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Dai costi per la raccolta e il trasporto sino ai singoli prezzi per materiale

da Redazione

Ma quanto costa far ritirare dall’AASS i rifiuti? Ecco, in maniera schematica, il tariffario in vigore che abbiamo trovato sul sito dell’AASS.

 

Ma quanto costa far ritirare dall’AASS i rifiuti? Ecco, in maniera schematica, il tariffario in vigore che abbiamo trovato sul sito dell’AASS il 9 maggio e che riguarda la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il recupero degli assimilati da parte dell’Azienda di Stato sia per quel che concerne i produttori/detentori che per il servizio al centro di raccolta.

Costo per la raccolta/trasporto: 45 euro per impegno fino ad un’ora utilizzando Fiat Daily o simili. Oltre l’ora si conteggiano frazioni a 45 euro all’ora. Oppure 65 euro per l’impegno fino ad un’ora utilizzando un autocarro Fiat 190 o simile. Anche in questo caso, oltre l’ora, si conteggiano frazioni a 65 euro all’ora.

Costo per lo smaltimento e/o recupero, compresi i rifiuti dell’allegato C del Regolamento di gestione (consegna al Centro di Raccolta). Qui le voci sono molte, e vanno dagli imballaggi in genere (carta, cartoni e metalli, 8 centesimi al kg) alla plastica (16 centesimi al kg), passando per i contenitori vuoti (fusti vuoti di vetro, plastica e metallo, latte e lattine e simili, 7 centesimi al kg). Sacchi e sacchetti di carta o plastica o cellophane costano 7 centesimi al kg, così come le cassette di plastica. Gli accoppiati quali carta plastificata, carta metallizzata, carta adesiva, carta gommata, fogli di plastica metallizzati e simili arrivano a 21 centesimi al kg, come i frammenti e manufatti di vimini e di sughero e la paglia. Stesso importo per gli scarti di legno provenienti da falegnameria e carpenteria, per i trucioli e segatura, i ritagli e scarti di tessuto di fibra naturale e sintetica, stracci e juta, i tessuti e i non tessuti, la pelle e la simil-pelle, la gomma e caucciù (polvere e ritagli) e manufatti composti prevalentemente da tali materiali, come camere d’aria. 21 centesimi anche per le resine termoplastiche e termo-indurenti in genere allo stato solido e manufatti composti da tali materiali e per gli scarti in genere della produzione alimentare, purché non allo stadio liquido, quali ad esempio scarti di caffè, scarti dell’industria molitoria e della pastificazione, partite di alimentari deteriorati, anche inscatolati o comunque imballati, scarti derivanti dalla lavorazione di frutta e ortaggi. I copertoni auto arrivano a 19 centesimi, quelli dei camion a 25 centesimi.

Alla voce 21 centesimi al kg ritroviamo anche il legno non contenente sostanze pericolose, i rifiuti biodegradabili di cucina e mense e i rifiuti urbani indifferenziati, ma solo per consegna al Centro di Raccolta da parte del produttore/detentore.

Per i RAEE non contenenti sostanze pericolose, inclusi cavi e materiale elettrico in genere si arriva a 39 centesimi al kg. Per i toner invece a 2 euro e mezzo al kg.

Prezzi ben più alti per “altre prestazioni del servizio igiene urbana”. Andiamo a vederli. Le utenze domestiche, in caso di ritiro sfalci e potature compreso lo smaltimento, arrivano a 40 euro sino a due metri cubi. Da due a 26 metri cubi si arriva a 110 euro.

Sempre per le utenze domestiche, il ritiro di RAEE, ingombranti e pneumatici è gratuito una volta all’anno, ma solamente per un singolo arredo o al massimo 4 pneumatici. Per più ritiri la spesa è di 50 euro a viaggio, compresi i costi di smaltimento.

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