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San Marino, la lettera di Roberto Ciavatta sulla dottrina sociale e sull’omofobia

da Redazione

Mi chiedevo chi fosse questo Claudio Mancini che, di sponda a Don Mangiarotti, sostiene pubblicamente, citando la “dottrina sociale”, che lo Stato che riconosca le coppie omosessuali entri in contraddizione con i propri doveri.

Poi scopro online che non solo insegna alle scuole superiori di San Marino, ma ha anche avuto ruoli (o ne ha ancora?) nel consiglio di presidenza della stessa.

Partiamo dal suo articolo, e da questa nenia che da giorni va avanti sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Intanto a San Marino, che io sappia, nessuno ha mai parlato di matrimonio, ma solo di diritti civili. Il punto è che Mangiarotti e il discepolo Mancini considerano incivile che due persone dello stesso sesso, che si amano, possano avere diritti civili! E perché? Semplice, lo dice la dottrina sociale della Chiesa.

Mi vien da dire: e chi se ne frega! La dottrina sociale della chiesa è valida per chi crede, mica per me che non credo? Mica è legge dello Stato?

Ad esempio potrei risponder loro citando le conclusioni di studi ben meno “parziali”, cioè non dettati da una fede quanto da ricerche empiriche, come ad esempio un recente studio pubblicato su “Psychology today” che conferma, dati alla mano, che l’omofobo altri non è che un omosessuale represso… e Claudio Mancini, a cui molti sammarinesi affidano i propri figli a scuola, è un omofobo certificato, avendo firmato la petizione online intitolata “No alla legge contro l’omofobia”. Ci sarebbe da piangere a pensare alla vita grama di chi odia il diverso, mentre invece credo che si debba ridere di tali retrogradi, consigliando loro di vedersi “Basta che funzioni” di Woody Allen, ben più scientificamente fondato delle fedi cielline.

Oppure si potrebbe ricordare a questi personaggi che mentre condannano all’infamia e all’inciviltà persone che si amano e vogliono vivere assieme, giurandosi fedeltà e assumendosi doveri reciproci, che troppo spesso dimenticano di condannare allo stesso modo la pedofilia. Perché Mangiarotti e Mancini non condannano pubblicamente all’infamia l’ex vicepresidente della Compagnia delle Opere monsignor Mauro Inzoli, condannato in secondo grado il 27 giugno scorso dalla Congregazione per la dottrina della fede per abusi su minori?

Credo che nemmeno atti di pedofilia su minori possano condurre, come si ostinano a sostenere, alla “trasmissione della vita” (senza contare che, a questo punto, dovremmo considerare innaturale anche una coppia eterosessuale sterile?).

Lo Stato che riconosce diritti civili a coppie omosessuali contraddice i propri doveri? Dunque i 38 paesi più avanzati al mondo che effettuano matrimoni gay, e le decine e decine di paesi che riconoscono pieni diritti civili alle coppie omosessuali, sono incivili? Dunque anche lo Stato di Israele, che registra i matrimoni tra persone dello stesso sesso, è incivile?

Ricordiamo poi che lo Stato da noi, per inciso, è una democrazia, e in essa comandano i cittadini! Dati del 2009 stabiliscono che il 52,5% della popolazione ritiene l’amore omosessuale eguale a quello eterosessuale, il 33,3% crede invece che l’omosessualità debba essere tollerata tanto quanto essa non debba essere ostentata, mentre il 9,3% la definisce immorale. Il caro Mancini e il suo mentore Mangiarotti sono una piccola minoranza: si adeguino e preghino per noi, se gli pare!

La Repubblica di San Marino è famosa nel mondo per la sua indipendenza millenaria dai poteri temporali e spirituali esterni. Io diffido da chi vede la pagliuzza ma non si accorge del trave di corruzione morale che risiede in casa sua!

Mi chiedo invece se sia civile mantenere in servizio un docente dichiaratamente omofobo, che avendo a che fare con ragazzi poco più che adolescenti, e considerando il dato Istat secondo cui in Italia la popolazione omosessuale è attorno al 7%, non potrà che trasmettere la sua frustrazione repressa anche agli studenti!

 

Roberto Ciavatta

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