 

Imposte indirette


Segnalano un gettito pari a 75.945 milioni di euro con un incremento del 4,8% (+3.452 milioni di euro), rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno. Si conferma in crescita il gettito IVA che risulta al 3,7% (+1.450 milioni di euro). In particolare oltre al continuo andamento positivo del dato relativo agli scambi interni del 5,3% (+1.782 milioni di euro), si osserva nel mese di maggio una crescita della componente dell’IVA relativa alle importazioni da Paesi extra-UE, dopo oltre un anno, pari a +6,7% (+70 milioni di euro), che compensa il gap e riduce ulteriormente la flessione a 5,9% (–332 milioni di euro) nei primi cinque mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’imposta di bollo cresce dell’8,5% (+403 milioni di euro) per effetto dei versamenti affluiti nel mese di aprile a titolo di acconto su quanto dovuto dai contribuenti per l’anno 2015. L’andamento positivo risente inoltre dell’aumento dall’1,5 al 2 per mille dell’imposta di bollo sulle comunicazioni relative ai prodotti finanziari previsto dalla legge di Stabilità 2014, dell’eliminazione del limite minimo di 34,20 euro e del contestuale incremento del limite massimo dell’imposta di bollo, passato da 4.500 euro a 14.000 euro. Tra le altre imposte indirette si segnala l’incremento del gettito dell’accisa sui prodotti energetici, (oli minerali) pari al 9,6% (+831 milioni di euro), principalmente per effetto dell’abolizione della riserva destinata alle regioni a statuto ordinario, che dal mese di dicembre 2013 viene contabilizzata tra le imposte erariali. Positiva la variazione dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) del 27,9% (+412 milioni di euro) e l’accisa sull’energia elettrica e addizionali, che segnala un aumento del 22,4% (+213 milioni di euro).

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